CERCANDO IL GRAAL...
UFO,
MESSAGGERI DEGLI DEI?di Antonio
Bruno per Edicolaweb "Come la luce,
Dio è la bellezza di tutte le cose, propriamente è infatti Dio
la luce, e quelle cose che più si accostano a lui più hanno
della natura della luce".
Queste parole di autore anonimo del
Medioevo hanno un che di affascinante, come se una l'ala di un
angelo ci avesse sfiorato passandoci accanto. Ecco, dunque, la
"Luce", il simbolo, da sempre, del divino, della
"Fonte"...
Dopo questa premessa un po' sognante (ma
che vita triste, quella di chi non sa sognare, se è vero che
sognare è un po' "assaggiare" l'incommensurabile...), vorrei
porre l'attenzione di chi mi legge su un quesito che potrebbe
aprirci prospettive insospettate nello studio del fenomeno UFO
e del suo significato primario: i "creatori" degli UFO,
qualunque sia la loro origine e provenienza, sono forse parte
di un grande discorso "simbolico" che l'universo esprime
attraverso le leggi eterne ed immutabili della vera
Conoscenza...? Per provare a rispondere a questa domanda, è
necessario accentrare la nostra attenzione sul valore e sul
significato del "simbolo", per ogni processo conoscenziale
della mente e dello spirito. Cosa, questa, risaputa da
innumerevoli millenni da tutte le culture che si sono
avvicendate sul nostro pianeta: ad un certo punto, il sapere e
la conoscenza, si sono codificati nei simboli, quasi che
questi ne fossero scoperti, ovvero si rivelassero
inevitabilmente, come una sorta di trama sostanziale alle
menti più fini e progredite. Ora, chi pensa che, progredendo
la conoscenza, si complichino i simboli, compie un errore
superficiale per quanto comprensibile. Il fatto è che le cose,
contrariamente al nostro ordinario "modus pensandi", vanno
esattamente all'opposto; ovvero, più ci si avvicina alle
Verità profonde, più i simboli si fanno semplici, direi
basilari. Renè Guènon, nel libro "I Simboli della Scienza
sacra", Adelphi, scrive, a proposito del simbolo, che "per
quanto concerne le sue origini prime, sembra si debba
riconoscergli una provenienza nordica, o addirittura
iperborea; la sua presenza è stata infatti segnalata nella
Germania settentrionale e in Scandinavia e in tali regioni
esso è verosimilmente più vicino al suo punto di partenza che
non nell'Asia centrale, ove fu senza dubbio portato dalla
grande corrente che, derivata direttamente dalla Tradizione
primordiale, doveva poi dar origine alle dottrine dell'India e
della Persia". Cos'è questa "Tradizione primordiale"? È,
forse, quel sapere remoto ed indescrivibilmente antico che
aleggia nell'Universo per fondersi con l'Intelligenza,
principio divino essa stessa, emanato dalla Causa Prima come
secondo elemento di un binomio destinato fatalmente a
ricomporsi nell'Uno, alla fine dei cicli
cosmici? Impossibile rispondere con certezza "razionale" a
questa domanda: ma possiamo farlo con la "logica del
sentimento", quel quid composito, fatto di pensiero,
speculazione e libertà, che ci permette di decodificare il
linguaggio riflesso di Dio. Nel discorso fin qui fatto sul
simbolo, ci troviamo ora a considerare una stretta conseguenza
di quanto pare, a questo punto, inevitabile: la scienza
geometrica ha radici sacre! Sempre Guènon, infatti, ci
ricorda che "ogni forma geometrica appare investita da una
significazione soprattutto simbolica che ogni artefatto umano
può apprendere e veicolare, traducendone esteriormente i
connotati". Geometria ed artefatti umani... È difficile
restare asetticamente razionali di fronte a questo scenario
che gradualmente si dipana sotto i nostri occhi interiori: le
grandi civiltà del passato hanno fatto del simbolo e della
geometria due espressioni non solo di arte ma anche di un
sapere che sembra trasudare dalle opere che ci hanno
tramandato e che sfidano i millenni proprio come la verità che
nascondono. Il pensiero corre, naturalmente, alle Piramidi
egiziane; ma nel mondo non ci sono solo le Piramidi e nella
sua storia non esiste unicamente la meravigliosa parabola del
popolo che è fiorito in riva al Nilo: monumenti enormi,
rapporti geometrici straordinari, scienze astronomiche
correlate in una sorta di sinfonia si fondono in un tutt'uno
che nasconde, forse, la chiave di una Conoscenza globale che
ci fu elargita, che abbiamo perso e che, sempre in via
congetturale, "qualcuno, lassù", sta conservando per noi.
Indicativo, a questo proposito, il discorso che si può fare a
proposito dei Crop Circles, la cui chiave interpretativa (di
quella parte di essi che "non si possono" spiegare
"umanamente") sono assolutamente convinto sia da ricercarsi in
una sorta di "ripasso conoscenziale", forse di sconosciuta
interazione con il nostro stesso pianeta il quale, per quanto
possa sembrare assurda questa idea, potrebbe realmente
"nutrirsi" dell'energia di certi simboli... Ora, se
proviamo a pensare al fenomeno UFO (o, almeno, a parte di
esso) come alla manifestazione di un "sapere in essere",
potremmo mettere insieme alcuni tasselli di un puzzle molto
interessante. Torniamo, qui, al quesito che mi ponevo prima:
esiste un rapporto fra il simbolismo sapienziale, fra la
"Tradizione primordiale" di Guènon, ed i "creatori" degli UFO?
Sono, forse, gli UFO, simboli essi stessi? Consideriamo
alcuni elementi tipici del fenomeno UFO, tre per la
precisione:
- la forma circolare; - la forma
ovoidale; - l'emissione luminosa.
Vorrei prescindere, in questa disanima
puramente speculativa dell'argomento ufologico, da
considerazioni prettamente tecniche le quali avranno pure le
loro ragioni di esistere ma possono non essere esaustive
dell'intrinsecità globale di ciò che potrebbero essere gli
UFO. È evidente che il cerchio è il simbolo per eccellenza
dell'Infinito, dal quale tutto inizia e che tutto "contiene".
Simbolo che si ritrova e che è nato, spontaneamente, nei
percorsi spirituali conoscenziali di tutte le religioni. Ma è
soprattutto negli "UFO di luce" che possiamo ritrovare riuniti
gli altri due elementi di un discorso presumibilmente molto
più ampio. Infatti, queste manifestazioni sconosciute
(pensiamo alle numerose apparizioni di luci ovoidali e
multicolori da sempre manifestantisi soprattutto nei cieli del
Messico e del centro-sud America), sono sia ovoidali che
luminose... È risaputo che il puro spirito è sempre stato
rappresentato sotto forma ovale; pare che si tratti di
un'intuizione "istintiva". Allo stesso modo, la superiorità
della conoscenza e della trascendenza si sono sempre associate
al concetto di "Luce". Ecco che questi UFO riassumono in sé
entrambe le caratteristiche. In merito alla forma ovoidale,
tra l'altro, non dimentichiamo che un simbolo altamente
iniziatico e divino, di cui il Cristianesimo si è appropriato
fin dai primi tempi, è la cosiddetta "Vescica Piscis", una
"mandorla di energia", cioè, nella quale gli antichi pittori,
soprattutto quelli dell'Alto Medioevo, includevano santi,
divinità e uomini puri. Non è una coincidenza. Secondo la
geometria iniziatica, nella "Vescica Piscis" si possono
includere due cerchi le cui circonferenze passano l'una
attraverso il centro dell'altra nella parte che divide in due
la mandorla (disposta in verticale) ed un triangolo equilatero
prodotto dai suddetti cerchi. Triangolo e cerchi sono i
fattori da cui deriva, infine, la stessa "Vescica Piscis". Si
tratta di un simbolo generatore di vita, di fertilità;
essenzialmente un simbolo femminile associabile alla Dea
Madre. Un fatto piuttosto curioso, certo non noto a tutti,
è risaputo dagli studiosi di esoterismo e di geometria sacra:
la "Vescica Piscis" è il simbolo che accomuna due costruzioni
apparentemente molto diverse nella forma e nella storia ma, in
realtà, strettamente collegate: Castel del Monte e la piramide
di Cheope. Rimando a studi più appropriati chi volesse
approfondire questi argomenti, come, ad esempio, il suddetto
libro di Guènon o i recenti studi di Adriano Forgione e Di
Prinzio sulla geometria sacra dei Crop Circles, o il libro
"Geometria sacra", di Miranda Lundy, o, infine ma non ultimo,
l'interessante sito: http://flobert.supereva.it/geometria_sacra.htm
dell'ingegner Alfonso Rubino. Proiezioni olografiche di
"progenitori spirituali" assai più antichi di noi o
manifestazioni oggettive di intelligenze cosmiche o
dimensionali detentrici di una Conoscenza eterna verso cui
stiamo muovendo nuovamente i primi, timidi, passi, molti UFO
(non dico tutti) potrebbero essere lì da sempre a favorire un
graduale risveglio, una riscoperta consapevole, di quanto, un
tempo imprecisato, fu già patrimonio della nostra specie.
Anche per questo, molte apparizioni di "luci" sovrastano da
decenni gli apparati più deleteri e distruttivi prodotti dalla
nostra dissennata scienza posta al servizio della guerra e dei
poteri più involutivi della specie umana. Probabilmente,
"loro", non permetterebbero che immoliamo il nostro pianeta,
la nostra storia e la nostra stessa comune ascendenza alla
follia del più cieco egoismo. Ma, questa, è un'altra
storia...
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