NON VI SONO CHE DUE AMORI

 

Non  vi sono che due amori o Signore,

l’amore di me, e l’amore di Te e degli altri ,

ed ogni qual volta mi amo, è un po’ meno di amore per Te

e per gli altri, una perdita di amore,

perché l’amore è fatto per uscire da me e volare verso gli altri.

Ogni qualvolta ripiega su me, intristisce, marcisce e muore.

L’amore di me, o Signore, è un veleno che sorbisco ogni giorno.

L’amore di me mi offre una sigaretta e non la da al mio vicino.

L’amore di me sceglie la parte migliore e tiene il posto migliore.

L’amore di me accarezza i mie sensi e ruba il pane sulla mensa degli altri .

L’amore di me parla di me e mi rende sordo all’ altrui parola.

L’amore di me sceglie ed impone la scelta all’amico.

L’amore di me mi traveste e mi trucca, vuol farmi brillare eclissando gli altri.

L’amore di me mi compatisce e trascura la sofferenza altrui.

L’amore di me diffonde le mie idee e disprezza quelle altrui.

L’amore di me mi trova virtuoso, mi chiama  persona per bene.

L’amore di me mi incita a guadagnar denaro, a spenderlo per il mio piacere, ad ammucchiarlo per il mio avvenire.

L’amore di me mi suggerisce di dare ai poveri per addormentare la mia coscienza e vivere in pace.

L’amore di me mi infila le pantofole e mi adagia in poltrona.

L’amore di me è soddisfatto di me e mi addormenta dolcemente.

La cosa più grave, o Signore, è che l’amore di me

 è un amore rubato.

Era destinato agli altri, ne avevano bisogno per vivere, per perfezionarsi, ed io l’ho distolto.

 Così l’amore degli uomini per loro stessi crea la miseria umana,

Tutte le miserie umane,

Tutte le sofferenze umane.