la preparazione generale

 

A) Non vi sembri una banalità se raccomando per prima cosa di informarsi leggendo il più possibile buoni libri sull'OBE: non certo per autosuggestionarsi e autoilludersi, bensì per il fatto che molti errori e blocchi psicologici possono essere evitati conoscendo prima l'argomento e le situazioni. Inoltre - e in questo senso l'autosuggestione è ricercata ed utile - familiarizzare piacevolmente con l'idea di fluttuare in aria e volare può agire attraverso l'inconscio sul corpo astrale, facilitandovi l'uscita.

[Nota di XmX: provate questo piccolo simulatore per abituarvi alla prospettiva del volo! E' necessario che il compilatore Javascript del browser sia attivato.]

B) Il giorno prima cercate di stancarvi fisicamente molto, senza riposare. Per tutto il giorno evitate l'assunzione di alcolici e caffè o tè, mangiate molto leggero e comunque non meno di quattro-cinque ore prima di coricarsi; se potete resistere però è meglio il digiuno.

C) L'ambiente, di solito la stanza da letto, è molto importante: vi deve essere silenzio assoluto, anche il ticchettìo di una sveglia potrebbe disturbare. Per questa ragione l'ora più adatta è a notte fonda. Se proprio non volete stare nel buio assoluto, potete lasciare accesa una debole luce diffusa; va benissimo uno di quei punti luce di sicurezza da inserire nelle prese (qualcuno riferisce che la luce può disturbare molto il doppio, personalmente ritengo di no, semmai la luce può disturbare il corpo fisico che cerca di rilassarsi!).

D) La posizione del corpo deve essere tale da non provocare costrizione alcuna in nessuna parte del corpo. E' consigliabile sdraiarsi supini sul letto, con le braccia distese ai lati del corpo e le gambe leggermente divaricate, che non si tocchino tra loro. La testa dovrebbe appoggiare su un cuscino non troppo alto. Se la temperatura lo consente, è meglio restare scoperti, altrimenti usare una copertura molto leggera.

E) Rilassatevi, eliminando gradualmente tutte le tensioni muscolari. Fatelo, se possibile, col training autogeno. La tecnica del rilassamento, qualunque essa sia, non si impara in un attimo, perciò sarà meglio esercitarsi. [Nota di XmX: esistono audiocassette per favorire il rilassamento con tecniche di training autogeno allegate a diversi libri sulle OBE, vedi la bibliografia italiana].

Come avrete capito, lo scopo delle indicazioni ai punti B, C, D e E è quello di avere il meno possibile di stimolazioni sensoriali, sia provenienti dall'esterno, che dall'interno del corpo.

Ricapitolando: siete in ambiente tranquillo, nella posizione giusta, e siete rilassati. La preparazione generale si arresta qui. Da questo momento siete pronti per scegliere se tentare di effettuare la proiezione dolce oppure quella forzata.