Spiritismo    -     Testimonianza dell'Autore

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                      Esperienze minori
                   

                     di STEFANO BEVERINI

                     

"     Dal 1976 ad oggi, vale a dire dall'inizio dei miei studi sulla fenomenologia paranormale ho avuto la ""fortuna"" - definiamola così - di poter assistere a manifestazioni tra le più incredibili, soprattutto durante sedute medianiche. Fenomeni fisici: luci, profumi, raps, materializzazioni parziali, voci dirette, apparizioni, levitazioni, telecinesi, apporti... con Demofilo Fidani, Sandra R. di Genova, il Gruppo di Grosseto, il Gruppo Luce Blu, al castello della Rotta. Fenomeni intellettivi: scrittura e disegni automatici, trance ""a incorporazione"", identificazioni, con il Cerchio Ifior, il Cerchio di Monza, Vincenzo Napoli di Genova, il Cerchio Esseno, la medium di Lele e altri ancora. "
"     Esperienze di cui ho già scritto sul GdM e in altre sedi (1). Tuttavia alcune, che possono essere considerate minori, non le ho mai divulgate. Così, riordinando i miei vari appunti, ho deciso di presentare questa prima ""carrellata"", seguendo un ordine cronologico. "
   

                     Brevetti dall'aldilà

"     Molti anni fa, durante una cena, il giornalista e collega Renzo Allegri - parlando del più e del meno - mi accennò a uno strano medium che riceveva, durante le sedute, progetti di invenzioni, nuovi macchinari, e altro, che poi veniva brevettato. Il medium, Marcello Creti, vive con i proventi dei suoi brevetti, grazie ai quali riuscì anche ad acquistare un convento abbandonato e un po' di terreno, nei pressi di Sutri, dove vi fondò l'Associazione Culturale Ergoniana e chiamò quella località ""Sapientia"". "
"     Siamo ora nel 1988. Il 6 novembre, era il giorno successivo alla mia prima seduta con il Cerchio Esseno di Roma, mi reco là con Maria Villari (studiosa siciliana, organizzatrice del Congresso di Parapsicologia a Messina, nel medesimo anno). Il luogo è indubbiamente suggestivo. L'eremo, attorniato da una ricca vegetazione, infonde calma e serenità. Marcello Creti è un personaggio carismatico, considerato dal suo gruppo come un santone. Capelli lunghi, dimostra  un'età molto inferiore a quella anagrafica. Ci accoglie con grande benevolenza. Ci mostra alcune invenzioni, molti dei suoi brevetti, e ci parla di altre cose che non riusciamo più a seguire con la nostra razionalità. Nel corso delle sedute medianiche di Marcello Creti, infatti, le ""entità Guida"" si prodigano nell'insegnare concetti di fisica, di chimica, di biologia, ecc., nuovi e molto diversi da quelli tradizionalmente accettati. A seguito di queste rivelazioni sono sorti due laboratori, che abbiamo visitato, dove vengono fatti esperimenti, soprattutto di fisica e di chimica. "
"     Mi è anche stato dato uno dei libri di scienza alternativa, profusa dall'ignoto, pubblicato in proprio, che tratta della struttura della materia e della costituzione biologica dell'uomo (2). Debbo confessare di averlo trovato di difficile comprensione. Come non ho potuto comprendere, da quella visita di un giorno, se mi sono trovato effettivamente in un'oasi di nuova scienza, dove un piccolo gruppo precorre di molti decenni le conoscenze, rispetto agli altri uomini. Mi ero proposto di tornare, almeno insieme a un amico esperto in fisica. Poi il tempo è trascorso, e non ho ancora attuato il proposito, forse perché mi rendo conto che non basterebbe un'altra visita di un giorno, ma sarebbe forse necessario molto, molto tempo. Anche la seduta medianica con Marcello Creti è stata procrastinata, sine die. Questo perché molto raramente egli ""sente"" di dover fare una seduta. La medianità non avviene a comando, è vero; ma è altrettanto evidente che non posso trasferirmi per molti giorni in quella località in attesa di un'eventuale seduta. Ad oggi mi è rimasta perciò l'idea di una esperienza incompiuta, di un qualcosa da approfondire... "


"                  Medianità ""dietro le quinte"""


"     Rimini, pomeriggio del 24 marzo 1990. Dopo la mia relazione al Convegno Nazionale di Parapsicologia, molte persone - come spesso accade - si avvicinarono per chiedermi le cose più disparate: chi domandava consigli per comunicare con il proprio caro defunto, chi mi raccontava dei propri meravigliosi poteri... Una ragazza mi sembrò molto equilibrata e razionale: praticava la scrittura automatica, con la quale riusciva a descrivere diagnosi, il carattere delle persone, eventi vari, il tutto in modo molto preciso e veritiero. Di lei, come sensitiva, se ne occuperanno poi Alfredo Ferraro, il CSP di Bologna e Sergio Conti. In quell'occasione, però, mi si avvicinò per chiedermi un consiglio su qualcosa che allora la turbava molto.     Tempo addietro ebbe esperienze di trance, durante alcune sedute medianiche. Forse rifiutando la perdita di coscienza e il cambiamento di personalità, sospese le sedute. Con il risultato che, saltuariamente, in modo improvviso e anche in situazioni inopportune, aveva delle trance spontanee. Tuttavia i personaggi che intervenivano erano positivi, cercavano di aiutarla; e si era creata anche una certa osmosi tra medianità e sensitività, tale da rendere difficile scindere i due aspetti. Non potendo offrire consigli a una persona appena conosciuta, a riguardo di una fenomenologia (o ""sintomatologia"") non osservata direttamente, proposi proprio di fare una seduta in àmbito strettamente riservato. Chiesi a una sua amica di partecipare, soprattutto perché desideravo che vi fosse un testimone e ci appartammo. Laura - questo il nome della ragazza - entrò subito in trance. "
    Si presentarono tre personalità medianiche di cui una sola ci disse il nome: Claudio. Io cercavo di porre loro delle domande atte a farmi un'idea preliminare sulla indipendenza delle sé affermanti entità, rispetto alla medium. Rileggendo i pochi appunti di allora, redatti immediatamente dopo la seduta, trovo alcuni concetti molto interessanti. Anzitutto l'idea di unità: siamo tutti Uno, così affermò Claudio. E aggiunse: «Possiamo definirlo come Assoluto: è L'Energia Intelligente per cui tutto ciò che esiste è un'unica manifestazione. L'idea di separazione è illusoria. Non esiste l'io fisico, né l'io astrale, né l'io mentale: le comunicazioni medianiche si adattano alla cultura e ai preconcetti di coloro ai quali sono destinate. Non esiste neppure la separazione tra il medium e l'entità comunicante... »     Concetti interessanti, dicevo, che superano la dicotomia spirito/materia. Mi sovviene, a tale proposito, la recente conclusione dell'amico Alfredo Ferraro: «Forse è proprio inutile lo scervellarsi per sapere che importanza abbia il concetto di entità o quello di inconscio. Forse ne sopravvalutiamo i significati. Forse sono la stessa cosa. Forse la manifestazione psicodinamica e quella spiritica sono perfettamente identiche, se una stessa Trascendenza le governa.» (3)
"     L'entità Claudio, poi, evidenziò come per l'uomo sia comunque importante dubitare. Il dubbio: è ciò che ci fa riflettere e ci fa progredire nella nostra crescita interiore. E so, a questo proposito, che Laura non ha mai smesso di dubitare e di chiedersi il senso della propria medianità. Purtroppo oggi spesso prevale, sullo spiritismo, l'opinione di eminenti cattedratici, che mai hanno dialogato con personalità medianiche, ma che si avvalgono di titoli accademici relativi ad altre materie. Sono quasi diciotto anni che mi occupo assiduamente di medianità: ho partecipato a centinaia di sedute, ho seguito numerosi medium, ho cercato di essere amico con alcuni di loro per meglio comprendere il ruolo di dinamiche psichiche, ho sottoposto medium ed entità a una lunga ricerca sperimentale sulle associazioni verbali guidate... eppure non ho alcun diritto di opinione di fronte a uno psichiatra che si attiene scrupolosamente al suo DSM, e che non ha mai avuto nessuna esperienza diretta con i fenimeni medianici. Pazienza. Nello stesso modo in cui l'entità Claudio ha concluso il suo intervento: «Nulla accade a caso! Tutto fa parte di un piano prestabilito», così ritengo che ognuno debba fare la sua parte, in base al proprio ""sentire"", senza preoccuparsi del giudizio degli altri. E anche tu, Laura, dovresti seguire la tua strada, senza farti condizionare. "

                    Medianità o illusioni?


"     Quella sera del 9 aprile 1991, in casa di Piero, la seduta si svolgeva in modo molto stentato. Mi ero recato là per fare piacere a un amico. Conoscevo già Piero, il medium. Avevo avuto occasione di conoscerlo durante una serata - ma sarebbe meglio dire ""nottata"" - al castello della Rotta (4). Egli andò in trance, ma quanto affermava in quello stato alterato di coscienza, era per lo più incomprensibile. A tal punto che non ritenni di redigere alcun appunto, e neppure annotai la data; eravamo comunque nel giugno '89. Anche in questo successivo incontro, nella sua abitazione, quanto veniva detto dai personaggi medianici che si esternavano durante la sua trance, era una sorta di ""insalata di parole"", dalle frasi ben poco collegate tra loro. L'unico fatto degno di nota è statoun elaborato, redatto da Piero sempre in trance, con scrittura automatica e speculare (occorre leggere il foglio di fronte a uno specchio). Inoltre lo scritto procedeva da destra a sinistra: questa manifestazione fu  interessante nel modo in cui si estrinsecò. "
"     Mentre la seduta procedeva, una signora al mio fianco iniziò a respirare affannosamente, ad avere movimenti muscolari ritmici, a emettere un lieve rantolio... Eravamo in catena e perciò le mani si univano. Avevo la netta sensazione che lei stesse per avere un'esperienza di trance, e così è stato. Dapprima qualche sillaba, qualche parola, poi via via in modo più deciso. Intervenne una prima ""entità"" che ci preannunciò la futura ""medianità"" della donna. Pronunciò qualche frase di carattere morale e quindi si inserì un nuovo personaggio. Era un ragazzo che descrisse il suo mortale incidente d'auto, e voleva tranquillizzare la fidanzata, ma non ci diede elementi per poterlo identificare. Quindi la donna si svegliò. "
"     Era la prima volta che vedevo quella signora di mezza età: la trance mi sembrò interessante, e così le proposi di provare qualche seduta. Lei, era la seconda o terza volta che cadeva in trance, improvvisamente e contro la sua volontà. Ci rivedemmo, a casa sua, con un ristretto gruppo di amici. La sperimentazione si protrasse dall'ottobre 1991, fino al maggio dell'anno seguente; poi non vi partecipai più. La trance era profonda e numerose erano le ""entità"" che intervenivano. La donna non solo parlava e scriveva, ma produceva i suoi personaggi con una eccezionale mimica: sia l'espressione, sia i muscoli del viso si modificavano a tal punto che in più di una occasione non ho sottovalutato l'ipotesi di una trasfigurazione. Le sedute si svolgevano con una leggera illuminazione, ed era perciò tutto ben visibile. "
    Purtroppo le entità si manifestavano in perfetta coerenza con le idee profondamente religiose della signora in questione: Alcune parlavano dall'inferno, altre descrivevano il purgatorio, altre ancora erano... i Santi del paradiso. Alcune anime erano condannate a vivere nel buio eterno, altre nell'acqua e nel fango di uno stagno putrido. Insomma, venivano proiettate all'esterno le proprie convinzioni. Alcuni personaggi, invece, ci hanno riferito dei dati concreti sulla loro vita passata: ogni mia ricerca, però, per verificare l'esattezza dei dati riferiti, si è rivelata infruttuosa.
"     Tuttavia la medianità è pur sempre una ""porta aperta"", anche laddove prevalgano contenuti ed elaborazioni del proprio inconscio. Perciò voglio segnalare due tra i casi irrisolti con la medium in questione: se qualche lettore del GdM ne sapesse qualcosa (non si sa mai!), mi scriva. La prima manifestazione risale al 14 novembre 1991: si presenta Carlo Filisteri di Torino, morto a diciotto anni per un incidente d'auto, al rientro da una discoteca; i genitori si chiamano Elisabetta e Carlo. Il secondo caso è del 7 maggio 1992: una certa Federica, morta a 14 anni per un tumore al cervello, a Milano, nell'ospedale ""San Bartolomeo"", nel 1977; i genitori si chiamano Francesca e Odilio, ma il cognome non è stato riferito. Inutile rimarcare che non ho trovato nessun riscontro: neppure l'ospedale esiste (potrebbe essere stata una clinica privata? ). "
    In conclusione, mi sento il dovere di rivolgermi alla signora - che non cito per motivo di ovvia riservatezza - grazie alla quale abbiamo avuto queste manifestazioni, comunque utili per la ricerca, e mi sento anche il dovere di scusarmi.
"     Sì, di scusarmi, cara amica, perché ci siamo frequentati per alcuni mesi senza che io riuscissi a manifestarti con chiarezza il mio pensiero. Vale a dire che anche nei casi di genuina trance, come la tua, occorre valutare con massima razionalità il contenuto dei messaggi, e domandarci se non possano essere il frutto della nostra mente, il frutto di radicate convinzioni. Ma l'importante, per ognuno, è poter percorrere il proprio sentiero, acquisire una sempre maggiore consapevolezza, ampliare il proprio ""sentire""... La medianità ci può aiutare in tutto ciò, ma può anche essere una trappola. "



                                       STEFANO BEVERINI




Note bibliografiche:

"(1) GdM nn. 192, 193, 195, 205, 207, 210, 222, 224, 232, 241, 248, 249, 256, 257, 258; Beverini S. e Nacucchi D. Il mondo dello spiritismo, Roma, Ed. Mediterranee, 1991, ecc. - (2) Creti, M. (a cura di), I cosmitron, Velletri, Ed. Vela, 1978. - (3) Ferraro, A. GdM 251, p. 14, 1992. - (4) Beverini, S. e Nacucchi, D. Op. cit. e GdM 195, 1988."