******* ARTICOLO BREVE *******  


La processione dei morti di Monte Ruffiano  

Stefano Beverini  



Una cosa è la conversazione faceta, intelligente e soprattutto senza alcuna intenzione di nuocere. Altro sono, invece, le battute malevole piene di sarcasmo, spesso per niente argute e comunque scelte accuratamente con la volontà  di ferire. Tutt'altra cosa, rispetto all'astanga marga buddhista, l'ottuplice Sentiero che  conduce alla liberazione, per il quale anche le parole hanno la loro importanza. Eccome!
Apparentemente strano, ma molto comune, ciò che riguarda parte dei fedeli: non perderebbero mai una funzione, però quando è il caso di sputare veleno lo fanno e talvolta anche con discreta soddisfazione. Con chi? Con tutti quelli che non la pensano come loro. Peculiarità, questa, che caratterizza anche molti ottusi sostenitori di fazioni politiche.
"Tornando alla religione, è ovvio che la spiritualità, e mi riferisco a quella vera, nulla abbia in comune con il bigotto moralismo. Fratellanza e amore universali, di cui si parla e straparla con la bocca e non col cuore, ben lontani dall'ineffabile dedizione per esempio di un San Francesco. E proprio nella Terra dove visse il santo di Assisi vi è una tradizione che rientra nei nostri interessi: si narra infatti di una ""processione di fantasmi"". "
"Nei pressi di Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, su un altopiano sorgono i resti di un castello innalzato prima del Mille. Ciò che rimane è la cosiddetta ""Torre di monte Ruffiano"". Nel medioevo era questo un agglomerato molto attivo, da cui improvvisamente un gran numero di abitanti sparì senza lasciare traccia nella storia. Vennero avanzate solo ipotesi. Le più probabili si rifanno a una falcidia dovuta a pestilenza, a una guerra inattesa, a frequenti azioni di brigantaggio."
"Secondo i racconti popolari, a giugno, nella notte di San Giovanni, una fantomatica processione si sposterebbe dalla Rocca di monte Ruffiano a Pian di Marte. Possiamo considerarla una ""notte magica"", perché collegata ad antichi rituali umbri, addirittura di ascendenza celtica. Tra i vecchi della zona c'è chi giura su queste presenze, affermando come il corteo sia talvolta ben visibile. Sarebbero i morti dell'antico borgo che ritornano nel luogo."
"Ho visitato i resti della Torre di monte Ruffiano, insieme agli amici del ""Gruppo Flavio"" di Perugia (ho scritto sulle loro sedute nel GdM n.275). Era anche presente Aldo, sensitivo psicometra di buon livello (vedi GdM n.280). Egli ha ""visto"" scene del passato: abitazioni distrutte, e un'aspra guerriglia locale con grande spargimento di sangue. Sotto il pavimento della torre, attualmente formato da detriti stratificati, egli ha visualizzato delle stanze " adibite un tempo a magazzino. Nel pozzo vicino ai ruderi della fortificazione, poi, ha percepito  l'esistenza di resti di cunicoli, che si diramano nelle varie direzioni. Infatti, a detta dei locali, Pian di Marte sarebbe stato unito proprio con Monte Ruffiano, grazie a un fitto dedalo di vie sotterranee.
Per concludere, può darsi che alcuni credano che siamo sognatori ad occhi aperti, che ci trastulliamo con fantasticherie di ogni genere. Il ritenere questo, però, è quasi un po' come negare gli aspetti, anche se insoliti, di una realtà trascendente, senz'altro più concreta di tante inutili elucubrazioni mentali, per molti divenute certezze.