SIGNORE, LIBERAMI
DA ME STESSO!
ignore, mi senti?
Soffro
tremendamente.
Asseragliato
in me stesso,
Prigioniero
di me stesso.
Non
sento che la mia voce,
Non
vedo che me stesso,
E
dietro di me non v’è che sofferenza.
Signore,
mi senti?
Liberami
dal mio corpo, che è tutto brama, e tutto quello che tocca con i suoi
innumerevoli grandi occhi, con le sue mille mani tese, è solo per coglierlo e
cercare di calmare la sua insaziabile fame.
Signore,
mi senti?
Liberami
dal mio cuore, tutto gonfio di amore, ma, mentre credo di amare pazzamente,
intravvedo rabbioso che ancora amo me stesso nell’altro.
Signore,
mi senti?
Liberami
dal mio spirito, pieno di se stesso, delle sue idee, dei suoi giudizi; non sa
dialogare, perchè non lo colpisce altra parola fuorchè la sua.
Solo,
mi annoio, mi detesto, mi disgusto,
E
mi rigiro nella mia sudicia pelle come il malato nel suo letto bruciante da cui
vorrebbe scappare.
Tutto
mi sembra brutto, mostruoso, senza luce,
...
perchè non posso veder nulla se non attraverso me.
Mi
sento disposto ad odiare gli uomini ed il mondo intero,
...
per dispetto, perchè non li posso amare.
Vorrei
uscire,
Vorrei
camminare, correre verso un altro paese.
So
che esiste la GIOIA, l’ho vista raggiare sui volti.
So
che brilla la LUCE, l’ho vista illuminare gli sguardi.
Ma
Signore, non posso uscire, insieme amo e odio la mia prigione,
Perchè
la mia prigione sono io
Ed
io mi amo,
Mi
amo, o Signore, e mi faccio ribrezzo.
Signore,
non trovo neppure più la porta di casa mia.
Mi
trascino tastoni, accecato,
Urto
nelle mie stesse pareti, nei miei propri limiti,
Mi
ferisco
Ho
male
Ho
troppo male, e nessuno lo sa, perchè nessuno è entrato in casa mia.
Sono
solo, solo.
Signore,
Signore, mi senti?
Signore,
indicami la mia porta,
prendi
la mia mano,
Apri
Indicami
la Via,
La
via della GIOIA, della LUCE.
...
Ma ...
Ma,
o Signore, mi senti Tu?
igliuolo, Io ti ho sentito.
Mi
fai compassione.
Da
tanto tempo spio le tue imposte chiuse, aprile,
la
Mia luce ti rischiarerà.
Da
tanto tempo Io sono davanti al tuo uscio sprangato, aprilo,
Mi
troverai sulla soglia.
Io
ti attendo, gli altri ti attendono,
Ma
bisogna aprire,
Ma
bisogna uscire da te.
Perchè
rimanere prigioniero di te stesso?
Sei
libero.
Non
ho chiuso Io la tua porta,
Non
posso riaprirla Io,
...
perchè sei tu dall’interno a tenerla solidamente sprangata.
Michel Quoist