S. Ambrogio, sullo Spirito

 

È vivificato chi è servo, cioè l’uomo, chi prima non aveva la vita, ma la ricevette per possederla. Vediamo se lo Spirito è vivificato o se egli stesso vivifica. Orbene sta scritto: La lettera uccide, lo Spirito, invece, vivifica (2 Cor 3, 6). Dunque, lo Spirito vivifica.

E perché tu capisca che l’opera vivificatrice del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo non è divisa, impara che vi è anche un’unità del vivificare, dal momento che Dio stesso vivifica attraverso lo Spirito. Disse, infatti, Paolo: Colui che risuscitò Cristo dai morti vivificò anche i vostri corpi mortali grazie al suo Spirito che abita in voi (Rm 8, 11).

Ma chi può dubitare che lo Spirito Santo vivifica ogni cosa, dal momento che anch'egli, come il Padre e il Figlio, è creatore di tutte le cose, e che si deve pensare che Dio Padre onnipotente ha operato tutto con lo Spirito Santo, perché anche nel principio della creazione lo Spirito si muoveva sopra l'acqua (Gn 1, 2)? Perciò, quando lo Spirito si muoveva, il creato non aveva alcuna bellezza. Invece anche la creazione di questo mondo, ricevuta l’operazione dello Spirito, meritò tutta questa attraente bellezza, della quale il mondo risplendette. In verità anche il profeta dichiara che senza lo Spirito Santo non può durare la grazia dell'universo, dicendo: Togli il loro Spirito, ed essi verranno meno e si muteranno nella loro polvere. Emetti il tuo Spirito, ed essi saranno creati, e tu rinnoverai tutta la faccia della terra (2 Cor 103, 29-30). Non solo la Scrittura insegna che senza lo Spirito tutta la creazione non può durare, ma anche insegnò che lo Spirito è il creatore di tutta la creazione. E chi potrebbe negare che sia opera dello Spirito Santo la creazione della terra, se è opera dello Spirito il suo rinnovamento?