656: il
segno del bestione!di Corrado Malanga
per
Edicolaweb Chi si interessa
del problema ufologico si sarà certamente imbattuto nelle più
disparate e disperate teorie ed ipotesi.
Una di queste
ipotesi è collegabile direttamente ad antichi testi sia
esoterici che ortodossi in cui si narrano vicende che
farebbero pensare che gli alieni sono stati i nostri creatori
millenni fa.
In questi testi è chiaramente fatta allusione
al così detto numero della bestia. Il 666 appunto. La bestia,
ovvero il diavolo, per la religione cattolica sarebbe colui
che ritorna dallo spazio profondo per prendersi l’uomo e
quant’altro gli serva e per vincere la battaglia finale con il
Dio creatore dell’uomo stesso.
La lotta del male con il
bene, dunque. In chiave ufologica tutto ciò può essere letto
come una lotta fra potenze extraterrestri che avrebbero in
parte creato l’uomo ed in parte per questo "ricco bottino" si
farebbero guerre galattiche da millenni.
La
traslitterazione del bene e del male alla Star Treck impiega
infinite forme di narrazione.
Siccome dietro un po’ di fumo
c’è sempre un po’ d’arrosto, abbiamo fatto una ricerca
semiseria su questo argomento ed abbiamo scoperto delle cose
interessanti o comunque degne di dieci minuti di
riflessione.
Dice la Bibbia: "E lui obbligò a tutti,
piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi a ricevere
un marchio nella loro mano destra o nella loro fronte, in modo
tale che nessuno poté né comprare né vendere senza il marchio
che è il nome della bestia od il numero del suo nome. [...]
Questo numero è 666". (Apocalisse 13:16-18).
Secondo alcuni esoteristi moderni la
bestia, l’anticristo, sarebbe Bill Gates, sì proprio lui,
colui che ha creato la macchina in grado di sostituire l’uomo
ovvero il computer. Infatti al di là delle risate che qualcuno
a questo punto si potrebbe fare su questo argomento ci
sarebbero dei fatti precisi. Se infatti si calcola la somma
dei caratteri ASCII del nome di Gates e di altre sue sigle
compare coma somma il fatidico 666.
CARAT |
ASCII |
CARAT |
ASCII |
CARAT |
ASCII |
B |
66 |
W |
87 |
M |
77 |
I |
73 |
I |
73 |
S |
83 |
L |
76 |
N |
78 |
- |
45 |
L |
76 |
D |
68 |
D |
68 |
G |
71 |
O |
79 |
O |
79 |
A |
65 |
W |
87 |
S |
83 |
T |
84 |
S |
83 |
6 |
32 |
E |
69 |
|
1 |
. |
54 |
S |
83 |
9 |
57 |
2 |
46 |
I |
1 |
5 |
53 |
. |
50 |
I |
1 |
TOTALE |
666 |
1 |
49 |
I |
1 |
|
|
TOTALE |
666 |
TOTALE |
666 |
|
|
|
|
Non vi spaventate! Si vede chiaramente
che il numero 666 è stato fatto tornare, aggiungendo spazi
appositi e ben calcolati nel conto finale.
Dunque, chi
mette in giro queste idiozie poi si scopre che è il
costruttore concorrente della IBM o il politico americano che
ha paura che il potere passi dalle mani della CIA a quelle
dell’IBM che gestisce i computer della CIA stessa: e da qui la
campagna del governo americano contro Gates il quale si
difende facendo calare la borsa precipitosamente a Wall Street
così che gli Americani benpensanti sappiano che con Windows
non si scherza.
Il segno della bestia allora è un altro?
Bhè se si deve dar retta a quello che è scritto negli antichi
testi ci sarà un momento in cui od avrai questo segno o non ti
si apriranno neanche le porte del supermercato quando tenti di
comprare una bottiglia di acqua minerale.
Nelle indagini
serie e seriose che abbiamo fatto sul problema dei rapimenti,
abbiamo potuto constatare come alcuni tipi di impianti
sottocutanei, innestati da alieni sui rapiti, o forse come
dice qualcun altro, innestati da militari dei servizi segreti
appartenenti alla "parte oscura dei governi" sui poveri
malcapitati per sperimentazioni occulte, erano caratterizzati
da una strana somiglianza con quello che diceva il povero
Ezechiele. Infatti gli impianti si trovavano sovente sotto il
tessuto del cranio frontale destro e nella mano destra (
http://207.1.103.215/implantphenomena.htm).
Tali
tipi di impianti, che comunque apparivano molto terrestri e
poco alieni per dimensioni e fatturazione, sembravano essere
il prodotto di tecnologie molto avanzate, ma gli scopi per cui
erano costruiti ed impiantati erano totalmente terreni, come
abbiamo già potuto ampiamente sottolineare in un nostro
recente
articolo.
Che
sia quello dunque il segno della bestia? Che la bestia sia
rappresentata dai governanti corrotti che vogliono ridurci
tutti in schiavitù elettronica perenne?
Sicuramente, tra un
sorriso ed un battito del cuore, bisogna tener presente questa
ipotesi perché ne abbiamo viste e ne vedremo sicuramente
ancora delle belle…
Un’altra ipotesi di natura ufologico
aliena che sta sorgendo in questi giorni riguarda il fatto che
il 666 sarebbe il numero di un particolare gene che nel nostro
DNA sarebbe stato alterato dagli alieni nostri creatori,
all’atto della nostra stessa creazione per non farci proprio
come loro ma un po’ più "scarsi", se così si può dire. Vi
assicuro che dietro queste ognuna di queste ipotesi
fantascientifiche si nasconde una ricerca seria e degna di
attenzione.
L’ufologia italiana, sempre al passo con quello
che fanno i governi, in un certo senso, ha anche tentato di
emulare questo aspetto della realtà.
Il numero degli
ufologi italiani non è però il 666 ma bensì il 656!
Questo
infatti è il numero di una legge del codice Penale e non di
Procedura Penale che è un’altra cosa, che è sempre in bocca
agli ufologi italiani.
L’art. 656 riguarda la Pubblicazione
o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a
turbare l'ordine pubblico.
Si potrebbe pensare che lo Stato
abbia accusato gli ufologi di divulgare notizie false e
tendenziose ma non è così. Quando mai infatti gli ufologi
italiani hanno dato qualche notizia? Mai!
In realtà si
tratta di tutta un’altra faccenda.
Thimoty Good, Ufologo e
scrittore nonché musicista inglese ha recentemente pubblicato
un libro sul problema ufo citando, per circa un terzo del suo
volume, un caso italiano.
Il "Caso Caponi" così veniva alla
ribalta dell’ufologia mondiale. Si trattava di un giovane
ragazzo che dichiarava di aver ripetutamernte fotografato uno
strano essere nel giardino di casa sua in più riprese. Tutte
le
foto e l’intera
storia sono state
pubblicate.
Quello che però nell’articolo non viene detto è
come la storia, dietro le quinte dell’ufologia italiana, abbia
preso una strana ed ambigua piega. Quando io e Maurizio Baiata
lavoravamo per questo centro ufologico ci venne detto che chi
aveva fatto le indagini aveva scoperto che Caponi aveva in
realtà costruito un modellino e che quindi il caso era falso.
L’inquirente di questo centro ufologico andò dai carabinieri,
comunicando loro che era probabile che il Caponi avesse
costruito un falso, e li invitò ad intervenire appunto con la
legge 656. Così è anche riportato nel libro di Good. Il Caponi
fu sottoposto ad interrogatorio (del tutto illegalmente nda) e
fu costretto a dire il falso, cioè che l’alieno l’aveva
costruito lui. Inoltre il giorno dopo i carabinieri andarono
sul posto e costrinsero il Caponi a farsi fotografare con un
pezzo di materiale simile a quel pongo misterioso trovatogli
in casa. La foto era la dimostrazione che il Caponi aveva
costruito un artefatto.
Così è scritto nel libro di
Good.
In effetti parlai con Caponi due sole volte in
privato e lui mi confermò la storia dell’ingerenza subita dai
carabinieri. Grazie quindi al centro ufologico di cui sopra,
un caso che gli esperti fotografi internazionali, messi in
ballo nel libro da Good, giudicavano autentico, diveniva un
clamoroso falso, con grave perdita di immagine dello stesso
testimone principale. Non bastarono a quei tempi le
testimonianze collaterali dei parenti ed amici del Caponi
anch’essi cotestimoni di alcuni avvenimenti accaduti a
Pretare. Non bastò nemmeno uno strano messaggio ricevuto in
redazione da Maurizio Baiata ed altri che parlava di
interferenze dei servizi segreti sul caso. Senza entrare in
particolari, una frase del messaggio anonimo citava
testualmente "…Messo a tacere il Caponi…".
Tutto ciò
avrebbe comunque dovuto insospettire gli inquirenti e forse le
loro conclusioni non erano reali e i ripetuti tentativi di far
capire che le indagini andavano svolte in un altro modo non
furono stranamente raccolte.
Il caso venne rapidamente
dimenticato fino al giorno della pubblicazione del libro di
Good che avrebbe dovuto far almeno riaprire un caso molto
discusso. Ma, nonostante l’intervento in questo senso di
Maurizio Baiata al di Maurizio Costanzo Show, niente è
accaduto.
Stranamente inoltre nelle notizie che girano su
internet, sui nuovi libri e nuove pubblicazioni e nuove
trasmissioni televisive sull’argomento ufo, non viene a
tutt’oggi citato nemmeno una volta (ad eccezione di un tardivo
ed inesatto articolo pubblicato sulla rivista del CUN), il
libro di Good. Strano… si parla dei nostri ufologi nazionali,
dell’Italia e di un caso che prende un terzo di un libro che
andrà su un mercato internazionale… ed i signori dell’ufologia
italiana non citano minimamente un'opera di questo
tenore…
Forse perché l’immagine, di qualche personaggio
ufologico, che ne viene fuori non è limpida?
Chissà!