Si afferma che esistono forme di magia e divinazione innocue e "leggere", come la lettura della mano, le carte e gli oroscopi. E si ironizza sul Nuovo Catechismo, che le ha condannate. Esiste una scala di gravità o sono tutte dello stesso ceppo, e quindi tutto gravi?  

Esiste forse un uso più leggero, ma comunque non accettabile, perché apre la porta all'occulto. Se uno comincia a muoversi in questa direzione c'è il pericolo di cadere nella trappola più profonda. Ma il fatto che si scivola facilmente, e spesso inevitabilmente, una volta entrati in questo cammino, non deve portarci ad un rigorismo che non distingue più tra comportamenti che sono simbolo di una certa leggerezza di vita e il modo di agire di coloro che sono entrati nel pieno di queste situazioni. Una certa distinzione esiste senza dubbio, ma si deve tenere presente che un gradino guida facilmente all'altro, perché il terreno è scivoloso.  

Cosa direbbe a chi frequente la Chiesa e anche gli occultisti, o pratica egli stesso l'occultismo, credendo che l'una cosa non debba escludere l'altra?  

Gli direi che deve cominciare a capire meglio la fede e inserirsi profondamente nel cammino cristiano, per capire che sono cose del tutto diverse. Se ascolto la Parola del Signore, con la mano nella mano del Signore, mi lascio guidare dall'amore di Cristo, mi inserisco nella grande comunione della Chiesa ,  andando insieme con la Chiesa sulla strada di Cristo. Ben diverso è se io comincio a entrare nella realtà grave dell'occultismo. I due atteggiamenti sono dall'inizio profondamente diversi. Capire questa distinzione è una decisione fondamentale dell'uomo, è il passo iniziale del cammino della fede.

Pensiamo al rito del Battesimo, dove abbiamo da una parte il "si" al Signore e alla sua legge, e dall'altra il "no" a satana. In tempi passati ci si voltava verso l'oriente per dire "si" al Signore e verso l'occidente per dire "no" alle seduzioni del diavolo. Con questo rito, nato in tempi in cui, come accade oggi, la Chiesa era circondata e attaccata dalle pratiche occulte, si capisce la diversità inconciliabile di questi due comportamenti. lo dico "si" al cammino del Signore e questo implica che dica il mio "no" alle pratiche magiche. Dobbiamo rinnovare in senso molto concreto e realistico questa duplice decisione. Dire "si" a Cristo implica che non posso "servire due padroni", come dice il Signore stesso, e se dico "si" al Signore non posso nello stesso momento dire "si" a questi poteri nascosti, ma devo dire: "no, non accetto la seduzione  del diavolo ". E forse, in occasione del rinnovamento dei voti battesimali che facciamo prima della Pasqua, si dovrebbe spiegare che ciò che pronunciamo non è un antico rituale, ma una decisione importante per la nostra vita oggi, un atto concreto e realistico.

 

Accanto alle ferite emotive e al peccato c’è un’altra porta che invita gli spiriti maligni ad entrare, e questa porta è l’attività occulta.

Per attività occulta si intende la ricerca di potere o di guida, da fonti che si oppongono a Gesù Cristo, come le sedute spiritiche, il piattino, la meditazione trascendentale, la divinazione per mezzo delle carte, dei fondi di caffè o l'uso del pendolino, fino alla vera e propria magia.

Abbiamo avuto parecchi casi di persone le cui madri frequentavano i maghi e che stavano male. Si sono liberati quando si sono messi davanti a Gesù Eucarestia a fare la rinuncia in questi termini: "Nel nome di Gesù Cristo io rinuncio ad ogni legame occulto con mia madre". Dopo aver fatto questa rinuncia per varie volte, sono riuscite ad eliminare il legame che veniva dalla generazione precedente

 

«Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che «svelino» l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium... sono in contraddizione con l'onore ed il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo»

 

 

tratto dalla Sacra Bibbia

«Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere
gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il figlio o la sua figlia, né chi esercita la divi nazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi interroga i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore».
(Dt 18,9-12)

Divinazione

Alla magia, di entrambe le forme, si collega la divinazione: una pratica che in senso stretto costituisce un tentativo di voler predire il futuro in base a segni tratti dal mondo della natura o in rapporto all’interpretazione di presagi o sorti di diverso genere; in senso più largo, specie fra la gente più semplice, rappresenta un misto di credulità e di ingenue intenzioni indirizzate a conoscere in anticipo, con l’uso di particolari mezzi o arti, qualche fatto che dovrà accadere. Fanno parte della divinazione, l’astrologia (presumere di individuare il futuro libero degli uomini negli astri o nell’ordinamento delle stelle), la cartomanzia (il farsi predire l’avvenire con le carte, i cosiddetti «tarocchi»), la chiromanzia (decifrazione delle linee della mano), lettura dei fondi di caffè e forme simili.

 

 

«Tutte le forme di divinazione - spiega il Catechismo universale - sono da respingere: ricorso a satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene “svelino” l’avvenire. La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante che dobbiamo a Dio solo».

Anche portare amuleti è biasimevole.

 

 

 

 

 

 

Buongiorno Reverendo, ho bisogno di un consiglio riguardo a mia sorella. Nonostante sia credente e vada in chiesa, alla mattina va la bar a prendere un caffè e si fa leggere i fondi dalla barista. Ho cercato di spiegarle il pericolo che sta correndo, ma mi risponde che è solo un gioco che che la barista gli ha detto che non lo sa fare veramente ed è un modo per attirare i clienti. L'ho osservata e a me non sembra che si tratti di finzione. Non riesce purtroppo a riconoscerne l'inganno. E pensare che mia sorella era una ragazza che pregava molto e andava con me ai gruppi di preghiera. Avrei bisogno che mi scrivesse alcune righe in merito, affinchè facendoglile leggere forse si convincerà e non mi definirà più una bigotta.

RingraziandoLa, porgo cordiali saluti e Le auguro ogni bene per la sua missione pastorale.

Francesca