Medianità     -     Due esempi  


Esperienze spiritiche  


di STEFANO BEVERINI  




Nei rapporti del vivere sociale esiste sempre ambivalenza. Da un piacevole incontro tra amici, dai quali promanano simpatia e calore umano. A quelle noiose serate salottiere in cui prevalgono le disquisizioni su temi più o meno ricorrenti, dove il tempo trascorre in un fiume di parole. E tra un discorso e l'altro, un po' per curiosità, un po' per il desiderio di valicare gli angusti schemi quotidiani, si parla anche di paranormale. Ecco allora emergere delle realtà che nessuno mai avrebbe immaginato.
La medianità è molto più comune di quanto si creda. Certo, i grandi medium - quelli con espressioni eclatantie imponenti - sono pochi, pochissimi. Ma in molte case, in molte famiglie, in molti gruppi di amici, si manifestano varietà di fenomeni di grande interesse per chi si occupa di spiritismo: dalla psicoscrittura, alla telescrittura, al tavolino, alla trance... Ho potuto constatarlo di persona, più volte.
La medianità di Alessandro  
"Alessandro è nato nel 1966. La sua medianità ha avuto origine all'inizio del 1989 ed è stata interrotta verso la metà del 1993, perché il medium, spaventato da alcuni accadimenti, evita le sedute. Alessandro, completamente ignaro di tutto ciò che concerne sia la medianità, sia il paranormale in genere, partecipò, durante un'allegra serata con amici, a una estemporanea seduta con il tabellone. La proposta venne avanzata quasi per giuoco, ma già nel secondo incontro il ""bicchierino"" suggerì ai presenti di prendersi per mano, e di creare perciò una catena medianica. Alessandro va subito in trance e inizia a parlare in inglese, in modo molto fluido e disinvolto. Egli, in stato cosciente, non conosce tale lingua e la sua cultura scolastica è molto modesta. Ha appreso soltanto qualche parola di francese, facilitato dal fatto di abitare in prossimità della Francia. Dopo la seconda seduta si sviluppa in lui anche il fenomeno della scrittura automatica, sempre in  inglese.  Personalmente ho assistito più volte al fenomeno, verificato anche da un mio amico tedesco, docente di lingue nel genovese Goethe Institut. Egli ha riscontrato, nel linguaggio di queste sedute, le caratteristiche di un idioma inglese del secolo scorso. Tuttavia l'aspetto più sconcertante è costituito dall'entità principale - appunto quella che si esprime in inglese - che afferma di essere addirittura John Lennon. Senza tuttavia fornire alcuna prova  a sostegno della propria identità. Il ""messaggio""  più interessante pervenuto da questa presunta entità è lo spartito di un breve brano " musicale, per scrittura automatica: una melodia gradevolissima all'ascolto.
"Questo fantomatico John Lennon fa un po' la parte dello spirito guida delle sedute di Alessandro. Oltre a lui, si avvicendano altri personaggi minori, come Walter, un'entità che esegue applicazioni pranoterapeutiche sui presenti. Oppure soggetti che intervengono episodicamente, o una volta soltanto, come Giuseppe Simone detto ""Il Pollo"", di cui abbiamo ottenutouna buona identificazione, e di cui scriverò in un prossimo articolo sul GdM."
L'apporto delle tre monete  
"Oltre ai fenomeni intellettivi, all'inizio, nel piccolo gruppo di amici (purtroppo non ero ancora presente), comparvero alcuni apporti. Si tratta di cinque monete. Tre di esse sono i ""3 centesimi del 1826"", del Regno Sabaudo; le altre due sono i ""5 centesimi del 1861"". Ho preso visione delle prime: il loro stato di conservazione non è buono. Esse sono state donate al medium e alla sua compagna, e ognuna rappresenta proprio i due componenti della coppia e la loro unione. Mentre le altre due monete sono un omaggio per due amiche del gruppo. Sono pervenute anche delle ""spiegazioni"", piuttosto strane e incomprensibili, in merito agli anni delle emissioni, del tipo: «Uno è la luce, sei sono le persone, otto gli anni che dovranno trascorrere...», eccetera."
 Chissà se la scelta di questo antico simbolo è stata  
casuale: la moneta, progressivamente spogliata da ogni caratteristica sacra e tradizionale - come afferma l'esoterista René Guénon - ha assunto, nel corso dei secoli, significati diversi, addirittura quello di «immagine dell'anima» (l'anima porta impresso il marchio di Dio, come la moneta quello del sovrano), per decadere oggi alla mediocrità della vita ordinaria e a mero emblema economico.  
La storia più interessante che riguarda le monete pervenute nel gruppo di Alessandro è che sono state apportate ben due volte. Infatti dopo circa un paio di anni dall'inizio della medianità di Alessandro, il gruppo di amici, che nulla aveva letto sullo spiritismo, spaventato dai fenomeni che avevano assunto una dimensione ben maggiore rispetto alla semplice telescrittura, chiese consiglio ad una signora di Genova. Questo accadde prima che io li conoscessi. Purtroppo la signora in questione, sebbene sia una buona automatista, diede loro suggerimenti del tutto assurdi: avrebbero dovuto bruciare tutte le comunicazioni pervenute per iscritto e distruggere tutto ciò che riguardava le loro sedute, perché c'era il pericolo di un intervento demoniaco (Sic!). Il parere così inopportuno si commenta da solo, ma spaventò alquanto tutto il gruppo. Gli amici attuarono perciò quanto venne loro detto. Oltre a distruggere tutto il materiale, misero le cinque monete in un barattolo e le sotterrarono su  
una collina. Interruppero le sedute, per qualche mese. Ma tant'è, il desiderio era tale, che un giorno riprovarono.  
Dopo essere stati rimproverati da una delle entità, per quello che avevano fatto, venne aggiunto: «Le monete che vi sono state donate, hanno un profondo significato per le persone a cui sono indirizzate.  Volevate sbarazzarvene, ma questo non è possibile: esse sono più vicine di quanto pensiate». Terminato l'incontro, la padrona di casa si reca in camera sua per un qualche motivo, e rimane impietrita sull'uscio: in ordine, poste sul cuscino, vi erano le cinque monete! Tra l'altro, l'appartamento non era quello del medium. Tornarono il giorno dopo sulla collina e dissotterrarono il barattolo: era vuoto! Inutile aggiungere che i destinatari dei cinque apporti non si separarono più da essi.
Il racconto, che mi è stato riferito, alimenta gli esempi in cui il paranormale, divenuto realtà, supera anche l'immaginazione fantastica.  Non ho motivo di dubitare sulla buona fede delle persone implicate, che mi hanno espresso turbamento e paura.
"Infine debbo concludere il ""caso delle monete"" con quanto mi ha riferito un numismatico. Il loro costo  commerciale è assai modesto. Infatti, analizzate le mie fotografie dei ""3 centesimi 1826"", il valore espresso in rapporto allo stato di conservazione è solo di circa Lit. 10.000 (se fossero fior di conio costerebbero Lit. 500.000). Invece il prezzo dei ""5 centesimi 1861"" varia a seconda del luogo di emissione: rispettivamente Milano e Napoli Lit. 2.000 e Bologna Lit. 75.000 ca. (Non avendo visto queste due monete, non so però quale sia la città, anche se è improbabile che si tratti proprio di Bologna). Quindi, nel complesso, i cinque pezzi apportati sono piuttosto comuni."
Roma: altri apporti  
"Spostiamoci nella capitale, in casa di Franco Lanari. Del suo gruppo, Cenacolo Antares, e dei due medium (Anna e Roberto) che ricevono messaggi per telescrittura, ho già riferito (GdM n. 268). Franco Lanari, oltre a essere l'autore di un recente volume sul paranormale, in cui espone ampiamente anche le proprie esperienze (1), organizza delle vere e proprie ""maratone medianiche"". Nelle lunghe e interessanti sedute che hanno inizio a metà pomeriggio, per concludersi a tarda sera, partecipa anche il Gruppo Umanità e Movimento, che si avvale della trance ""a incorporazione"" del medium Domenico. Attraverso la sua voce si alternano le entità, alcune trapassate da poco, come Enzo, un ragazzo morto troppo giovane in un incidente di moto, e altre che hanno abbandonato da molto tempo la vita terrena. Quel sabato 17 aprile 1993, presenziavo alla seduta. Dopo un preambolo di Enzo, prosegue un'altra entità:"

«Come sapete sono stato medico, ma al di là della laurea erano dentro di me, e spero anche dentro di voi, dei valori  molto più alti. Oggi questi valori sono stati soffocati dalle lacrime della scienza: la scienza, grande parola! Grande significato: ma, in realtà, essa nasce e muore contemporaneamente. Il nostro fratello Simpson, inventoredel cloroformio: oggi, nessuno si ricorda più di lui. Eppure, a suo tempo, è stata una importante scoperta. Ecco perché ho detto che la scienza nasce e muore contemporaneamente. Ma la fede, l'amore e la carità sono innate in ognuno di voi. Mi riferisco in particolare alla carità, perché non morirà mai: se non c'è carità, non c'è amore, non c'è fede. Questo deve essere sempre presente nelle vostre giornate.»

A parte l'esatto riferimento allo scopritore del cloroformio, Sir James Y. Simpson (ad oggi pressoché sconosciuto), il contenuto delle comunicazioni di questa abituale entità è abbastanza buono. Si tratta di una Guida del Gruppo: ciò che mi lascia perplesso, non lo nascondo, è che sostiene di essere Paracelso.
"Quindi Domenico, sempre in trance, ha qualche sussulto. Poi, un qualcosa di simile a dei ""saltelli ritmici"" lo sollevano ripetutamente dalla poltrona su cui è comodamente adagiato. La seduta - non l'ho ancora detto, ma si tratta di un particolare importantissimo - si svolge in piena luce. Seguono dei forti conati, come sintomi di un imprevisto malessere: improvvisamente dalla bocca fuoriesce una medaglietta a forma di goccia. Al centro, sullo sfondo rosso, è raffigurato in rilievo un piccolo vascello, con una croce dorata. Domenico non è nuovo ai fenomeni di apporto. Gli altri, del suo gruppo, mi narrano dei vari oggetti che ricevono con una certa frequenza."
"In conclusione cos'altro aggiungere a queste due esperienze, tra loro diverse ma indubbiamente entrambe portatrici diun insegnamento? Rispetto alla ""grande medianità"", questi possono  essere considerati quali esempi minori, come gocce nel mare della conoscenza. Poca cosa, certamente. Ma si tratta comunque di ""un qualcosa"" che ci fa pensare, ci fa riflettere: sulla vita, e sulla morte..."




                                           Stefano Beverini



"(1) Nota: Franco Lanari: Armonia Cosmica: le stelle non stanno a guardare, 1994. (Il volume si richiede direttamente all'Autore: via Leopoldo   Ruspoli, 17; 00149 Roma. Tel. 06/55273081).               "