Stefano Beverini


Telepatia

Definizione -  L'aspetto quantitativo e
quello qualitativo - La spontaneità del
fenomeno e la ricerca di laboratorio.




"L'etimologia non tragga in inganno. Come tanti altri, anche il termine telepatia esprime molto di più rispetto alle proprie radici. Dal greco tèle (lontano) e pàthos (sofferen-za). Ma non si tratta solo di ""soffrire insieme a distanza"": la parola assume il significato di condividere ogni sorta di informazione intellettiva ed emozionale. Ovviamente senza il supporto del linguaggio, della gestualità, o altro. Per telepatia si intende  quindi l'acquisizione, al di fuori dei canali dei sensi, di ""informazioni"" appartenenti almeno a un'altra persona, ma ignorate dal soggetto che le riceve."
La parola telepathy venne coniata nella seconda metà del secolo scorso, dal famoso letterato inglese Frederick W.H. Myers, fondatore della Society for Psychical Research. Già all'inizio includeva differenti categorie di fenomeni: dalla trasmissione del pensiero, come parole e frasi, alla percezione di immagini, fino a una vera e propria visualizzazione di situazioni, spesso tragiche. Dai fatti spontanei, a quelli provocati, a quelli statisticamente osservabili, studiati e prodotti in laboratorio negli anni successivi.
Gli studi sulla telepatia iniziano con la raccolta di casi spontanei: durante il sonno, nello stato di sogno. Ma anche nella condizione di veglia sono relativamente frequenti le cosiddette allucinazioni telepatiche o, in modo meno appariscente, le intuizioni telepatiche. In laboratorio, invece, viene analizzata la trasmissione del pensiero  con disegni e simboli, oppure con esperimenti di tipo statistico quantitativo, come vedremo.
Occorre accennare all'esistenza di un fenomeno molto simile: la chiaroveggenza, ossia l'acquisizione paranormale diretta dell'informazione. Come è, per esempio, l'indovinare una serie di carte mischiate automaticamente da una macchina e non osservate da nessuno. Tuttavia i due fenomeni rimangono spesso inscindibili. Si potrebbe anche ipotizzare che telepatia e chiaroveggenza - come retro e precognizione -  siano manifestazioni diverse nella forma espressiva, ma non nella sostanza, di un unico fenomeno psi cognitivo, che trascenda i limiti di spazio e di tempo. Per suggerirci, forse, una superiore dimensione...



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Per poter distinguere la telepatia dalla chiaroveggenza sono state proposte le seguenti definizioni:

- La telepatia è una percezione extrasensoriale in cui la fonte di informazione è costituita da un'altra persona (vivente).

#NOME?

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