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LUCI DEI MAESTRI...
IL CORPO
ETERICO ED I CHAKRAdi Giuseppe Bufalo per
Edicolaweb Il corpo
eterico o vitale è la manifestazione energetica della Vita
Universale che interpenetra ogni uomo, animale, pianta,
minerale e qualsiasi altra cosa esistente.
Il termine con cui gli Indù definiscono
il corpo eterico è "Pranamayakosha" che vuol dire "Veicolo di
Prana". Esso, infatti, ha due funzioni principali: assorbire
il Prana, l’energia vitale e distribuirla in ogni parte del
corpo fisico. Inoltre serve da intermediario tra il corpo
fisico e l’astrale, trasmettendo a quest’ultimo la coscienza
percepita attraverso i contatti sensoriali fisici, mentre, al
cervello ed al sistema nervoso trasmette la coscienza
dell’astrale e degli altri piani superiori. Il corpo
eterico appare di colore viola/grigio e blu/grigio pallido ed
ha costituzione grossolana o fine secondo il tipo del corpo
fisico a cui è connesso. La sua costituzione, inoltre, varia
in base alla razza, la sottorazza e l’evoluzione individuale
karmica. Esso è costituito da centri d’energia positivi
immersi in sostanza negativa rappresentata dal corpo fisico
che mantiene in vita. Questi poli opposti agiscono come
fattore di coesione che li tiene assieme; in effetti, la vita
è elettricità positiva, dinamismo e attività, la sostanza è
negativa e statica. Il corpo eterico non è capace di agire
come veicolo separato di coscienza poiché possiede solo una
coscienza diffusa e non ha intelligenza, infatti, se è
separato dalla parte fisica non può servire da intermediario
alla mente. L’energia vitale eterica ha due porte d’entrata
che corrispondono sul piano fisico alla testa e alla milza.
Dalla testa discende quella maggiore che si ancora nel cuore e
dalla milza sale nel cuore quella minore; insieme vivificano
il corpo attraverso ogni cellula. L’energia vitale è per il
sistema nervoso quello che l’elettricità è per un sistema
telegrafico; anche alla presenza di fili, apparecchi e
operatori, quando manca l’elettricità il messaggio non può
essere trasmesso. Al momento della morte, l’energia vitale
eterica abbandona il corpo fisico insieme ai veicoli
superiori, ma il cordone argenteo, il Sutratma, che ancora lo
lega ad esso, non è reciso fino a quando il panorama della
vita trascorsa contenuto nel corpo eterico non sia stato
completato e rivisto. Questo avviene normalmente entro tre
giorni dalla morte chimica, a quel punto il corpo denso è
completamente morto e l’energia vitale ritorna al serbatoio
universale che l’aveva costituito.
I centri o chakra sono gli strumenti
eterici di cui l’Anima si serve per esprimere le sue qualità
in base al grado di sviluppo. Pertanto, le ghiandole, che sono
in relazione con i centri, esprimono il livello evolutivo
d’ogni individuo e ne manifestano i suoi limiti e difetti o la
sua armonica realizzazione. Prima che l’Anima assumi la
conduzione dei centri, essi sono governati dal corpo astrale e
successivamente dal mentale. Man mano che la vita dell’uomo
dalla personalità integrata si purifica, la sua vibrazione
diviene sempre più elevata e di conseguenza l’Anima, da parte
sua, aumenta la vibrazione assumendone il governo. Questo
comporta una maggiore vitalità eterica che gradualmente
aumenta l’attività dei centri più alti sopra il diaframma. Il
centro del cuore, Anahata, si risveglia e l’uomo prende
coscienza delle sue responsabilità di gruppo oltre quelle
inclusive dell’Anima con le altre Anime. Il centro della gola,
Vishuddha, risvegliato, focalizza l’organo del lavoro
creativo. Infine si vivificano i centri della testa, Ajna e
Sahasrara, che permettono l’emergere delle percezioni Animiche
nella coscienza. L’uomo diviene così una personalità
integrata con l’Anima e successivamente con il mondo dello
Spirito. Egli riesce a fondere l’energia della materia, sopita
alla base della colonna vertebrale (Kundalini), con quella
dell’Anima che ha sede nel cuore e con quella dello Spirito
con sede nella testa. È a questa punto che il vero uomo
raggiunge la perfezione.
Nel corpo eterico fluiscono diverse
energie che si trovano in stretto rapporto con i centri nei
quali sono focalizzate. Questi centri (sette maggiori nella
testa e spina dorsale, quarantanove minori diffusi in tutto il
corpo) smistano l’energia nelle varie parti del corpo fisico
tramite delle sottili linee di forza chiamate "nadi". I
nadi conducono quel tipo d’energia in cui l’Anima è
focalizzata in quel preciso periodo. Le energie possono essere
caratterizzate da diversi fattori: principalmente dallo stato
evolutivo, poi, dalla potenza d’aspirazione e dallo stato di
consapevolezza. In ogni essere vi è una tendenza predominante
verso la quale tendono tutte le energie. Negli uomini poco
evoluti, l’energia fondamentale è accentrata nel plesso
solare. Negli uomini di media evoluzione, oltre al plesso
solare, l’energia si focalizza maggiormente nel centro tra le
sopracciglia e quello della gola. Gli uomini progrediti, usano
il centro della sommità della testa, il centro tra le
sopracciglia, quello della gola, quello del cuore e quello del
plesso solare. In base a queste caratteristiche sarà
influenzata la qualità d’energia trasmessa al sistema nervoso
ed essa sarà condizionata da ogni centro che controlla la zona
corporea preposta. Nei diversi centri si focalizzano
diversi tipi d’energia e da essi dipende l’esperienza di vita
dell’Anima attraverso il suo meccanismo, la triplice
personalità integrata. I canali di comunicazione tra
l’Anima ed il suo meccanismo sono rappresentati dal centro
alla base della spina dorsale, dal centro alla sommità della
testa e dalla milza. L’energia universale è canalizzata e
distribuita attraverso la milza pervenendo al cuore dove si
unisce al principio di vita individuale. La milza disgrega
l’energia pranica nei sette atomi che la compongono, ciascuno
dei quali è carico di una delle sette varietà di prana, questi
atomi sono poi distribuiti ai vari centri o chakra.
Una meta del discepolo è quella di
trasferire le energie dai centri sotto il diaframma, tramite
il plesso solare, in quelli superiori. L’energia del primo
chakra, alla base della colonna vertebrale, deve salire in
quello della testa, la forza materiale è così trasmutata in
energia spirituale; quella del secondo chakra o centro
sacrale, deve trasferirsi nel quinto chakra o della gola, la
creatività fisica è trasmutata in artistica; quella del plesso
solare o terzo chakra deve salire nel centro del cuore o
quarto chakra, la coscienza emotiva individuale è trasmutata
in coscienza di gruppo. Tutto ciò produce una risposta
sull’influenza energetica del raggio dell’Anima su quello
della triplice personalità integrata. Questo processo di
trasferimento o di trasmutazione d’energie, può durare anche
per alcune incarnazioni; esso è inconscio nelle prime fasi,
poi per effetto d’esperienze e per sforzo individuale e
deliberato, diviene conscio, infine diventa dinamico nei vari
stadi del Sentiero. Quando cominciano questi trasferimenti
d’energia, la vita dell’uomo cambia nella sua focalizzazione;
i propositi egoistici centrati sui desideri e quindi nel
centro del plesso solare, sono sostituiti da riferimenti
impersonali e la consapevolezza di essere una parte del Tutto
rischiara la visione della personalità integrata. Quando
questo trasferimento d’energie, dai centri sotto il diaframma
a quelli sopra di esso, avverrà nella maggioranza
dell’umanità, vedremo la chiara manifestazione dell’Ordine
Nuovo che investirà i vari campi del sociale, religioso,
politico, scientifico ed economico. All’alba della Nuova
Era qualcosa inizia già ad intravedersi.
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