"Medianità     -     Il ""progetto spiritico"""

"Medianità     -     Il ""progetto spiritico"""


Le sedute del Cerchio Kappa



di STEFANO BEVERINI



"Era già un po' di tempo che non mi recavo nella Capitale, per partecipare a una seduta medianica qualificata, e accettai perciò con entusiasmo l'invito di Franco Lanari, avallato dalle guide del gruppo. Si tratta del Cerchio Kappa, che inizia già a essere noto per l'interesse suscitato dai messaggi raccolti in vari volumi, di cui due ad oggi pubblicati .  Proprio in merito ai libri, Lanari mi aveva comunicato che le entità subordinavano la mia presenza, alla lettura degli stessi. Subito rimasi perplesso: circa quattro anni fa avevo già letto il primo volume, intitolato Verso la scintilla. «Suggeriscono di fare qualcosa che in parte ho già fatto» pensai. Ne acquistai comunque il secondo: Il nuovo libro degli spiriti; e lo trovai talmente interessante da riprendere in mano il testo precedente. Mi accorsi, allora, che le Guide avevano avuto ragione! Anni addietro, infatti, lo scorsi in modo superficiale, senza comprendere la profondità del pensiero che vi era esposto: adesso era " proprio come leggerlo per la prima volta!
"Adempiuto quanto mi era stato richiesto, salii sul treno per Roma, quel sabato 26 novembre 1994. L'incontro era previsto per il tardo pomeriggio, e ritenevo di avere un buon margine. Invece il treno, a causa soprattutto della recente alluvione che ha colpito il Piemonte, accumulò un ingente ritardo. Giunsi ugualmente in tempo per la seduta grazie a un fatto insolito. Sceso alla stazione di Roma Ostiense, riuscii a prendere l'unico taxi che arrivò dopo quasi mezz'ora di attesa, nonostante le molte persone che lo aspettavano, grazie all'intervento di un signore sconosciuto che gridò a gran voce che io ero il primo, e fece addirittura scendere dall'auto una donna che vi si era introdotta a forza, per permettermi di salire. Se non è un evento paranormale questo! Lo interpretai come un piccolo ""segno"" di un qualcosa che ci sovrasta."  
Una breve chiacchierata, poi la seduta ha inizio. Oltre al medium e al sottoscritto sono presenti Franco Lanari, Romualdo d'Alessandro, due signore e una ragazza. Prima di proseguire, però, è opportuno fare un salto indietro nel tempo.  
Breve storia del Gruppo  
"Guido Passerini, uno studioso romano autore di un'opera piuttosto sostanziosa , raccoglie un gruppo di amici interessati ai fenomeni medianici e ai temi che implicano la continuità della vita. Nel 1985 arriva Marco. Egli è cieco dalla nascita. Scettico e piuttosto materialista, rimane tuttavia coinvolto da quella seduta realizzata con un metodo molto semplice: il ""piattino e tabellone"". Emergono delle risposte coerenti, e il fenomeno lo coinvolge. A seguito di questa prima esperienza, Marco scopre un mondo nuovo e affascinante. Al punto che, dopo qualche mese, cadrà spontaneamente in trance e le Guide inizieranno così a manifestarsi a voce. Nel 1987 Passerini muore, ma continuerà a seguire il suo gruppo manifestandosi dall'aldilà, proprio grazie a quelle sedute medianiche da lui stesso organizzate con tanta passione in vita."  
Nel medesimo anno subentra un nuovo componente, prezioso per la sua competenza nel campo della letteratura specializzata sullo spiritismo e il paranormale in genere: Romualdo d'Alessandro. Insieme a Vitaliano Bilotta ha permesso la pubblicazione dei primi due libri del Cerchio Kappa, mentre un terzo è in fase di stampa. Inoltre Bilotta ha il merito di aver raccolto nel computer tutti i messaggi pervenuti nel Gruppo romano. Egli è anche l'autore del pregevolissimo dizionario dei concetti afferenti l'insegnamento del Cerchio Firenze 77 . Recentemente, un altro studioso si è unito al Cerchio Kappa: Franco Lanari. Ho parlato di lui in concomitanza alla pubblicazione di un suo libro  e ritengo che il suo grande entusiasmo potrà essere utile per divulgare l'importante opera delle Guide invisibili. Torniamo al novembre 1994.  
La seduta medianica  
"Stiamo in catena, al buio, tenendoci per mano. Per qualche istante percepiamo il respiro affannoso di Marco, poi la prima entità ci saluta: è Emanuel. Dopo la sua introduzione, subentra Alef, e riceviamo la parte più consistente dei messaggi, in sintonia con uno dei principali scopi delle Guide del Cerchio Kappa: l'insegnamento dei ""piani spirituali"" e del ""non manifestato"". E' un compito arduo e impegnativo quello che si sono assunti i Maestri: viene descritto, in modo organico e coerente, ciò che è oltre l'astrale, il mentale, l'akasico. Quello che ""si troverebbe"", se mi è consentita l'espressione, tra il mondo della forma e l'Assoluto. Fino a oggi la letteratura medianica più qualificata ci ha offerto solo brevi cenni sull'argomento. Di solito, però, rileviamo una lacuna nell'insegnamento tra l'akasico e il concetto di Assoluto, mentre questi viene illustrato piuttosto esaurientemente. Ma pochissime sono le fonti che citano l'esistenza priva di forma, di spazio e di tempo, nel senso di dilatazione della coscienza, e tuttavia non ancora identificata con l'Assoluto. Sembra che uno dei principali compiti del cerchio Kappa sia - come dicevo - proprio quello di colmare questo vuoto nell'insegnamento medianico. Per farlo, vengono utilizzati concetti matematici, che assumono un significato più vasto, come quello di algoritmo (una successione ""in potenza"" di processi rivolta a un fine) la cui natura si eleva a una sorta di ""metafisica del Principio""."  
Dopo una pausa, la seduta prosegue con temi meno complessi. Intervengono altre entità, si pongono alcune domande... chiedo un messaggio per i lettori del GdM, manifestando l'interesse di scrivere un articolo sulla serata. Ottengo questa risposta di cui ne riporto una parte:  

«...E' molto importante che gli uomini comprendano che il Progetto Spiritico è un canale del Discorso Sapienziale Generale e che non ha senso vedere circoli separati. Così come non ha senso vedere religioni separate: guarda ancora quanto sangue genera questo errore, proprio nei vostri giorni e vicino fisicamente a voi... I Tempi sono infiniti. Così come infinito è l'amore di Colui che è la vostra natura, dell'Individuo Assoluto che siete. Gli uomini devono trovare nel Discorso Sapienziale Generale il catalizzatore di forza  per unirsi, per serrarsi e cancellare per sempre il dolore dalla Terra. Finché non faranno ciò, il Progetto Spiritico non avrà assolto il proprio scopo. E coloro che lo divulgano avranno scritto cenere! ... Gli insegnamenti filosofici, esoterici, mistici, sono il nutrimento di questa affermazione. Ma l'affermazione più importante è che il Discorso Sapienziale Generale è un fatto unitario, e il Progetto Spiritico ha proprio lo scopo di dimostrare questo, attraverso vari canali. Gli uomini, dunque, devono unirsi...»  


Infine, in conclusione, un'entità rivolge una preghiera di ringraziamento all'Altissimo e di augurio per la realizzazione di un individuo nuovo. La seduta termina dopo circa due ore.  
Un grande progetto
Nella parte introduttiva del primo libro del Cerchio, la Guida Psichica affronta il difficile argomento dell'unità dei messaggi medianici, e delle apparenti contraddizioni. Il brano fa riferimento alla storia dello spiritismo, a quanto si è verificato in tempi e luoghi diversi:

"«Per far sì che ognuno trovasse ciò che la sua cultura, i suoi  interessi, la sua coscienza lo spingevano a cercare, facemmo in modo che entità di diversa evoluzione comunicassero con voi. Così colui che è per indole più attratto da insegnamenti di tipo mistico, abbia ciò che desidera, chi è più attratto da quelli filosofico-esoterici, li abbia, chi è interessato a medianità affettive, chi a fenomeni fisici, chi all'insieme, ebbene, tutti abbiano la loro risposta: poiché noi è per tutti che parliamo, è in tutti che agiamo. Il fatto che in questo progressivo avvicinamento del nostro mondo al vostro siano utilizzate entità di diversa evoluzione non deve far credere che in tutto il lavoro non vi sia unitarietà; si, è vero, conveniamo sul fatto che a livello dottrinale esistono differenze notevoli tra le affermazioni di un gruppo di entità e l'altro, e siamo consapevoli che a prima vista questo può far nascere perplessità in chi, ignaro di certe leggi, s'accosta a noi. La spiegazione di questa apparente lacuna risiede principalmente in due importanti considerazioni: la prima è che se si va a confrontare questi apparenti contrasti, ci si accorge abbastanza facilmente che sostanzialmente le varie entità esprimono lo stesso concetto da diversi punti di vista; l'altra è il fatto che prima di notare questi contrasti, bisogna conoscere bene le varie dottrine e si noterà che il quid che le unisce non è nelle parole che le manifestano, ma nella fiamma che arde in esse, nello spirito che le anima e le riempie. Non dunque nella veste è da ricercare la risposta a questo quesito, ma in ciò che essa ricopre; così l'intima, indissolubile unitarietà di questo grande progetto, risiede in quello che è il nucleo centrale di ogni discorso veramente spiritico. Esso nucleo suona, in breve, così: ""Cerca la verità in te stesso...""»"


"Ciò in sintonia con la nota iscrizione del tempio di Delfi, come ci tramanda Plutarco. Il ""conosci te stesso"", forse troppo ricorrente in letteratura o tra i seguaci di alcune sette mistico-orientaleggianti, costituisce il fulcro di dottrine più elevate e strettamente connesse anche ad antichi insegnamenti tradizionali, che invitano ciascuno a realizzare la propria intima natura. Tale è, per esempio, il concetto indù di Svadharma."
"La Guida Psichica accenna anche a un ""progetto"", che viene evidenziato in molti messaggi pervenuti nel Gruppo romano, come nella seduta di cui ho trattato. E' il progetto spiritico: grandi verità spirituali trasmesse all'uomo, collegate tra loro dalle rivelazioni medianiche. E non mi si venga a dire che la migliore dottrina spiritica sia totalmente irrilevante rispetto, per esempio, alle tradizioni orientali. I concetti possono essere espressi in modo più semplice, più comprensibile per l'Occidente. Questo, però, è un pregio e non un difetto, perché consente una maggiore divulgazione. Ma l'essenza dell'insegnamento presenta molte analogie."
"A parte la validità dei contenuti medianici, ricorre spontanea la medesima domanda: chi si manifesta realmente nelle sedute? Chi attraversa questa porta spalancata sull'ignoto? Per rispondere è indispensabile valutare attentamente i risultati in un lungo arco di tempo. Se quelle ""forze"", volitive o indotte, che agiscono nel medium (tenuto conto anche dell'evoluzione dello stesso) dimostrano di essere rivolte verso la spiritualità, qualcosa di certamente positivo si è ottenuto. Mi riferisco, in particolare, alla ricerca interiore di ognuno, che anche così viene stimolata.  "
In conclusione, come afferma Romualdo d'Alessandro: «Le entità insegnano a muoversi verso la Scintilla, cioè a riconoscere quell'afflato di divinità che è in ognuno di noi e a vivere in conformità ad esso». E in questo oscuro kali-yuga, pieno di protervia, di cinismo e di efferatezza, lo spiritismo, se ben interpretato, ci offre senz'altro molto.




                                      Stefano Beverini
Note bibliografiche:

spiriti, Roma, Mediterranee 1990 e 1994.
Mediterranee, 1981.
77, Roma, Mediterranee, 1988.
"L. Ruspoli, 17; 00149 Roma)."