JOANNY BRICAUD.

 

I primi elementi di Occultismo.

 

Traduzione e cura di Pietro Bornia.

 

AVVERTENZA.

Nel profluvio di pubblicazioni che, pi— o meno a buon diritto, pretendono di

svelare il mistero del mondo occulto, questo libro di Joanny Bricaud si

segnala per dei meriti del tutto particolari.

Innanzitutto, lo si pu• ritenere un classico, uno di quei libri, cioŠ, che

nonostante l'et… difficilmente possono essere interamente sostituiti. In

secondo luogo, l'opera del Bricaud Š da considerarsi introduttiva nel senso

migliore della parola: essa spiega, infatti, i principi basilari delle scienze

occulte con un linguaggio semplice e chiaro, senza per questo scadere al

livello della bassa volgarizzazione. Il volume, quindi, Š accessibile a tutti,

a patto che il lettore voglia dedicarvi quel minimo di attenzione e di cura

che argomenti di questo genere richiedono necessariamente.

Due parole, infine, per quanto riguarda questa versione italiana. Il

traduttore ha voluto ulteriormente chiarire alcuni passaggi dell'opera con

delle aggiunte e commenti; affinch‚ comunque non sorgessero equivoci, si Š

deciso di porre tutto ci• che non fa parte del testo originale francese fra

parentesi quadre.

Gruppo Atan˘r.

 

 

I.

SOMMARIO STORICO DELL'OCCULTISMO.

 

Che cos'Š l'occultismo?

Generalmente, due risposte si presentano a questa domanda: quella della folla

e quella dei preti.

 

Per la folla ignorante, l'occultismo suggerisce allo spirito idee di

stregoneria, di diavoli, e di fantasmi. Per i preti, la parola occultismo

indica da se stessa il proprio significato: "occultismo" viene dalla parola

latina occultum, che significa nascosto; da questo essi concludono

generalmente che gli occultisti hanno "pratiche segrete tendenti a far

rinascere i misteri del paganesimo". (Vedi: Il Meraviglioso divino ed il

Meraviglioso diabolico, di don B. M. Marechaux, benedettino della

Congregazione olivetana).

 

Queste due definizioni sono del tutto false. Se dovessimo definire

l'occultismo con una sola parola,

diremmo che tale termine serve a designare ci• che Š ignoto, ci• che

conseguentemente Š nascosto alla folla. Per l'ignorante, la fisica, la

chimica, l'astronomia, in una parola tutte le scienze, sono occultismo. Lo

studio della scienza sarebbe dunque lo scopo dell'occultismo; la qual cosa Š

esattissima. Ma, il termine occultismo ha un significato molto pi— elevato:

esso designa effettivamente lo studio di quei fenomeni, che non possono essere

percepiti dai nostri sensi fisici, e che sono compresi ed interpretati

mediante i nostri sensi iperfisici, il che Paracelso chiam• il sesto

principio. [Odiernamente Š chiamata sesto senso la chiaroveggenza, che Š

appunto un senso iperfisico].

 

In altre parole, ci• vuol dire che l'occultismo insegna non ci• che sembrano

essere l'uomo e la natura; ma ci• che sono in realt…. Il suo scopo Š dunque

quello di dare una soluzione, a un tempo positiva e mistica, ai grandi

problemi che ci tormentano, CioŠ: Dio, il Bene, il Male, il Mondo visibile ed

invisibile, l'Uomo, l'Anima umana e il suo destino.

 

[L'Occultismo sta di mezzo tra la Religione e la Scienza. La Scienza Š

positiva; la Religione e negativa; l'Occultismo Š neutro od equilibrante. La

Scienza Š coltivata con la mente; la Religione ha per base il cuore;

l'Occultismo Š la Scienza Sacra, o la Scienza delle Scienze, che indaga con la

mente e col cuore].

 

L'Occultismo risale alla pi— remora antichit… (agli Indiani, ai Caldei, agli

Assiri, agli Egiziani,

agli Ebrei, ai Persiani, ai Celti, ai Greci, ai Romani...), ma la parola

"occultismo" non risale che al medio evo. Prima di questo, esisteva un

Esoterismo [cioŠ una dottrina celata, riservata, per rispetto all'insegnamento

comune, o pubblico, chiamato exoterismo od essoterismo.  Esoterico viene dal

greco esoterikos, nella qual parola il prefisso eso indica "dentro", quindi il

vocabolo significa "insegnamento interno"; ed "exoterico" viene da exoterikos,

il cui prefisso ha il significato di "fuori", perci• la parola ci indica

"insegnamento esteriore". Ad "essoterico" e ad Esoterico  corrispondono, in

certa maniera, in ordine all'insegnamento, le parole comune e speciale, ed

anche inferiore e superiore].

 

La Schola alexandrina, o Scuola di Alessandria d'Egitto, fu fondata nel 225

dell'E. V. da Ammonio Saccas, e si estinse nel 529. Fu una scuola preclara di

teurgia, e coltiv• le dottrine di Platone miste al misticismo orientale.

Quelle dottrine vennero designate col nome generico di ermetismo e, per

rispetto al loro primo divulgatore, con quello di neoplatonismo. Tutti i

seguaci del Saccas furono uomini di genio; baster… nominarli: Origene

(185Ä254), sant'Anatolio, Plotino (232Ä304), Longino, Alessandro l'Esegeta,

Porfirio (232Ä304), Giamblico (?Ä330),l'imperatore Flavio Claudio Giuliano

(361Ä363), il Saggio - che i cristiani chiamarono l'Apostata - , Sinesio

(365Ä413), Ipazia (morta nel 415) e Proclo Diadoco (412Ä485). Quella

d'Alessandria - che ebbe sede nel Museo, nel quartiere greco del BrŁchium - fu

un'Accademia, o pi— esattamente fu la pi— completa delle accademie che siano

mai esistite. Completava la biblioteca del Museo, la biblioteca del SerapŠo, o

tempio di Serapide, situato nel quartiere egiziano, detto Rhacotis.

L'Alessandrina fu una Schola, cioŠ una scuola nel senso antico, non in quello

moderno. Difatti la Schola insegnava la sintesi, mentre che la Scuola insegna

l'analisi. La prima prendeva i ranocchi umani e li rendeva uomini; mentre che

nella seconda si entra vizioso, malvagio, cattivo, maleducato, e nello stesso

modo se ne esce: solo si assume una verniciatura, un'apparenza esteriore di

persona per bene. La prima non ammetteva a gradi superiori i suoi discepoli se

non dopo aver constatato che, praticando, erano diventati saggi e si erano

iniziati; nella Scuola moderna, invece, si strappa una pagella d'ammissione a

una classe superiore, se si sa pappagallescamente ripetere le lezioni

impartite dagl'insegnanti, se si ha una discreta dose di astuzia, di furberia

e di cortigianeria, o se si Š figli di pap…. In quella, gli affiliati

ascoltavano i Maestri, e tacevano; in questa gli scolari ascoltano i

professori - professore Š meno di maestro -  e sdottoreggiano a pi— non posso.

Le discipline studiate dai NeoÄplatonici erano: l'ermetismo, l'alchimia, la

magia, l'astrologia , la cabbala o cabbal… e la teurgia. L'ermetismo Š lo

studio dei simboli esoterici. L'alchimia Š lo studio degli esseri inferiori

della natura (minerali e vegetali). La magia Š lo studio e la messa in azione

delle forze occulte dell'uomo e della natura. L'astrologia e lo studio degli

astri e dei loro influssi sugli esseri e sulle cose. La Cabala (dall'ebraico

cabala " tradizione") Š la dottrina segreta dei caldei - cioŠ dei sacerdoti

babilonesi - sulla costituzione del cosmo. La teurgia e lo studio e la messa

in pratica delle forze occulte (angeli, arcangeli e serafini) dei piani

superiori e del piano divino. L'insegnamento neoÄplatonico era teorico e

pratico; cioŠ l'esoterismo si divideva - come si divide tuttora l'occultismo -

in scienze ed in arti sacre.

 

Col nome di sezione esoterica i filosofi alessandrini e greci designavano una

specie di classe riservata ai loro migliori allievi, e nella quale essi

impartivano i loro pi— astratti insegnamenti, che i discepoli ordinari non

sarebbero stati in grado di comprendere. Questo esoterismo si perpetu• nel

cristianesimo, durante i primi secoli [dell'E. V.], mediante iniziati, che,

sotto il nome di gnostici, diedero un considerevole appoggio al cristianesimo

nascente. [Perci•, - come afferma anche Elifas Levi -  gnostici furono i

cristiani iniziati ed iniziatori, sia che appartenessero alle chiese

gioannita, Paolina o simoniana, sia alle chiese dissidenti, che dai cattolici

vennero designate con l'etichetta di  sette gnostiche ed eretiche].

 

[Nelle iniziazioni antiche, e specialmente nella greca, i gradi iniziatici

erano tre: misto, iniziato ed adepto. Era misto, cioŠ velato, vale a dire

Neofita o Novizio, colui che non intelligeva la Verit…,

CioŠ aveva ancora gli occhi della mente velati. Iniziato era il misto che

aveva subito le prove iniziatiche, che conosceva i rudimenti della dottrina

esoterica e ch'era ammesso alla pratica dei misteri. Erano iniziati i

cosiddetti Anziani della Chiesa cristiana. Quando gl'iniziati avevano

acquistate profonde cognizioni in una delle branche dell'esoterismo - p. es.

nella cabbala, nell'astrologia, nell'alchimia, nella magia... - allora

diventavano Adepti, Adetti, cioŠ "Maestri". L'iniziazione religiosa cristiana

ebbe il nome di disciplina dell'arcano, e tratt•... della dottrinella, che al

di d'oggi s'insegna ai bambini e alle bambine di cinque o sei anni. Il

pontefice romano, come sommo gerarca del cattolicismo e -  dice il Sar P‚ladan

- il Gran Gerofante del cristianesimo, cioŠ Š il depositario della tradizione

esoterica di Ges— e degli apostoli. Ma altri affermano che il segreto dei

misteri cristiani and• perduto nel quarto secolo dell'E. V., quando fu data

divulgazione alla  disciplina dello arcano, e che soli iniziati furono san

Pietro, san Paolo, san Giovanni, san Giacomo, san Clemente, il vescovo Sinesio

e sant'Agostino. Certo si Š che i cristiani hanno perduto la conoscenza del

senso occulto dell'Apocalisse e delle Parabole. Per• sarebbe in malafede chi

volesse sconoscere il significato misterioso delle solenni funzioni della

Chiesa di Roma].

 

A poco a poco nel cristianesimo si oper• una scissione; essendo

considerevolmente aumentata la quantit… dei cristiani esoterici [del gregge

ignorante],

gl'iniziati [che si trovavano tra loro e che erano chiamati "gnostici" o

conoscitori dei misteri], poco alla volta, finirono per sparire; ed essi

vennero [perfino] perseguitati ed obbligati a nascondersi. Essi si riunirono

[allora] in segreto e fondarono societ… segrete, nel seno delle quali fu

conservata intatta la tradizione occulta [o neoÄplatonica]. Questa fu

l'origine di quelle misteriose associazioni di ermetismi di cavalieri

iniziati, di adepti di san Giovanni [chiamati anche gioanniti e mandaiti, o

Mandai Yahia] e da ultimo di Templari.

 

[Gli ermetisti europei derivarono (nel sec. XI dell'E. V.) dagli ermetisti

arabi e persiani. I cavaliere erranti, che liberavano le belle, prigioniere

degli infedeli, erano seguaci della gnosi (sec. XI). Dagli Arabi di Palestina

furono iniziati i cavalieri dell'Ordine Gerosolimitano (1048), che vennero poi

denominati Cavalieri di Rodi (1300) e da ultimo Cavalieri di Malta (1523) e

che ebbero tre G M  adepti: Villiers de l'IsleÄAdam (sec. XVI), Lascaris e

Pinto. Al di d'oggi tale ordine Š semplicemente ospitaliero. Dagli stessi

mussulmani furono iniziati in Oriente I cavalieri dell'Ordine teutonico

(1128-1809),che tralign• col tempo in ordine politico. Le corti d'amore in

Francia (sec. XIIÄXV) furono, anzich‚ tribunali d'amore, assise gnostiche. E

furono poeti dell'iniziativa amorosa: Brunetto Latini, Dante, Petrarca e

Boccaccio. I mandaiti furono i seguaci di san Giovanni Evangelista, e loro

libro sacro fu l'Apocalisse. Di questi iniziati ne esiste ancora un piccolo

gruppo in Asia. I Templari Ä il cui ordine fu fondato in Palestina Nel 1118 Ä

furono iniziati alla Santa Scienza dai patriarchi d'Oriente, seguaci della

tradizione gioannita, ed ebbero per libro sacro il Levitikon, che conteneva

tutta la Dottrina Segreta. In due secoli essi Si diffusero per quasi tutta

l'Europa, stabilendo per ogni dove commende, priorati e grandiÄpriorati, sotto

l'obbedienza di un G. . M. . (Gran Maestro). Erano divenuti potentissimi e

ricchissimi]. Stavano sul punto di ricostituire l'antica fraternit… dei templi

antichi, si preparavano ad infondere nuovamente nella cristianit… la vera

dottrina, che avrebbe fatto avanzare l'umanit… di parecchi secoli, quando nel

1312, furono traditi e subito dispersi. I sopravvissuti ai massacri

[perpetrati, nel 1314, da Filippo il Bello con la connivenza di papa Clemente

V] si riunirono di nuovo [segretamente] ed istituirono [Circa il 1400] la

Societ… della Rosa Croce e la Massoneria. [Altri templari, rifugiatisi nel

1317 nel Portogallo, si fusero coi cavalieri componenti l'Ordine del Cristo,

fondato nel 1318 dal re Dionigi I ed approvato nel 1319 da papa Giovanni XXII.

Si dice che i Rosacroce Ä della cui organizzazione fu ispiratore Dante

(1265Ä1321), che Ä secondo il Peladan e qualche massone italiano Ä fu uno dei

templari sfuggiti alle persecuzioni, la quale asserzione, per•, non e

convalidata da prove certe, Ä possedessero tre segreti: 1ř Il moto perpetuo.

2ř L'arte di trasmutare i metalli. 3ř La medicina universale. Si dice del pari

che gli ultimi due segreti siano presentemente posseduti dai riti massonici

iniziatici].

 

E' apparentemente in tale epoca [al tempo della distruzione dei Templari, o

pi— esattamente nell'anno 1314, in cui il loro G.. M.. Giacomo Molay fu

bruciato vivo a Parigi] che nacque l'appellativo di Occultismo.

 

[CosŤ anche dal nome di battesimo del Molay -  Jacobus o Giacomo - i primi

massoni vennero denominati giacobini].

 

Le idee che costituivano il nocciolo della dottrina [occultistica], uscite ad

un tempo dal neoplatonismo, dalla cabbala e dalla gnosi, puzzavano d'eresia,

in quell'epoca nella quale era facilissimo rendersi colpevole del delitto di

settarismo e venir condannato al rogo. Per tal motivo gli occultisti d'allora,

Reuchin (1455Ä1522), Agrippa (1486Ä1535), Paracelso (1493Ä1541), Cardano

(1501Ä1576), Postel (1510Ä1581), Roberto Fludd (1574Ä1637) [ed altri molti],

circondarono il loro stile di misteriose parafrasi e di oscuri simboli; e pur

tuttavia, malgrado tale astuzia, non sfuggirono che con molta difficolt… alle

persecuzioni.

 

In seguito, vennero Van Helmont padre (1577Ä1674), che fu soprannominato  il

Paracelso del secolo XVII, Angelio Silezius (1624Ä1677), Poiret (1646-1719) e

da ultimo Swedenborg (1688Ä1777).

 

E' a Swedenborg che si rappiccano tutte le societ… occultiste ed illuminate

del secolo XIX; giacch‚ egli fu l'ispiratore di Martinez Pascalis (1715-1799),

di Claudio di SaintÄMartin (1743Ä1803), di Lavater (1741Ä1804), i quali ci

conducono a Wronski, ad Eliphas Levi (l'abate Constant), a Luigi Lucas, ed

Enrico Delaage, al du Potet ed agli altri occultisti moderni.

 

 

 

Io non voglio fare una esposizione completa della storia dell'occultismo al

secolo XIX, ma soltanto una rassegna rapida del movimento occultista [in

Francia] dal 1850 in poi, onde possiamo renderci esatto conto delle origini

immediate dell'occultismo contemporaneo.

 

Fu in tale epoca [nel 1850] che fece la Sua comparsa, in Francia, lo

spiritismo, importatovi dall'America. [Allora] in Francia, gli Swedenborgiani,

diretti da un oscuro pastore, ed alcune societ… di Rosacruciani, fondate da

Eliphas Levi, non facevano che rare reclute. I Martinisti vegetavano

nell'oblio. La diffusione dello spiritismo pratico costrinse i centri

iniziatici a cominciare una Campagna di propaganda, onde evitare i pericoli di

un misticismo senza sanzione. Deleage, Eliphas Levi, Fauvety pubblicarono

importanti opere occultistiche.

 

Circa il 1875, ci arriv• pure dall'America, una nuova societ… occultistica,

fondata dalla vedova di un ufficiale russo: la signora Elena P. Blavatsky.

Tale societ…, stabilitasi dapprima a Nuova York, ebbe poi la sua sede

nell'Indostan, ad Adyar. La Societ…

teosofica, in pochi anni, fece venir di moda gli studi sul buddismo e sul

bramanesimo.

 

La prima loggia teosofica fu fondata a Parigi nel 1884. Spiritisti,

swedenborgiani e martinisti vennero a contatto nelle sale della duchessa di

Pomar, che aveva assunta la direzione della loggia. Per un momento i teosofi

sperarono di accaparrarsi la direzione di tutte le societ… mistiche

[occidentali]; ma, ad un tratto videro sorgere, fondata da giovani occultisti

[nel 1882], la rivale societ… dei Rosa Croce. Stanislao di Guaita n'era il

Gran Maestro (1882Ä1897), ed aveva attorno a se un supremo consiglio, del

quale facevano parte Alberto Jounet, Giuseppino Peladan, Papus (il Dr. Gerardo

Encausse), Barlef, e un sacerdote cattolico, conosciuto sotto lo pseudonimo di

Alta. Da parte sua, Renato Caill‚ fondava la Rivista degli Alti Stadi. Questa

rivista fu il secondo tentativo di diffusione dell'occultismo [in Francia];

perch‚ il primo era stato la Magia del secolo XX, pubblicato da Alcide Morin,

circa il 1855.

 

Alla stessa epoca [nel 1887] Papus risolse di ricostituire l'O:: M:: (Ordine

Latinista) [gi… fondato dal Saint Martin nel 1782] e cominci• il

raggruppamento delle forze individuali. Questo raggruppamento fu dapprincipio

iniziato mediante la rivista il Loto, diretta con grandissima autorit… da F.

K. Gaboriau.

 

Le prime logge martiniste, il cui rituale fu fissato a seconda delle

disposizioni contenute nei manoscritti dell'antico Ordine, che furono

ritrovati

a Lione, funzionarono verso il 1889 a Montmartre, sotto l'egida

dell'occultista Poirel. Ugualmente nel 1889 fu istituito il Gruppo di Studi

esoterici [a Parigi], gruppo che divenne bentosto il centro del reclutamento

del M :. (Martinismo). Nello stesso tempo Papus fond• l'Initiation, rivista

mensile, che nel 1920 Š stata sostituita dagli Annali Iniziatici, bollettino

ufficiale dell'O:. M:., e fond• anche il Velo d'Iside, piccolo giornale

settimanale che, sospeso durante la guerra europea, ha ripreso le

pubblicazioni nel 1920. L'Ordine Martinista costituŤ il suo Supremo Consiglio

di 21 membri, a Parigi, e si estese rapidamente in Europa e in America. Questo

Supremo Consiglio Š rappresentato, in ogni paese straniero, da Delegati

generali e da Delegati speciali.

 

Gli occultisti indipendenti ereditarono, in Francia, l'influenza della societ…

teosofica. La sua branca francese ha per organo la Rivista teosofica, che Š

diretta con competenza dal comandante Courmes e dal Dr. Pascal. [Questo

avveniva circa il 1905]. Gli gnostici, che prima scrivevano nell'Initiation,

ebbero poi un organo proprio, La Voie (La Via), rivista mensile di alti studi,

ora cessata; gli alchimisti, sotto la direzione di JollivetÄCastelot, hanno

fondato [nel 1902] i Nouveaux horizons de la Science et de la Pensee. [Gli

astrologi hanno fondato, nel 1904, la Science Astrale, diretta da F. Ch.

Barlet]. L'organo dell'occultismo, che ora Š pi— apprezzato e diffuso [in

Francia] Š il menzionato Voile d'Isis, rivista mensile di filosofia esoterica,

[redatta da una pleiade di distintissimi occultisti, quali il Bourgeat,

l'Allendy, il Bricaud, lo JollivetÄCastelot, il Jounet, il Phaneg, lo Schur‚,

l'Alta ed il Wirth].

 

 

 

[In Italia la Scienza Sacra dei fulgurarii o fulguratori, degli auguri e degli

aruspici etruschi, di Numa Pompilio e dei Fratelli Arvali, il pitagorismo (che

fu in vita a Crotone ed in altre citt… della Magna Grecia dal 600 al 290 av.

Cr.), l'orfismo, l'arte regia dei santuari egiziani di Pale•poli (Napoli),

Puteoli (Pozzuoli), Benevento e Roma, lo stoicismo, il mitriacismo e

l'esoterismo di altri culti peregrini (forestieri) introdotti nell'impero

romano non andarono del tutto perduti nel tenebrore medioevale. I Templari,

gli eretici, gli Arabi, i Greci, i Poeti d'Amore, gli Eruditi e gli Umanisti,

tennero accesa la fiaccola dello esoterismo tra i nostri antenati, sicch‚ al

principio dell'evo moderno sorsero le Accademie, che furono (non tutte per•)

centri di cultura occultistica. Di esse, quelle positivamente esoteriste,

deriva dal teneoÄplatonismo dei poeti d'Amore, furono le seguenti: la

Pontaniana, fondata nel 1433 a Napoli dal Panormita; la Platonica, fondata

circa il 1474 a Firenze da Lorenzo il Magnifico; la Romana, fondata verso il

1480 da Giulio dei Sanseverino, pi— noto

sotto lo pseudonimo di Pomponio Leto, e chiusa nel 1498; quella dei Segreti, o

"Secretorum Naturae" fondata nel 1560 a Napoli dal Della Porta; quella

degl'Illuminati, fondata nel 1598 a Roma da Isabella Pallavicini; e il

cosiddetto Ordine dei Magisti, istituito a Firenze nel secolo XVII. L'Ordine

Egizio, creato nel 1779 in Francia dal divino Cagliostro e introdotto

successivamente in Italia, deriva invece da altra fonte, cioŠ dall'Ordine

rosacruciano di Schroder; CosŤ pure da altra fonte derivano i Riti massonici

iniziatici. Chi volesse chiarir meglio queste ultime derivazioni non ha da far

altro che leggere l'interessante " Studio introduttivo" e l'" Appendice",

aggiunti dal ch. prof. Soro alla sua ottima traduzione del " Gran libro della

Natura". In conclusione, al dŤ d'oggi (1922) vi sono in Italia diverse societ…

esoteriche d'iniziatore occidentale, cioŠ pitagoriche e rosacruciane, che

vivono celate e poco note. Tra esse Š la Myriam, di carattere pitagorico e

scientifico. Vi sono anche de' Swedenborgiani. Il loro fine - a parte il

metodo usato, che Š diverso -  Š unico: l'evoluzione dell'essere umano.

 

Poche sono, da noi, le riviste che si occupano di studi esoterici. Le pi— note

sono due: Luce e Ombra (Roma Ä Via Varese, 4) e Mondo Occulto (Napoli, Via

Conservazione dei Grani, 16). Vi sono inoltre riviste e giornali spiritici,

magnetici e massonici. L'iniziatura orientale abbraccia - parlando in via

generica - i culti asiatici (bramanesimo, buddismo, taoismo, parsismo,

iezidismo...) e le societ… teosofiche. La Societ… teosofica, che ha la sua

sede ad Adyar (India) fu fondata dalla S. Blavatsky e dal colonnello Olcott il

17 novembre 1875 a Nuova York. Presentemente n'Š presidentessa la Sig.ra

Besant. In Italia ha un rappresentante, che sta a Roma, il Signor Emilio

Turin. Deriva da questa un'altra societ…: la Lega teosofica internazionale

indipendente, la cui sede centrale sta a Benares. N'Š Presidente Upendra Nath

Basu. In Italia la rappresenta il Comm. Decio Calvari, residente in Roma. Gli

aderenti a quest'ultima hanno, da anni, costituito nella nostra capitale il

Gruppo Roma (sito in Via Gregoriana N. 5). I lettori desiderosi di maggiori

notizie sulla Societ… teosofica e sui suoi scopi possono leggere la

"Introduzione alla Teosofia" della Sig. Blavatsky (Bocca Piccola Biblioteca di

Scienze Moderne Vol. N. 200). Il Gruppo Roma ha per suo organo la accreditata

rivista Ultra. Altri teosofi italiani hanno per portavoce la rivista

bimestrale Gnosi (Torino, Via S. Francesco di Paola, 22). Inoltre, il 17

luglio 1917, fu fondata in Roma la IESU, o Istituzione Eclettica di Studi

Universali, che si propone di conciliare le due tradizioni, l'orientale e

l'occidentale, la Brahma Vidya ( Scienza divina od Esoterismo orientale) e la

Cabbal… ( Tradizione  od Esoterismo occidentale). Ha per portavoce la Eclessi,

rivista di sintesi vitale, pubblicazione mensile illustrata di conoscenza

integrale e realizzazione spirituale.

 

 

II.

 

TEORIE DELL'OCCULTISMO.

 

L'Occultismo Š, nella sua essenza, una filosofia tradizionale e al contempo un

positivismo trascendente.

 

Riassumiamo le sue principali teorie.

 

Il principio fondamentale dell'occultismo Š questo: Il soprannaturale non

esiste; il caso non esiste. [Da questo principio sgorgano leggi e fatti].

L'Occultismo vede in ogni minimo fatto l'opera di una legge, e si applica con

ardore ad estendere il dominio sperimentale. L'occultista Š un esploratore

ardito, un pioniere, un dissodatore dell'intermondo. Per lui non avvengono mai

miracoli, nel senso che il popolino da a tale parola; non esistono effetti

senza cause, ma soltanto fenomeni, le cui cagioni ci sfuggono.

 

Da questo principio sgorgano le leggi seguenti:

 

[1 Ä La legge dell'unit…. - Gli antichi scoprirono dapprima che l'Infinito - o

Dio, come lo chiamarono i fedeli di tutti i culti - Š unico. Difatti Zerdusht

o Zoroastro (sec. VII av. l'E.V.) disse: "Il Tutto Š uno"; e gli alchimisti

greci contemporanei di Aristotele (sec. IV a. c.) ripeterono: "En to pan",

cioŠ: "Il  Tutto Š uno". E Voltaire scrisse:  Nella natura non c'Š che un

principio universale, eterno ed agente. Dunque il principio universale Š il

Dio di ogni religione. Poi gli antichi scoprirono che la forza che agisce nel

mondo Š unica. Tale forza o essenza intima delle cose fu variamente

denominata. Eraclito la disse ark‚; Esiodo caos; Talete acqua; Anassimandro

apeiron; Anassimene aria; Zoroastro fuoco; Anassagora pensiero; Ges— amore;

Mencio energia creatrice; e i moderni l'hanno chiamata etere. Gli occultisti

dissero gi…: " La forza dell'universo Š una ". Tale forza e il telesma

(l'etere) della "Tavola Smaragdina" d'Ermete Trismegisto. Da ultimo, gli

antichi scoprirono che la materia Š unica. Essi sentenziarono perci•: "La

Natura Š unica". In conclusione, unico e il principio, unica e la forza, unica

la materia].

 

[2 Ä La legge del binario. - Pei Pitagorici, la Divinit…, che Š principio,

centro e fine  -  che Š "l'Alfa e l'omega", dissero i cristiani - di ogni

essere, di ogni perfezione, di ogni armonia, era simbolizzata dall'unit… o

monade. Il numero uno designava l'armonia, l'ordine, o il principio buono: Dio

uno ed unico. Questo era espresso in latino da solus (solo, unico), della qual

voce si e fatto sol, "sole", simbolo di tal Dio". Quindi, per gli antichi

filosofi, il Sole splendente che noi vediamo era un simbolo; ma, per le folle

ignare, era un dio, un dio luminoso. Al quale faceva riscontro il Dio umano

che era - per gl'iniziati egiziani - un Dio oscuro, Inferiore. Donde

nell'iniziatura memfitica, la frase gridata da un sacerdote all'orecchio

dell'ammittendo, mentre questo si trascinava pel cunicolo del pozzo:

 

"Osiride Š un dio nero"; la quale voleva istillare nel giovane la verit…:

"Osiride non Š il vero Dio". Quando la divinit… si manifest•, diede origine

alla Diade, ossia al Binario. Detto in altre parole, quando l'essenza unica si

scisse, allora ebbe origine la duplicit…; cioŠ allora si verific• l'esistenza

del me e del fuori di me, di Dio e della Natura, dell'unit… e della frazione,

del soggettivo e dell'oggettivo, del Bene e del Male, dello spirito e della

materia, della Provvidenza e della Necessit…, vale a dire che nacque il

binomio. Vediamo ora qual'Š il significato della duplicit…. "La Diade Š il

contrario della Monade; e perci• Š immagine di ci• che Š composto e della

Natura mutevole, indefinita e capace di assumere qualsiasi forma. (Ecco la

Yinx pantomorfa degli Egizi e la Miri˘nima, o "Dea dai mille nomi" di

Apuleio). Il Binario, siccome rappresenta il contrasto, la scissione, e il

simbolo della materia, della divisione, della separazione, del principio

passivo. Dal numero due comincia la Scienza duplice, la scienza funesta del

Bene e del Male (di Dio e del diavolo, sua ombra)". (RAGON Ä Ortodossia

massonica. DITO Ä Massoneria e Carboneria in Italia).].

 

3 Ä La legge del ternario domina tutto, e si riflette nei tre mondi che

compongono l'universo, cioŠ: nel mondo divino o dei principi, vale a dire

nella ragione di essere, nella causa prima; nel mondo psichico, o delle leggi,

vale a dire nell'equiparazione di una certa quantit… di fatti, i quali,

studiati sembrano rinnovarsi sempre con una identica seriazione; e da ultimo

nel mondo fisico, o dei fatti, CioŠ a dire nelle manifestazioni esteriori

delle leggi, nelle loro varie contingenze. La medesima legge del ternario

(riconosciuta in Dio da tutte le grandi religioni: trinit…, [triade, trimurti,

trinomio]) si rinviene anche nella costituzione generale dell'uomo (spirito,

anima e corpo).

 

4 Ä La legge del quaternario. - "Il quadernario (o quaternario), o tetrade (e

anche tetraktis), significa il moto, e lo infinito, donde tutto deriva (cioŠ Š

un simbolo di Dio, che il Balzac definŤ "il Moto".). Il quaternario riconduce

all'unit…, od - in altre parole - il numero quattro Š un termine che ingloba

il ternario (la trinit… o triade). "Si Š veduto che la generazione del

fanciullo proviene dall'azione dell'uomo sulla donna. Orbene, esiste un quarto

termine, risultante dai primi tre: la famiglia. (PLYTOFF.

Ä Misteri delle Sc. Occulte, pag. 242). "Il quaternario Š

il pi— perfetto dei numeri ed Š la radice (la base) degli altri numeri e di

tutte le cose. La tŠtrade rappresenta la virt— generatrice (l'azione), dalla

quale derivano tutte le combinazioni. Ô l'emblema di ci• che non Š ne

corporeo, ne sensibile. (Dunque Š il simbolo di ci• che Š spirituale).

Pitagora comunicava ai suoi discepoli, come simbolo del principio eterno e

creatore, il nome ineffabile di Dio, sotto il nome di quaternario (cioŠ di

nome di quattro lettere). Effettivamente tale nome (che Š J‚ve) in ebraico Š

di quattro lettere (I Ä H Ä V Ä E) e significa (la) sorgente di tutto ci• che

ha ricevuto l'essere. Il quaternario si riduce al binario; cioŠ il sacro

tetragramma -  che non dovrebbe mai pronunziarsi -  quando si vuole

compitarlo, va letto IÄEVE, o, bacchicamente EÄVo‚. Il binario Š l'unione

dell'attivo (+) e del passivo ( Ä ), o della forza che cade sulla materia, la

pervade e la vitalizza; esso Š la chiave del mondo materiale, come il ternario

(+, Ä , infinito), o volont…, forma e vita, Š la chiave del mondo spirituale.

Per tornare al quaternario, esso si scompone nel modo seguente:

 

Principio attivo 1 Iod.

Principio passivo 2  1ř H‚.

Termine mediano                 3           V…u

Transizione                          4           2ř H‚

 

Il quarto termine, o termine inglobante, Š il gancio, il tratto d'unione, il

passaggio da un ternario al ternario successivo. CosŤ p. es. nel ternario

padre, madre, figlio, esso rappresenta la famiglia. Ora tre famiglie

costituiscono una seconda serie, il cui termine inglobante Š la gente, tre

genti formano una terza serie, il cui termine di transizione Š la trib—, tre

trib— formano la quarta serie: la nazione. E CosŤ via di seguito. "La maggior

parte dei popoli ha il nome di Dio scritto con quattro lettere. Eccone gli

esempi: presso gli Ebrei si trova IŠve ed Odon, e i cabbalisti ebbero Tor…, La

legge, donde ne vennero Taro, Rota, Ator. In caldeo era Abis, in assiro Adad,

in ind— Esgi. Gli Egiziani ebbero Amun, (da confrontare con l'Aum indiano),

Teut ed Euma; gli Etruschi Ôsar; gli antichi persiani Syre; ed i magi Orsi. In

greco Š Teos, in latino Deus, in spagnuolo Dios, in italiano Iddio, nella qual

parola il primo d Š eufonico e sta in sostituzione dell'i dell'articolo il. I

latini ebbero Iove (Jovis Š abbreviazione di IouÄpiter); e i Greci, scrivendo

a rovescio lo Ieve ebraico, crearono il nome Pipi, come gli stregoni

medioevali, leggendo lo stesso nome a rovescio, ne fecero Huhi, ed anche

Havaiod, l'appellativo del loro dio, cioŠ del diavolo. Il tetragramma dei

Giapponesi Š Zaim, quello dei Cinesi Tien, quello dei Turchi Agdi, quello dei

sacerdoti macedoni Bedy. Gli alchimisti hanno il tetragramma Inri, che Š un

acrostico latino. Gott era il Dio degli antichi Germani; Godh era quello degli

antichi Belgi; Odin o Thor quello dei Goti; Froe quello degli antichi Svedesi;

Itga od Idga quello degli antichi Tartari; Bovh ed Istv quello degli antichi

Sarmati; Boog e Codd quello degli antichi Slavi, All… quello degli Arabi e

Buum quello dei Boemi. Bvvh era il Dio dei Zigani antichi e Lian

quello dei Persiani moderni". (Da BOURGEAT, Le Tarot, p. 26 e 27 e da altri

autori). Il quaternario trova applicazione nel Taro, o giuoco dei tarocchi].

 

[15. Ä La legge del quinario. - Il quinario esprimeva l'unione del binario e

del ternario, ossia del Male e del Bene; ed era perci• il carattere di tutti

gli esseri della natura, in quanto che nella loro composizione suppongono

altresŤ il principio della distruzione". (RADON, Ortodoxie maconnique). Cinque

esprimeva il principio cattivo (il diavolo), il mondo (la terra, l'acqua,

l'aria, il fuoco e l'etere, o spiritus), il Redentore (inserendo lo sh nello

IehvŠ e formandone Iehosciu…, Ges—, cioŠ il Cristo) e la quintessenza

universale od essenza vitale (l'etere, il pnr , o la luce astrale, corpo che Š

simbolizzato dal 5 Ä cinque a serpetta Ä e dalla lettera S. Confrontare questo

cinque a serpetta col drago cinese e con l'ureo o serpente egizio)].

 

6. Ä La legge del senario, o legge d'involuzione e d'evoluzione. [Negli

antichi Misteri il sei era l'emblema della Natura. I dotti applicavano il

senario all'uomo fisico, mentre che il settenario era per essi simbolo dello

spirito immortale. La cifra sei era il simbolo della Terra animata da uno

spirito divino".

 

(RAGON. op. cit.). Il sei era espresso dall'esagramma, o doppio triangolo

intrecciato, simbolo dell'involuzione dello spirito e dell'evoluzione della

materia, o della discesa del Verbo e della elevazione dell'uomo, il quale

doppio triangolo era compenetrato:

 

disegno del simbolo

 

 

La legge d'involuzione e d'evoluzione [legge di trasformazione] pu• essere

espressa in questa maniera: Il principio attivo, la cui essenza Š l'unit…

[cioŠ Š l'Infinito, Š Dio], s'impone dapprincipio al principio passivo, che lo

attira mediante la propria essenza, infinitamente multipla; questo [il

principio passivo] assorbe quello, che progressivamente si dissemina, si

suddivide [si fraziona] in ogni atomo, onde animarlo. [E' la caduta dello

spirito nella materia: ]. Questo Š il primo principio

del processo vitale: l'involuzione. [Il fatto] Š seguito da uno stato di

confusione, d'effervescenza, di turbamento [di gestazione], durante il quale

ogni atomo [materiale] in tal modo vivificato entra in lotta di spontaneit…

con gli atomi vicini. [Poi] lo spirito creato si polarizza nella materia, la

quale alla sua volta, a poco a poco, evolve attraverso ai diversi mondi e si

spiritualizza sempre pi— per tornare all'unit…, [cioŠ per tornare a Dio.

Questo Š il volo delle anime da un pianeta meno evoluto ad un altro pi—

evoluto, e CosŤ di seguito. Dunque il secondo principio del processo vitale e

la evoluzione della materia, ossia il ritorno delle frazioni a ricomporre

l'Unit…]. Questa Š la legge di evoluzione, espressione metafisica della caduta

e della reintegrazione dell'uomo. Conseguentemente, la legge universale

d'aspiro e di respiro [o d'afflato e d'efflato] Š manifestata [all'umanit…]

mediante la luce e l'ombra [Ecco il binomio, che spiega il mondo terrigeno],

la vita e la morte, il flusso ed il riflusso, l'espansione e la compressione,

il moto del principio nell'essere [di Dio nella Natura] e dell'essere in

principio [della Natura che torna a Dio], l'involuzione e l'evoluzione.

 

[A queste sei leggi se ne appaiano altre sei:]

 

7. Ä La legge dell'analogia. - Questa costituisce il metodo occultista. Essa Š

Intermediaria tra la deduzione e l'induzione, giacch‚ poggia alternativamente

su ognuna delle due. Ermete Trismegisto [cioŠ la Universit… templare

egiziana], nella sua

Tavola Smaragdina., l'ha formulata CosŤ: "Ci• che sta in alto Š come ci• che

sta in basso; per compiere il miracolo della unit…". [Elifas Levi spiega

questa frase CosŤ: Il morale influisce sul fisico. (Levi, Dogma e Rituale,

pag. 182 ff.). E l'iniziato Vergilio Marone disse: "Mens agitat molem", cioŠ

"Lo spirito muove la materia". Su questi principi Š basato un ramo

importantissimo della pratica occulta]. Osservate che l'autore della tavoletta

di smeraldo distingue in modo assoluto, e fin da principio [del suo codice, o

credo], l'analogia dalla similitudine; il che Š l'errore difficile ad evitare

dai principianti. Una cosa analoga ad un'altra non ne Š quasi mai simile.

Mediante l'analogia, l'occultista determina le relazioni che esistono tra i

fenomeni.

 

8. Ä La legge delle corrispondenze. - Ô una legge importantissima. Il celebre

veggente svedese Swedenborg (1688-1777) l'ha messa particolarmente in luce

nelle sue opere. Egli l'ha enunciata in questa maniera: "Ogni cosa che esiste

nel mondo naturale, in conseguenza di una [cosa] spirituale, Š detta

corrispondente [di essa]". [Donde l'uomo ed il suo genio o demone od angelo

custode; e l'uomo Š la propria stella. Si distingua il demone, che Š un genio

buono, dal demonio, che Š un genio malefico].

 

9. Ä La legge della serie [o legge d'equilibrio] pu• essere formulata in

questa maniera: due opposti hanno sempre tra loro un intermediario, che Š la

loro risultante. CosŤ il giorno si contrappone alla notte; ma tale opposizione

non Š assoluta del tutto. Osservando meglio si vede che tra la luce e l'ombra,

che sembravano del tutto separate tra di loro, esiste qualche cosa che non Š

ne luce, ne ombra, e che vien designata col nome di penombra. Di guisa che

avremo: luce, ombra, penombra; caldo, freddo, tiepido; positivo, negativo,

neutro; attrazione, repulsione, equilibrio; acido, base, sale; stato solido,

liquido, gassoso; maschio, femmina, fanciullo; Padre, Figlio e Spirito Santo.

[Si osservi che, nella trinit… cristiana, lo Spirito Santo, essendo il

principio negativo, deve stare in mezzo tra il Padre e il Figlio; e che

quest'ultimo sta in sostituzione della Madre. Il cristianesimo ha sostituita

un personalit… maschile a quella femminile, Ä cioŠ lo Spirito Santo a Maria; Ä

ma, malgrado tale confusione, la legge resta qual'Š, +, - , infinito (neutro

od equilibrante). Del ternario si hanno infiniti esempi: la trimurti indiana

(Brama, Dio creatore; Siva o Sciva, Dio distruttore; Visn—, dio conservatore),

la trinit… egiziana (Osiride, Iside, Oro), persiana (Ahura Mazda, Angro

Mainyus e Mithras Mithra), mitriaca (Oromasde, SpentaÄArmaiti ed ApamÄNapat),

zarvanica (Ormuz, Arimane e Mitra), gnostica (Gnosi, HilŠ, Psiche), cosmica

(Sole, Terra e Luna), la triade pagana ( Giove, Giunone e Minerva), esoterica

(Dio, Universo, Umanit…) e scientifica (Principi, Fatti e Leggi). Per• i

termini del ternario possono anche essere letti in senso inverso, CioŠ: +,

infinito, e - . La trinit… Š raffigurata costantemente dal triangolo

equilatero. Essa, secondo principi filosofici, estranei a qualsiasi religione,

pu• venire indicata con una delle seguenti espressioni: Pensiero, materia e

movimento; oppure: volont…, sapere, azione; ed anche: scienza, anima ed

energia]. Luigi Lucas ha applicato la legge della serie a quasi tutti i

fenomeni chimici, fisici ed anche biologici della scienza contemporanea.

 

10. Ä La legge dei connotati o delle segnature. -  Detta legge Š basata

sull'influenza dello spirituale sul fisico, dell'anima sul corpo. Essa si

rappicca alla legge delle corrispondenze. Pu• essere formulata in questo modo:

Ogni essere creato manifesta il proprio carattere per mezzo di speciali

lineamenti, che le nostre facolt… intuitive ci permettono d'apprezzare. Questa

legge serve di base a tutte le scienze divinatorie.

 

11. Ä La legge della composizione delle calamite.  - Stanislao de Guaita,

nella "Chiave della Magia nera", la formula come segue: "Il maschio Š positivo

nella sfera sensibile [nell'organo genitale] e negativo nella sfera

intelligibile [nel cervello]. La femmina, al contrario, Š positiva nella sfera

intelligibile e negativa nella sfera sensibile. Inversamente complementari, il

maschio e la femmina sono neutri nella sfera mediana del psichico [nel cuore].

Questa loro somiglianza animica e anche il loro sol punto di fusione".

 

12. Ä La legge dei segni di appoggio. - Questa pu• venir formulata cosŤ:

l'uomo per agire all'esterno di se stesso, deve avere per punto d'appoggio

[per base] un segno [grafia, gesto, pentacolo] che corrisponda, per analogia,

alla sua volont…. "Il segno, Ä ha detto Elifas Levi (nella Chiave dei Grandi

Misteri, pag. 205 e 206) Ä esprime la cosa; e la cosa Š la virt— del segno. Vi

Š corrispondenza analogica tra il segno e la cosa significata". Pi— il segno Š

perfetto, pi— la corrispondenza Š completa". Questo Š il principio del potere

del verbo umano, manifestato mediante la preghiera, la benedizione, la

maledizione, lo scongiuro. Questa Š la legge fondamentale della Magia.

 

 

III.

 

LA COSTITUZIONE DELL'UOMO.

 

L'occultismo insegna che l'uomo Š formato di tre principi primordiali: il

corpo fisico, il corpo astrale e lo ospito. Di guisa che tra il me ed il non

me, [vale a dire] tra lo spirito ed il corpo, l'occultismo insegna l'esistenza

di un principio intermediario. I teologi Insegnano che l'uomo Š composto di

due soli principi: lo spirito immortale ed il corpo fisico, cosicch‚ si

trovano imbarazzati quando devono rispondere alle domande dei materialisti che

chiedono loro dove sta lo spirito durante lo svenimento, la febbre, il

rammollimento e la pazzia. Essi si limitano a rispondere: Ammettere un

intermediario, e alimentare la difficolt…, invece di risolverla". Pure san

Paolo e san Tommaso hanno sempre chiarissimamente distinto il corpo, il corpo

astrale od anima e lo spirito (corpus, anima et spiritus).

 

[Gli spiritisti suddividono l'uomo in: spirito, perispirito e corpo. Il

perispirito, vale a dire "ci• che sta attorno allo spirito", non Š altro che

l'astrale degli occultisti. Lo spirito e il perispirito degli spiritisti

formano l'anima dei cristiani].

 

Questa relazione del principio spirituale col principio materiale costituisce

uno dei pi— importanti problemi della psicologia occultista.

 

Su questo punto, gli occultisti non hanno mai variato i loro insegnamenti, in

nessun'epoca, dagli Egiziani della XVIII dinastia (1500 anni prima dell'e.

V.), i quali insegnavano l'esistenza del corpo o khat, del doppio [astrale] o

ka e della sostanza intelligente o khu; dai cabbalisti, i quali distinguono il

corpo Gaf, il corpo astrale Nefesh, e lo spirito Nesham…; fino a Paracelso, il

quale insegnava nel secolo XVI la esistenza del corpo elementare, del corpo

astrale od evestrum e dell'anima spirituale; e fino ad Eliphas Levi [cioŠ

all'abate Luigi Constant], il quale studi• nel secolo XIX le propriet… del

"Doppio fluidico" o del mediatore plastico, intermediario tra il corpo e lo

spirito.

 

[Gli occultisti francesi chiamano spesso, d'accordo con gli spiritisti,

"spirito", il principio superiore; la tradizione italiana vuole che il detto

principio sia chiamato "anima" e che sia dato il nome di "spirito" al corpo

astrale. In questo scritto, per non fare confusione, sar… lasciata la dizione

francese. I nostri avi, i Romani, ritennero fosse l'essere umano scomponibile

in quattro parti: la carne (il corpo fisico), l'ombra (il doppio fluidico), il

mane, o pi— esattamente i mani, (l'anima) e lo spirito. Ovidio, a riguardo di

tali quattro parti, CosŤ si espresse: "Queste quattro cose sono poste ognuna

in un luogo a lei proprio: la terra ricopre la carne, l'ombra volita attorno

al sepolcro, i mani stanno all'inferno cioŠ in un luogo di ricompensa o di

punizione, a seconda dei meriti o dei demeriti del defunto, giacch‚ l'Orco od

Inferno pagano comprendeva l'inferno ed il paradiso] e lo spirito vola al

cielo". I Greci suddivisero il corpo in: ArchŠ o Fuoco (lo spirito), Psiche o

Aria (l'anima), Anathumiasis o Acqua (l'Astrale) e Soma o Terra (il corpo).

Seriormente, Aristotile (384Ä322 a. C.) distinse nell'uomo tre anime: l'anima

razionale (lo spirito), l'anima sensitiva (l'essere sottile) e l'anima

vegetativa (il corpo). Il dottor Fugairon, autore dello interessante libro La

survivence de l'aime, suddivide l'uomo in tre parti; aerosoma (spirito),

psicolone (un insieme d'anime) e sarcosoma (il fisico)].

 

L'essere umano Š composto Ä in conclusione Ä di tre principi: il corpo fisico,

che sostiene tutto; il corpo astrale od anima (o vita), che anima e muove

tutto; e, da ultimo, lo spirito, che dirige tutto quanto l'essere.

 

Il corpo fisico sostiene tutti gli elementi che costituiscono l'uomo

incarnato. Esso ha il suo centro d'azione nell'addome. [Tali elementi sono

quattro: a) Le ossa; b) I muscoli ed i tendini; c) La carne ed i tessuti

molli; d) il sangue, i mestrui, la linfa e lo sperma].

 

Il corpo astrale anima tutti gli elementi che costituiscono l'uomo incarnato.

Ha il SUO centro d'azione nel petto e costituisce il principio della coesione

dell'essere umano

 

Esso muove del pari tutti gli elementi che costituiscono l'uomo incarnato; e,

per questo motivo, ha il suo centro d'azione nella parte posteroÄinferiore

della testa [cioŠ nel cervelletto. Questa parte dell'astrale Š detta

propriamente Psiche, od Essere psichico].

 

[La Psiche Š la sede della Scienza dell'uomo. Essa pu• dirigere coscientemente

il corpo astrale, o doppio fluidico, che pu• Ä in determinati casi Ä uscire

dal corpo materiale. (Uscita astrale in magia)].

 

Lo spirito dirige tutto l'organismo. Ha il suo punto di appoggio nel cervello

materiale, quantunque in generale non sia completamente incarnato nell'essere

umano.

 

Noi abbiamo detto che il corpo fisico sostiene tutti gli elementi che

costituiscono l'uomo incarnato. Di fatti esso fornisce alla propria

costituzione lo scheletro, i muscoli, gli organi digestivi e tutte le loro

attinenze. Al corpo astrale fornisce le emazie [i globuli rossi del sangue],

gli organi circolatori [del sangue, cioŠ la trachea, i polmoni ed il cuore] e

tutte le loro dipendenze [arterie, vene e vasi capillari]. Esso, da ultimo

fornisce allo spirito tutti i principi materiali del sistema nervoso cosciente

[CioŠ di quello costituito dall'encefalo e dal midollo spinale].

 

Gli elementi materiali dell'essere umano si rinnovano sotto l'influsso degli

alimenti trasformati in

chilo mediante l'apparato digestivo. Il centro di rinnovamento e di azione del

corpo fisico Š posto dunque nell'addome.

Diremo nel suo cammino organico dall'istinto, il corpo fisico si manifesta

allo Spirito cosciente per mezzo dei bisogni.

 

Il corpo astrale Š quello che anima tutti gli elementi che costituiscono

l'essere umano. Esso Š il

doppio esatto del corpo fisico. [Si potrebbe dire quasi che l'astrale Š il

soppanno, la fodera del corpo fisico, perch‚ quest'ultimo Š il mantello, il

vestito che copre l'uomo invisibile]. Anche il doppio costituisce una realt…

organica; ha organi fisici, centri d'azione e localizzazioni, che sono gli

organi della respirazione e della circolazione, con tutte le loro derivazioni.

 

Le funzioni organiche del corpo astrale sono perpetuate sotto l'influsso

dell'aria atmosferica, che viene trasformata dall'apparato respiratorio in

forza vitale.

 

L'apparato circolatorio [sanguigno] diffonde la forza vitale in tutti i punti

dell'organismo e fornisce all'essere psichico [alla psiche] i principi

necessari all'elaborazione della forza nervosa.

 

Diretto dal sentimento, il corpo astrale si manifesta allo spirito per mezzo

della passione.

 

Lo Spirito Š ci• che dirige tutto l'essere umano, ci• che sente e ci• che

vuole. Esso ha un dominio d'azione ben delineato, con un centro d'azione [il

cervello], organi e condotti particolari [i nervi].

 

Gli organi fisici specialmente destinati allo Spirito sono quelli che

costituiscono il sistema nervoso cosciente [l'encefalo e il midollo spinale]

con tutte le sue dipendenze.

 

L'essenza dello Spirito consiste nella libert… che esso ha di secondare

gl'impulsi che gli vengono dall'essere interiore, o di resister loro. E' in

questa facolt… primordiale che risiede essenzialmente il libero arbitrio.

 

Per quanto indipendente in s‚ stesso da ognuno dei tre centri organici

dell'essere umano, dalla testa, dal petto e dal ventre, lo spirito agisce pur

tuttavia direttamente su di essi.

 

[il grande iniziato Leonardo da Vinci raffigur• le tre forze umane nelle tre

Parche: Cloto, che fila, Š la

linfa; Lachesi, che annaspa, Š il sangue; ed Atropo, che taglia il filo o

stame vitale, Š la forza nervosa. Difatti quando quest'ultima forza abbandona

il corpo umano, la linfa ed il sangue cessano di funzionare, e tutte le

cellule non pi— nutrite, si disgregano, imputridendo, donde la morte

dell'essere fisico].

 

Un esempio ci metter… in grado di renderci esattamente conto dei tre principi

umani.

 

L'uomo pu• essere paragonato ad un cocchio, del quale la vettura rappresenta

il corpo fisico; il cavallo, l'anima o il corpo astrale; e il cocchiere lo

spirito. Questo e il simbolo che il Dr. Papus ha scelto, per dimostrare tale

principio, nel suo Trattato metodico di Scienza Occulta. Questa immagine

permette di comprendere bene quale sia il compito di ognuno dei tre principi.

La vettura Š inerte per se stessa e risponde bene al corpo fisico; il

cocchiere

comanda per mezzo delle redini, senza prender parte alla trazione diretta, e

questo Š il compito dello spirito. Infine, il cavallo unito per mezzo delle

stanghe [la forza vitale] alla vettura e delle redini [dalla forza nervosa] al

vetturino, muove tutto il sistema, senza occuparsi della direzione, perci•

indica benissimo il carattere proprio al Corpo astrale, che Š il vero cavallo

dell'organismo, giacch‚ lo muove, ma non lo dirige.

 

Quest'esempio ci sembra sufficientemente chiaro, in maniera da far comprendere

l'officio di ciascuno dei tre principi umani.

 

[il Papus, nel suo Trattato metodico di Scienza Occulta, pag. 187 a 194, da

sei figure con la vettura. Il cavallo che va al passo Š il corpo sano, coi tre

principi in perfetto equilibrio, il cavallo che ha

preso la mano al cocchiere indica l'ira, cioŠ lo spirito invaso dall'astrale.

Il vetturino che Š legato alla

serpe e un altro individuo ch'Š montato nella vettura,

che s'Š impadronito delle redini e che dirige il cocchio Š l'immagine

dell'operatore, che dirige l'astrale del "soggetto", nelle esperienze

magnetiche e psichiche. Il cavallo ch'Š staccato dalle stanghe e si allontana

dalla vettura, retto dalle redini che si sono allungate, Š il simbolo della

uscita dell'astrale dal corpo, durante il sonno naturale. Il cocchiere che

dorme, e il cavalla che si allontana dalla vettura all'impazzata, mentre i

legami che lo uniscono a questa

si allungano, e delle persone si avvicinano ad esso per impadronirsene

rappresenta l'uscita incosciente dell'astrale, all'approssimarsi della morte.

E, da ultimo, la vettura in terra, fracassata, ed il cocchiere che l'ha

abbandonata, che se ne allontana montato sul cavallo, raffigura la morte, cioŠ

l'abbandono del corpo, da parte dell'astrale, che reca seco lo spirito].

 

[I filosofi antichi e moderni e gli occultisti, per poter studiare meglio la

costituzione dell'uomo, che hanno chiamato microcosmo, o "piccolo mondo", per

rispetto all'universo, da loro chiamato macrocosmo o "gran mondo", lo hanno

suddiviso, oltre che in tre, anche in sette, in nove ed in ventuno principi,

parti od elementi; per• non sono tra loro d'accordo su tale nomenclatura. Si

riporta qui una tavola comparativa, desunta dall'Atkison, senza per•

assicurare i lettori della sua perfetta concordanza con altri sistemi ed

autori:

 

L'UOMO

Binario

occulto invisibile o spirituale

palese, visibile o materiale

 

Ternario

Spirito

Anima, vita o astrale

Corpo fisico

 

Quaternario

spirito

psiche

astrale

materia

 

Settenario

spirito

psiche

astrale

sangue

carne

muscoli

ossa

 

Novenario

spiritoşşşşşşşşE' la vita spirituale

anima spiritualeşşşşE' la ragione superiore

anima umana o supercoscienteşşş.E' la intelligenza della forza

spiritualizzante

psiche o coscienzaşşşş.Con la forza nervosa

astrale o subcoscienteşşş..Con la forza vitale

sangue e linfaşşşşşşSono nutriti dal plasma

carne

muscoli

ossa

 

 

 

(Vedi: ATKINSON, La legge del nuovo pensiero, passim)]

 

[Tutto il fin qui detto, per•, non Š stato che un modo di esprimersi, che una

finzione della verit…, non altro; difatti l'essere umano E' UNO ed i suoi tre

principi, ed a pi— forte ragione i 7, i 9, i 21, non sono nettamente separati

l'uno dall'altro,

ma mescolati, confusi. In altre parole, v'Š della materia nello spirito e

dello spirito nella materia. Per essere pi— esatti, ogni cellula

dell'organismo umano contiene in se i quattro elementi (spirito, psiche,

astrale e materia). Questo Š un fatto affermato non soltanto dagli occultisti,

ma anche dagli scienziati ufficiali. (v. prof. RICHARD, L'etere vivente; Dr.

FUGAIRON, La survivence de l'ame, nel quale l'A. espone che lo psicolone Š un

insieme d'anime (cioŠ di monadi, di eoni) gerarchizzate, pervenute a un grado

di sviluppo superiore a quello delle monadi (cellule) che costituiscono il

corpo; e vedi anche gli stupendi esperimenti psichici del Dr. GELAY, che ha

accertato irrefragabilmente Ä nel secondo semestre del 1919 e posteriormente Ä

che le materializzazioni di spiriti (o fantasmi) sono formate mediante

"sostanza originale solida uscita dai medium", la quale deriva dalla

condensazione di sostanza vaporosa, proiettata fuori dai suoi fianchi)].

 

 

 

IV.

 

IL CORPO ASTRALE

(L'EVESTRUM).

 

Ci• che diversifica gli occultisti dai fisiologi ordinari, relativamente alla

questione della costituzione dell'essere umano, Š dunque l'esistenza del corpo

astrale [od Evestrum], intermediario tra il corpo e lo spirito.

 

Adesso esamineremo pi— minutamente che cosa sia questo corpo astrale [o

Incosciente inferiore]. Come gi… abbiamo detto, il corpo astrale Š quel corpo

che, nell'organismo, ha la direzione della forza vitale; Š anche in grazia sua

che viene elaborato il cambiamento continuo delle molecole [giacch‚ l'etere si

unisce al plasma, che nutre il sangue e la linfa], e questa forza [il corpo

astrale] impedisce alla conformazione animale di sparpagliarsi in parecchi

organismi distinti. [il corpo astrale Š dunque lo spirito confermativo del

corpo materiale]. Il

corpo astrale Š il doppio [o il soppanno] perfetto del corpo fisico.

 

Questa idea del corpo astrale, sotto varie denominazioni [esso Š chiamato con

un centinaio di nomi pi— o meno strani], Š una delle pi— antiche e delle pi—

persistenti, che abbiano traversato tutte le filosofie.

 

I Platonici [dal secolo IV al II avanti l'E.V.] insegnarono che tra il corpo

animale e la psiche, cioŠ lo spirito, esiste uno stato intermediario, un corpo

aereo, ancora materiale [ma di materia sottile, vaporosa], pi— semplice, che

abita l'anima ch'Š in via di purificazione.

 

L'UOMO OCCULTO E PALESE SECONDO LA CABBALA

 

L'UOMO

OCCULTO

Nesciam… (Spirito)

 

Ruach (psiche)

 

Nefesh (astrale)

 

L'UOMO

PALESE

Gaf (Corpo)

 

 

Porfirio disse:  L'anima non Š mai priva di ogni specie di corpo: un corpo,

pi— o meno puro, si unisce a lei, adattandosi alla sua attuale disposizione.

Ma, quando essa abbandona il corpo terrestre e grossolano, allora il corpo

spiritoso [l'astrale], che le serve di veicolo [d'organo] parte [dalla terra]

necessariamente insudiciato ed appesantito dai vapori e dalle esalazioni del

primo [del fisico]. Ma, siccome l'anima si purifica progressivamente [su

questa terra e nel cielo], cosŤ questo corpo [l'astrale] diventa, a lungo

andare, di un puro splendore, che nessuna nebbia oscura, e che non proietta

ombra alcuna [cioŠ che e luminoso].

 

Questa idea si rinviene in tutte le religioni orientali. Il buddismo insegna

l'esistenza del linga sharira [del doppio]; I Persiani parlano del kaleb; gli

Zaroastriani del keherpas. Il panteismo greco designa il corpo astrale col

nome di Ochema, o sostrato materiale dello spirito. E' soprattutto nella

cabbala che troviamo l'idea del corpo astrale chiaramente espressa. Secondo

essa, i tre elementi dell'uomo occulto sono:

 

 

Nefesh, il corpo, astrale, o vita, o respiro;

 

Ruach, Spirito, psiche; e

 

Nesham…, lo spirito, l'anima.

 

 

Nefesh [l'astrale] Š un corpo interno, ideale, un'espressione virtuale,

passiva all'azione esteriore della materia. Esso Š lo specchio della vita

corporea. Composto dalle forze che stanno alla base dell'essere materiale,

esso Š un individuo speciale, che dispone di se stesso, mediante un'azione

libera e volontaria, ogniqualvolta l'azione di Gaf, del corpo [materiale], non

Š pi— da tanto da trattenerlo. Egli pu• fuggirsene, pu• sortire dal corpo

[fisico] durante la prostrazione [delle forze], pur restando trattenuto ad

esso per mezzo di un legame [di un frenulo, o cordone], la cui rottura

porterebbe con s‚ la morte del corpo materiale.

 

Il corpo astrale sta nell'uomo e, nel medesimo tempo, fuori dell'uomo; cioŠ a

dire che, per riempiendolo tutto, spinge fuori di lui anche una specie di

emanazione fluidica, che vien chiamata aura [magnetica, corpo fluidico o

guscio astrale], che circonda il corpo come una specie di sfumatura. [E'

l'augoeides o sfera  risplendente  dei Greci].

 

[Quella parte dell'aura, che circonda la testa degli evoluti, come i beati ed

i santi, si suol chiamare aureola o nimbo. I pittori dei primi secoli del

cristianesimo dipinsero con nimbo circolare I santi defunti, e con nimbo

quadrato quelli viventi nel tempo in cui venivano decorate da loro le cappelle

e le chiese].

 

Gli sperimentatori psichisti, Baraduc, de Rochas e Crookes, hanno osservato

che quest'aura Š densa soprattutto attorno alla testa ed alle dita. In certe

condizioni, essa pu• rendersi visibile a certe persone [ai medium, o soggetti

magnetici].

 

Mediante una forte concentrazione della volont…, l'uomo pu• proiettare fuori

di se una parte del corpo astrale [l'ombra degli antichi], che Š allora come

una specie di prolungamento dal proprio corpo, [Tali sono le membra fluidiche,

p. es., le braccia, emesse dai medium spiritici, con le quali fanno

impressioni di dita e di mani sulla creta molle. Questa Š la proiezione od

esteriorazione].

 

[L'uomo occulto] pu• anche uscire completamente dal proprio corpo [fisico] ed

apparire in corpo astrale. [In tal caso l'astrale esteriorizzato prende il

nome di fantasma, spirito, spettro. Sono celebri le materializzazioni di

spiriti ottenute dal Dr. Geley nel 1919 e presentate, al principio del secondo

semestre di detto anno, dinanzi all'anfiteatro di medicina del Collegio di

Francia, a Parigi. Egli le illustr• con una conferenza su la Fisiologia detta

soprannaturale e i fenomeni d'ideoplastia. La sua medium Eva convertŤ delle

forme in materia, condensando la nebbia di sostanza vaporosa [luce astrale]

uscita dal suo fianco.

 

Quelle figure possedevano le tre dimensioni, offrivano variet… nei tratti

della fisionomia e variet… nelle dimensioni e possedevano l'autonomia del

movimento. Esse compivano evoluzioni intorno al medium, spesso assai lungi da

esso. Una volta, uno di quelli spiriti femminili incarnati apparve, per la

prima volta, davanti all'apertura della cabina "di grandezza naturale, con

un'apparenza di vita notevole e una grande bellezza". Tali spettri furono

fotografati, e furono mostrati agli spettatori dell'anfiteatro nei clich‚

stereoscopici". (Da un numero della Domenica del Corriere di Milano, del

luglio 1919. Vedi l'opuscolo dello GELEY, La Fisiologia detta soprannaturale e

i fenomeni d'ideoplastia, e lo stupendo libro Dall'incosciente al cosciente,

in cui egli riferisce i suoi studi ed i suoi esperimenti, fatti nell'Istituto

internazionale metapsichico della capitale francese, fondato nel 1919)]. Nella

esteriorazione di fantasmi, il corpo astrale condensato Š collegato al corpo

fisico mediante un filo vaporoso e brillante, che gli costituisce come una

specie di cordone ombelicale [di frenulo].

 

Se non che questa operazione Š estremamente pericolosa e non Š consentita che

a rarissime persone, dedicatesi da molti e molti anni alla pratica delle

scienze occulte [cioŠ ai medium]. Non vi si pu• pervenire se non mediante un

lunghissimo allenamento; e si rischia ad ogni momento di perdere la vita. [La

eventuale rottura del cordone determina la morte immediata; e l'uscita

dell'astrale, con le peripezie cui pu• andare incontro, pu• dar luogo a

lesioni gravi, a possessione, a follia].

 

Si vede spesso traspirare il corpo astrale dal corpo di un medium ed apparire

vicino a lui. [E' la gi… accennata materializzazione di spiriti, ottenuta per

mezzo della medium Eva, dal dottor Geley]. Un esperimentatore distinto, il

colonnello de Rochas,

riuscito a seguire, passo passo, tutte le fasi successive di questa

esteriorazione, servendosi di sensitivi o di veggenti, che faceva controllare

a vicenda. [A riguardo dei pazienti, il LANCELIN, alla pag. 257 di L'AuÄdel…

et ses problemes, CosŤ si esprime: "vi sono individui il cui organismo

presenta le particolarit… necessarie per l'esperimentazione continuata dei

fenomeni psichici. Costoro sono chiamati medium in psichismo, sonnambuli in

magnetismo, soggetti in ipnotismo. Quest'ultima denominazione s'usa spesso in

tutti e tre i casi. Costoro sono esseri sensitivi, nei quali il sesto senso Ä

quello psichico Ä che in tutti gli altri uomini si trova in germe, Š

particolarmente sviluppato in una qualsiasi delle modalit…". In magia i

sensitivi sono chiamati lucidi. Ora conviene fare qui due osservazioni.

1ř. L'espressione ilÄdiÄl… Š una inesatta maniera d'esprimersi, venutaci

d'oltralpe. Il mondo Š chiamato universo, perch‚ ha una sola faccia, un solo

lato, quello che vediamo; non ne ha un altro. Dietro ad esso non esiste un

altro mondo, che noi non vediamo. Quindi il Mondo astrale ed il Mondo divino,

noi li chiameremo o con la denominazione che Š stata loro data, o con la frase

il mondo che non Š il nostro, cioŠ quella parte del mondo che Š

extraterrestre.

2ř. I sensitivi utilizzati in psichismo ed in spiritismo sono detti medium

perch‚ sono persone che hanno la potest… di mettersi in comunicazione con

l'invisibile, cioŠ che Stanno di mezzo tra questo e il mondo che non Š il

nostro. Una nota

storica: si ritiene che l'androide od automa, cioŠ [corpo] "che si muove da

se", di Alberto Magno (1193Ä1280), non fosse una macchina, ma un soggetto di

carne e d'ossa, e che la sua distruzione, da parte del suo allievo Tommaso

d'Aquino, sia una favola come tante altre].

 

Egli [il colonnello de Rochas, che ha esperimentato parecchi anni prima del

Dottor Geley] ha constatato anche la formazione progressiva, al di fuori del

corpo, di strati luminosi equidistanti, che possono estendersi fino ad un

metro dalla pelle, i quali si agglomerano poco alla volta per formare il

doppio o corpo astrale.

 

Accade spesso che un morente [non gi… un morto] pu• apparire in corpo astrale.

Il caso non Š neppure raro. Durante le malattie gravi [P. es. nel tifo] esso

sfugge talvolta dal corpo dei sofferenti e si pone di fianco a loro; o,

esteriorandosi anche di pi—, si pone a sedere vicino al letto o in un altro

punto della camera. Talvolta il malato pu• vedere il suo "doppio", che prende

generalmente per un estraneo che si ostini a trattenersi vicino a lui, e del

quale chiede insistentemente l'allontanamento.

 

In noi, il corpo astrale veglia incessantemente; non dorme mai.

 

Tutti conoscono lo strano fenomeno dell'intuizione dell'ora, bizzarra facolt…,

che ha la maggior parte degli uomini. Essi si destano esattamente all'ora

preventivamente da loro fissata. [Giulio Cesare e Napoleone I avevano un tal

dono; e quest'ultimo ne aveva anche altri, p. es. quello di dettare

contemporaneamente quattro lettere a quattro segretari, perci• il Levi lo

chiam• "il mago intuitivo"]. E sembra loro che qualcuno si trovi al loro

fianco e che li svegli all'ora stabilita. Talvolta avviene anche che un uomo,

assorbito in una meditazione profonda, si dimentichi l'ora d'un convegno.

Allora in lui ha luogo un soprassalto; qualcuno che vegliava presso di lui,

vicino a lui, l'ha strappato dalla propria estasi.

 

Questo qualcuno Š il corpo astrale. Il caso si Š verificato ugualmente nel

soggetto, addormentato magneticamente. Non sono ne il corpo, ne lo spirito,

che ricevono il comando del magnetizzatore, ma Š il corpo astrale, che

immagazzina gli ordini e li esegue all'ora prefissa. CosŤ nell'esperimento

classico dell'ipnotizzatore che ordina al proprio soggetto d'impadronirsi di

un oggetto, e p. es., di un orologio che non gli appartiene, il corpo astrale

obbedisce, facendo agire il corpo materiale; l'atto indelicato sta per essere

commesso, quando lo spirito, la coscienza, si desta ed il soggetto protesta,

dicendo: "ma questo Š un furto!".

 

[Con la suggestione postÄipnotica, cioŠ con l'ordine dato dall'operatore al

soggetto di eseguire un'azione dopo la seduta, si possono far commettere

delitti, il mandante dei quali resta sconosciuto. Similmente avviene coi

cocainomani. La suggestione che s'insuffla Ä diremo cosŤ Ä in un essere,

appena questo ha ingerito una dose di cocaina, domina sola tutta

la sua mente per tutto il tempo che il veleno esercita in lui la sua azione.

Di guisa che il cocainomane Š un soggetto che vive per qualche ora in uno

stato sonnambolico, sebbene eseguisca tutte le azioni che compirebbe un uomo

sano, e che tende onninamente a fare ci• che gli fu suggerito nel momento

dell'ultimo barlume d'intelligenza. Di quanti e quali crimini possa esser

fonte il costringere altri a prendere la cocaina, ognuno vede facilmente].

 

il corpo astrale non ha, di per se stesso, ne intelligenza, ne coscienza.

[Perci• gli fu dato il nome d'incosciente, al quale bisogna aggiungere

l'aggettivo inferiore, per distinguerlo dallo incosciente superiore, che e

l'Idealit…]. E' esso che vive nei sogni, che erra nel piano astrale e che

v'incontra le visioni che rallegrano o rattristano il nostro sonno.

 

[L'A. afferma che il corpo astrale, cioŠ la forza vitale, non ha ne

intelligenza ne coscienza. Per• quando esso si esteriora dal corpo umano, non

si esteriora da solo, ma unito alla psiche, o forza nervea, cioŠ alla

coscienza. Nel dominio dell'astrale rientra tutto ci• che l'uomo fa "Senza

accorgersene", "Senza saperlo" e "Senza volerlo", cioŠ vi sono comprese le

abitudini, gl'istinti, le passioni e i desideri. Perci• gli fu dato il nome di

subcosciente ed anche di subliminale, cioŠ che sta sotto la soglia della

coscienza". Per contro la coscienza costituisce l'io, che pensa, ragiona,

parla ed eseguisce gli atti ordinari della vita di ogni giorno].

 

Da coloro che hanno assistito a sedute di magnetismo occulto e di medianit…,

la realt… del corpo astrale non pu• essere messa in dubbio.

 

 

V.

 

IL PIANO ASTRALE.

 

Noi, adesso, intraprenderemo lo studio pi— impressionante dell'occultismo,

cioŠ lo studio dell'invisibile, lo studio del [cosiddetto] alÄdiÄl… [del mondo

che non Š il nostro].

 

Nel capitolo sulle teorie dell'occultismo abbiamo detto che la legge del

ternario domina tutto, in occultismo. Difatti l'occultismo insegna che

compongono l'universo tre mondi [o piani, o strati, che s'interpenetrano, di

modo che nello stesso spazio si possono trovare corpi appartenenti a tutti e

tre i mondi]: il mondo fisico, l'astrale (suddiviso in astrale inferiore od

astrale ed in astrale superiore o psichico) ed il mentale o spirituale.

 

In tutte le azioni della vita occorre un intermediario [un mediatore]. Se per

esempio, vogliamo sapere ci• che contiene un libro, ci occorre la mediazione

della vista. Tra il principio creatore e quello creato v'Š un intermediario;

ed Š tale intermediario che, in occultismo, vien chiamato piano astrale o

mondo astrale.

 

Immaginiamo che un pittore abbia concepito un quadro; questo quadro esiste nei

suoi lobi cerebrali, o nella sua immaginazione, come si vuole.

 

Ebbene, il piano astrale Š, relativamente al piano divino, ci• che

l'immaginazione Š per rispetto al pittore; e il piano astrale potrebbe essere

chiamato l'immaginazione di Dio.

 

[il pittore Š a somiglianza di Dio, un essere ideatore; la sua immaginazione e

ci• che crea. Ma il quadro immaginato, per essere visibile e tangibile, ha

bisogno d'una mano, che obbedisca alla testa, di un pennello che obbedisca

alla mano, e d'una tela che riceva le impressioni del pennello. Immaginazione,

mano e pennello sono intermediari; la tela dipinta Š l'opera eseguita. Come il

pittore sono lo scultore, l'architetto, il musicista, il poeta, lo scienziato;

in una parola, cosŤ Š l'essere umano. Dunque, affinch‚ un'azione sia compiuta,

occorrono tre cose: un ideatore, creatore od operatore [l'operaio dei

massoni]; la sua immaginazione

ed i mezzi a lui propri per attuarla; e il fatto].

 

I tre mondi possono essere raffigurati con tre buste, [messe] una dentro

l'altra, [CioŠ] nello stesso tempo unite e distinte [le buste del

prestigiatore].

 

[Il DURVILLE. alla pagina 40-42 del suo Magnetismo personale, si serve di

un'altra immagine per spiegare i tre piani, quella cioŠ della spiaggia, che Š

ricoperta di sabbia, nella quale sono disseminati ciottoli, e che Š lambita

dall'acqua marina. I ciottoli rappresentano il mondo fisico; la sabbia il

mondo astrale; l'acqua che riempie i vuoti tra i granelli di sabbia, il mondo

mentale].

 

Il mondo spirituale [o mentale] produce e riempie il mondo astrale, che Ä alla

sua volta Ä origina e ricolma il mondo materiale [o fisico]. Il mondo astrale

Š la manifestazione del mondo spirituale, e il mondo fisico Š la

manifestazione del mondo

astrale.

 

Di guisa che questo piano intermediario Š incaricato di ricevere le

impressioni del piano superiore e di realizzarle, agendo sulla materia, [nello

stesso modo] come la mano dell'artista Š incaricata di ricevere dal cervello

le sensazioni e di fissarle sulla materia. [In questo caso l'artista Š analogo

a Dio; il suo cervello Ä sede del pensiero Ä corrisponde al mondo divino; la

sua immaginazione, al mondo astrale; e la creta, la tela, la carta, o

l'istrumento musicale, al mondo materiale].

 

Non s'immagini [da nessuno] che il piano astrale si trovi in una regione

metafisica, impossibile ad esser percepita all'infuori che dal ragionamento.

Noi non ci stancheremo mai di ripeterlo: tutto Š strettamente inguainato,

tanto nella natura, quanto nell'uomo. Questo piano [l'astrale] ci contiene,

come racchiude l'infusorio, come comprende l'universo. La necessit…

dell'analisi ci obbliga sola a separare cose assolutamente tra loro connesse.

Da ci• che abbiamo detto si deduce che il piano astrale pu• essere considerato

come uno specchio del mondo divino.

 

[Nell'uomo si riscontrano i quattro piani che gli antichi designarono mediante

i quattro elementi ermetici, cioŠ: Terra, la materia, il corpo fisico, che Š

l'esteriore; Acqua, l'astrale, che Š la vita animante il primo; Aria, la

psiche, che Š la forza nervosa, che muove tutto l'essere; e Fuoco, lo spirito

o essenza vitale che lo dirige (v. alla pag. 38 la suddivisione quaternaria

degli antichi filosofi greci).

Secondo le ricerche e gli accertamenti degli scienziati moderni, le cellule

del corpo umano e gli stessi atomi d'etere hanno identica composizione (v.

RICHARD, L'etere vivente, opera importantissima).

 

Si confronti questa notizia con quanto fu scritto alla pag. 47 circa la

composizione della cellula umana].

 

Ogni cosa Š dapprima creata nel mondo divino in principio, vale a dire in

potenza di essere; poi questo principio passa nel piano astrale e vi si

manifesta "al negativo", cioŠ a dire che tutto ci• ch'era luminoso nel [suo]

principio [nella sua idea generatrice], diventa oscuro [in astrale], e

reciprocamente tutto ci• ch'era oscuro diventa chiaro; per• non Š l'immagine

esatta del principio quella che si manifesta, sebbene la modellatura [la

forma, lo stampo, il calco, la negativa] di tale immagine. Quando la

modellatura [Il calco] e stata ottenuta, allora la creazione "in astrale" Š

terminata.

 

Da quel momento incomincia la creazione sul piano fisico, nel mondo visibile.

La forma astrale, agendo sulla materia, fa nascere la forma fisica. E

l'astrale non pu• pi— modificare i tipi ai quali da la vita, come lo stampo

[il calco] non pu• cambiare l'Immagine che riproduce.

 

Ma questo non Š tutto. L'occultismo Insegna che, come ogni cosa [ogni oggetto]

ed ogni essere proiettano un'ombra sul piano fisico, cosŤ tutto proietta un

riflesso sul piano astrale.

 

Quando una cosa od un essere sparisce, il suo riflesso in astrale persiste e

riproduce l'immagine di tale cosa, o di tale essere, tale quale quella

immagine era al momento in cui Š sparita. Ogni uomo lascia, dunque "in

astrale" un riflesso, una immagine caratteristica.

 

Il piano astrale possiede, al pari del piano fisico, i suoi abitatori: " il

mondo astrale Ä dice l'occultista Guymiot, Ä non Š meno variato del mondo

fisico: precisamente come questo ultimo, Š popolato da esseri che trovano in

esso le loro condizioni d'esistenza, come noi troviamo le nostre nel mondo

materiale".

 

Vi sono anzitutto delle entit… direttrici, che presiedono al progresso di

tutto ci• che evolve in astrale. Queste entit… [entit… od eone viene da ens,

"che Š, che esiste", e designa un essere vivente] sono costituite da uomini

superiori delle umanit… anteriori [alla presente], evoluti di loro propria

iniziativa ([sono] gli spiriti dirigenti della cabbala), o da esseri speciali

del piano divino (angeli e raccoglitori di luce). Poi vengono gli eggregori, o

immagini astrali dalle forme speciali, nutriti mediante le aspirazioni delle

collettivit… (dii particolari delle religioni), i corpi astrali di esseri

sovrabbondanti di materialit… (i suicidi), di esseri in via di evoluzione [i

beati, gl'iniziati, i santi, i maestri], di entit… umane che attraversano

l'astrale, sia per incarnarsi, che dopo essersi disincarnate. Da ultimo vi si

rinvengono anche certi vari esseri, suscettibili di subire l'influsso della

volont… umana, cioŠ gli elementali [elementini o sagani].

 

Questi esseri costituiscono una delle classi pi— Importanti degli abitanti del

mondo astrale; ora noi li studieremo In special modo.

 

 

 

VI.

 

GLI ELEMENTINI.

 

"Gli elementali [ed, Italianamente, elementini] Ä dice il Papiers, Ä sono

analoghi al globuli sanguigni [alle emazie] ed ai leucociti [i globuli bianchi

dello stesso sangue] dell'uomo", sono larve, cellule fluidiche, in moto

perpetuo per aggrupparsi, le quali obbediscono alla volont… dell'uomo od anche

all'incoerenza delle [sue] passioni.

 

[Le larve sono dagli occultisti definite In vario modo. Chi le dice spettri,

chi esseri sottili composti di corpo aereo, chi principi vitali incoscienti,

chi rudimenti di materia astrale vaganti per lo spazio, chi anime di animali,

chi desideri infelici vitalizzati. Sono Ä a quanto sembra Ä nebule di materia

sottile, suscettibili Ä quando si condensano Ä di diventare visibili. Assumono

l'aspetto degli esseri che avvicinano, o quelle forme che danno loro gli

operatori. Il BulwerÄLytton, Gran Patrono della "Societas Rosicruciana in

Anglia" (v. SORO, Il Gran Libro della Natura, pag. 156 nota, e BORNIA, Il

Guardiano della Soglia, primo volumetto della Biblioteca esoterica italiana,

Napoli, Detken, 1898) le descrive Ä nello "Zanoni" Ä come esseri vaporosi

esangui. Altri asserisce che si nutrono delle emanazioni od evaporazioni del

sangue sparso. Donde gli olocausti dei sacerdoti pagani e il rimorso degli

assassini; perch‚ nel primo caso le bestie erano scannate per mandare agli Dei

dei messaggeri propiziatori, cioŠ le larve nutrite dal sangue delle vittime;

nel secondo, i desideri vitali, l'ira e le maledizioni degli uccisi,

corporizzati dagli effluvi del sangue di questi, costituiscono una legione di

demoni, che circondano gli omicidi e li assillano, spingendoli a svelarsi; ed,

in tal guisa, vendicano le vittime].

 

In lingua mitologica, [gli elementini] sono chiamati spiriti degli elementi, e

prendono i seguenti quattro nomi speciali, a seconda della loro classe: gnomi,

silfi, ondine, salamandre.

 

Tutti gli elementi Ä dice Paracelso Ä hanno una anima e sono viventi. Gli

abitanti degli elementi [del fuoco, dell'aria, dell'acqua e della terra] si

chiamano sagani. Essi non sono affatto inferiori

all'uomo; ma ne differiscono per questo, che

non hanno spirito immortale. Sono le potenze

della natura, cioŠ sono loro che fanno ci• che generalmente viene attribuito

alla natura. Noi possiamo

chiamarli fesserie; ma essi non sono della stessa

razza degli uomini. Mangiano e bevono gli elementi che, nella loro sfera,

servono di nutrimento e

bevanda. Sono vestiti, si accoppiano e si moltiplicano tra di loro.

 

Sanno tutto quello che avviene e spesso si svelano agli uomini, che possono

conversare con loro.

 

[Gli gnomi sono gli spiriti dell'elemento terra; i

silfi, gli spiriti dell'aria; le ondine, gli spiriti del

l'acqua; e le salamandre, gli spiriti del fuoco. Vi

sono anche i vulcanali, che somigliano ai silfi].

 

Gli elementini possono venire tra noi e mischiarsi

alla nostra societ…. Possono generare con noi; ma

i loro nati non appartengono a loroş

[Sono anime di animali, le quali Ä venute a contatto delle anime

umane Ä se queste cedono loro una particella d'intelligenza, diventano anime

umane. (v. SCHURE, I

Grandi Iniziati, pag. 272)].

 

In tal maniera si esprime Paracelso. In questo

caso, come in qualsiasi formula cabbalistica, bisogna

ricercare il significato reale.

 

Anzi tutto bisogna penetrarsi dell'idea che gli elementi [i germi, i semi, le

parti sostanziali] delle

cose non sono semplici entit… metafisiche [cioŠ immaginarie], ma sono invece

esseri reali, dotati di vita, forma e di volont….

 

[Forse gli elementi neoÄplatonici sono identificabili agli elettroni dei

fisici moderni, i quali compongono gli atomi. Gli atomi sono corpi invisibili

e minutissimi. Per comporre una molecola, grossa come una punta di spillo,

occorrono milioni e milioni di atomi. Le molecole compongono le cellule, e le

cellule i tessuti. I tessuti compongono gli organi, e questi i corpi. Quindi

gli elettroni raggiungono una piccolezza fantastica. I pensieri sono

corpuscoli di materia sottile, che escono dai cervelli umani. Sono analoghi

alle radiazioni calorifiche, magnetiche, elettriche e luminose, che sono

esteriorate dai corpi umani, ed agli odori che, com'Š risaputo, sono prodotti

da particelle materiali sottilissime, che si staccano dalle piante, dai fiori,

dai fluidi e dai liquidi odorosi].

 

Gli elementali [CioŠ gli esseri che si nutrono di elementi] non sono dunque,

in realt…, inferiori all'uomo, perch‚ rappresentano una parte, nella sua

costituzione; parte della quale non si pu• disconoscere l'importanza. Si pu•

dire perfino che l'uomo, in quanto Š corpo materiale, stia sotto l'influsso

della forza elementare.

 

[Si distingua bene "elementali" da "elementari". Gli elementari, od esseri

elementari, sono le anime dei morti, CioŠ gli uomini disincarnati, gli esseri

sottili]. Sono [gli elementali] potenze della natura [sono forze brutali,

rozze], ma potenze limitate. Sono esseri reali; ma che non hanno niente

dell'ominalit… [perch‚ manca loro l'intelligenza, ed hanno soltanto

l'istinto].

 

Per mezzo dei vegetali, essi penetrano nell'uomo durante la sua vita,

similmente Ä del resto Ä a quanto fanno gli elementi minerali e gassosi, che

sono essenziali alla [sua] materia. [Perci• il corpo umano non Š un cimitero,

come dice il volgo, per la ragione che, respirando, l'uomo assorbe milioni di

pulviscoli; ma invece, Š un vivaio di esseri a lui inferiori, esseri che sono

sottili e stimolanti. Questi esseri, per la loro situazione rispetto all'uomo,

furono chiamati infraumani, vale a dire esseri che stanno dentro (infra)

l'uomo].

 

Dunque tra gli elementali [infraumani od elementini] e l'uomo esiste una

connessione, una relativit….

 

Di questi elementali, alcuni sono buoni, altri cattivi, altri neutri. In

pratica, gli elementali sono sottomessi all'uomo [che non li conosce, come non

conosce le cellule che compongono i suoi tessuti materiali e come non ha la

sensazione della conformazione sottile dei propri pensieri, che sono i

prodotti del proprio organismo]; come forze [libere], vagano attraverso

l'universo, sempre in cerca di azione; tutto ci• che si trova sul loro

passaggio, serve loro di strumento; e se l'uomo tenta sbarrar loro il passo,

guai a lui! Neppure il corpo astrale [dell'uomo], nella sua parte materiale

[nella vitalit…], sfugge loro.

 

L'uomo, durante la sua vita terrena, Š circondato da elementali, che eccita e

che lo molestano [lo sollecitano]. Come sopra abbiamo detto, essi si assumono

una parte [interessante] nella costituzione dell'uomo.

 

Tra gli elementali si distinguono gli spiriti [o anime] degli elementi, cioŠ

[gli spiriti] dell'aria, dell'acqua, della terra e del fuoco. Gli spiriti

dell'aria dirigono le funzioni della respirazione e gli organi che le

compiono. Gli spiriti dell'acqua dirigono gli umori e le secrezioni del corpo,

ed in modo particolare il sangue. Gli spiriti della terra hanno per loro

dominio i diversi tessuti del corpo; e gli spiriti del fuoco dirigono

l'assimilazione e la nutrizione. Un iniziato, agendo mediante un impulso della

propria volont… sugli elementali, pu• guarire le perturbazioni del corpo e

rigenerare le sue funzioni.

 

Vi sono del pari altri elementali, che possono essere chiamati astrali. Questi

non sono affatto entit… o personalit… intelligenti, ma [semplici] riflessi,

echi. Nati dai fluidi del corpo, non possiedono alcuna spiritualit… e vivono

del corpo.

 

Non solamente le loro aspirazioni non si elevano al disopra del corpo, ma

ignorano e negano anche l'esistenza di una sfera [di un ambiente] superiore

alla propria. Pure si ingeriscono di profezia e sono prodighi di minacce o di

promesse. Sembrano essere incoscienti delle contraddizioni che presentano le

loro affermazioni, e, per quanto grossolane esse siano, non se ne turbano

affatto. Quando

sono lasciati inveire a loro piacere, scendono fino alla bestemmia ed

all'oscenit… [cioŠ a dire che l'uomo che non sa frenare la propria Ira e la

propria lingua, Š mancipio di quegli esseri a lui inferiori, senza che se ne

avveda]; spingono [l'uomo] al sensualismo, al vizio, alla crudelt…;

incoraggiano alla vita grossolana, alla lussuria, si nutrono degli spiriti

vitali del sangue [cioŠ del plasma umano], esauriscono l'energia [si

appropriano della forza nervosa umana] e sono i vampiri di coloro ai quali si

attaccano. [Si intende che "sono vampiri" solo per coloro che non sanno loro

resistere e dominarli. L'uomo equilibrato Š quello che sa dominare le brame, i

sensi, cioŠ gli elementali, i dem•ni]. Sono impersonali, e per conseguenza non

possiedono alcun organo conoscitivo. Siccome non posseggono anima, cosŤ non

possono avere individualit…, e non hanno [di conseguenza] alcuna idea di bene

e di male, del vero e del falso [sono, cioŠ, neutri]; non possiedono neanche

una volont… [propria] od un'azione indipendente [ma sono esseri istintivi];

non sono che veicoli [che strumenti in mano di altri, e p. es. dell'uomo]. Ma,

quantunque non siano personalit… intelligenti, pure spesso sono agenti [sono

propagatori] delle idee intelligenti e servono qual mezzo di comunicazione tra

personalit… intelligenti [nelle comunicazioni telepatiche].

 

Sono essi quelli che erano invocati [chiamati] dai Rosa Croce e dai maghi

medievali; e sono pur essi quelli che sono invocati da certe persone [dai

magisti] del di d'oggi. Essi rispondono [alle chiamate fatte per mezzo] dei

pentagrammi [dei pentacoli] ed agli altri simboli [dell'Arte magica]; ed Š

pericoloso perfino nominarli in certe localit… ed in certe stagioni

[dell'anno].

 

Ô principalmente mediante gli elementali che l'adepto compie le sue

meraviglie. Altre persone, diverse dagli adepti, possono aver relazioni con

gli elementali [queste persone sono i goeti, o maghi neri, cioŠ praticanti

involutivi]; ma una tale associazione [relazione] Š pericolosa per tutti

coloro che non sono purificati e perfezionati di spirito [che non hanno

l'anima pura ed equilibrata].

 

Essi [i magisti] possono dominarli, ma non devono cessare un solo istante dal

sorvegliarli [cioŠ si devono trovare rispetto a loro, nelle condizioni in cui

si trova il domatore nella gabbia delle belve: guai se egli, per un attimo,

cessa dal fissare con gli occhi gli occhi dei suoi soggetti, addomesticati per

brev'ora: viene inesorabilmente sbranato, dilaniato, annientato], e non devono

commettere [i praticanti] il pi— piccolo errore, perch‚ subito essi si

prendono la rivincita. La, dove gli elementali non sono dominati, diventano i

padroni, e si mostrano senza piet… verso chi obbedisce ai loro ordini.

 

Essi si impadroniscono [qualche volta] dei corpi astrali: allora appaiono

sotto varie forme. Il fattucchiere cede loro, da se stesso, una parte del suo

influsso astrale e contribuisce a dar loro una esistenza effimera e quasi

sempre terrificante, proiettandoli, con uno scopo determinato, sia sotto forma

di pietre invisibili, che lancia al suo nemico [ricordarsi del fatto del

curato di Cideville, citato dal CAHAGNET nella sua Mlagie Magnetique, e

riportato in-exstenso dai dott. Arnulphy nel Methode de Culture Psychique,

pag. 95-102], sia sotto forma di venefici, che la passione e il vizio ardente

proiettano sull'essere amato.

 

Essi [gli elementali] possono anche galvanizzare [rianimare per brev'ora] il

cadavere di un animale, od impadronirsi della forma o guscio astrale, che ha

abbandonato un corpo materiale. Rianimano avanzi sparsi e costituiscono con

essi figure mostruose [fantasmi terrificanti], che restano per molti anni

[impressi] nell'immaginazione dei popoli. [I mostri aerei d'altri tempi]. In

una parola, gli elementali costituiscono il mondo del male e dei vizi.

 

 

 

 

VII.

LA MORTE E I SUOI MISTERI.

 

La morte, momento temuto da ognuno di noi, Š prodotta dalla separazione dello

spirito, che trascina seco il corpo astrale (l'anima) fuori del corpo fisico.

 

Nel momento in cui comincia ad avvenire questa separazione, il corpo agonizza,

inerte.

 

Poco alla volta, i legami che trattengono l'astrale si spezzano; dei tre

elementi che compongono l'uomo incarnato, il primo  -  cioŠ il corpo fisico -

ritorna alla terra o ad un'altra modalit… qualunque del piano fisico; il

secondo, il corpo astrale, si scompone in due parti: una inferiore [vitalit…

od astrale], che Si spande nella vita universale, ed - al caso -  aiuta il

cadavere a decomporsi; l'altra, superiore, [la Psiche] diventa ci• che

Pitagora chiamava il carro [l'involucro] dell'anima ed avvolge lo spirito

durante la sua postuma evoluzione; e la terza, lo spirito, Š la sola che Š

destinata a sussistere, insieme alla integralit… della propria coscienza.

 

La teoria dell'occultismo non ha mutato, a questo proposito, dai tempi pi—

remoti [fino al di d'oggi].

 

Torniamo dunque a parlare, ma adesso dettagliatamente, dei fenomeni che

accompagnano la morte, e cominciamo dall'agonia.

 

In tale istante, il legame tra il corpo fisico e lo spirito si e rotto di

fresco ed il corpo astrale tende a dividersi in due parti: una inferiore, la

quale, come abbiamo detto, rester… nel piano fisico, ed una Superiore che

evolver… fino al piano astrale superiore. Questa lotta si manifesta

ordinariamente per mezzo dell'agonia.

 

Poco alla volta i legami che trattengono lo spirito [unito al corpo] si

spezzano, e quella esce dalla sua prigione corporea. Questa separazione

avviene pi— o meno rapidamente, a seconda della maggiore o minore

immaterialit… dell'individuo. [Pi— l'uomo

Š attaccato alla vita terrigena, pi— l'agonia Š lunga. Pu• durare talvolta

giorni e giorni].

 

Allora ognuna delle cellule fisiche riprende la sua autonomia, comincia la

decomposizione del cadavere, e ognuno dei piccoli esseri cellulari che lo

compongono si volge verso le sue speciali affinit…. [CioŠ tali cellule non si

distruggono, ma vanno ad aggrupparsi con altre similari esistenti in altri

organismi]. Da parte sua, lo spirito traversa un periodo di turbamento. Esso

ondeggia al disopra del proprio corpo, allora allora abbandonato, e non riesce

a rendersi conto del suo nuovo stato; immerso dapprincipio nell'oscurit…, esso

non ha che la sensazione d'un dormiveglia, ma insensibilmente il suo

appesantimento scompare, ed esso comincia a percepire quanto lo circonda: il

corpo, irrigidito, Š steso sul letto, vi sono [nella camera] delle candele

accese, e alcune persone inginocchiate mormorano preghiere; questo spettacolo

lo stupisce e lo spaventa; esso vuol gridare, ma non lo pu•; d'un tratto, la

luce nella quale Š immerso aumenta d'intensit…; esso vede come un torrente

luminoso, che sembra trascinarlo verso un [non so che] ignoto, da lui temuto;

forme schifose (gli elementali) compaiono e si precipitano addosso a lui;

facce umane ed entit… animali fanno smorfie spaventose; esso vuol fuggire,

vuole innalzarsi, ma allora accade un nuovo fenomeno: tutte le azioni della

sua vita passata gli appaiono come in un miraggio, sicch‚ esso - pazzo di

vergogna e di spavento - si dirige verso il corpo che ha lasciato e

cerca febbrilmente di riafferrare la vita; inutilmente gli spiriti superiori

lo esortano: esso non li vede, non li sente, la vertigine lo prende ed

[allora] gira un'istante su se stesso, come una imbarcazione durante la

tempesta, e poi sparisce nel torrente fluidico che lo circuisce con le sue

mille volute. [L'atmosfera Š chiamata dagli occultisti mare od oceano astrale,

per similitudine alle acque che si trovano sulla terra].

 

Questo stato di turbamento si pu• prolungare per molto tempo. Alla fine, lo

spirito esce dall'incubo, la coscienza del suo me gli ritorna. [Secondo un

modo di vedere moderno dei filosofi, l'io Š l'entit… corporea, cioŠ quel

principio che presiede a tutto l'andamento del fisico e che ha per direttiva

l'istinto il se e l'anima umana, vale a dire Š l'astrale; il me Š la

personalit… cosciente, la psiche, quella cioŠ che apprende e riflette le

proprie sensazioni. Il voi Š la ragione superiore, la voce morale interna,

chiamata anche io superiore; il s‚, o l'ego, Š lo spirito, il germe divino,

l'ideale morale. Invece nelle scuole pubbliche, secondo un vecchio

insegnamento che si perpetua, allo spirito Š data la denominazione d'io, e

tanto il me, quanto il voi ed il se sono confusi con l'io. Tento chiarire le

accennate suddivisioni dell'uomo interno ed anche il fin qui detto, mediante

una tavola sintetica d'antropognosia, suggeritami dalla lettura dell'Atkinson

(La legge del nuovo pensiero), del Sage (La zona-frontiera) e del Papus (La

scienza dei Magi), ai quali autori i lettori potranno ricorrere per maggiori

delucidazioni, che in questo breve sunto non sono consentite].

 

 

Figura: tavola sintetica di antropognosia (pagina 80 del testo).

 

 

 

Esso [lo spirito] comprende allora ci• che si Š prodotto in lui e si rende

conto del mezzo [dell'ambiente] in cui si trova, e gli ospiti coi quali vive

[cioŠ gli elementali] non lo spaventano pi—. Esso si accorge che e vivente pi—

realmente che sulla terra, e che [gli] sono nati organi nuovi, indizio di

nuove facolt… acquistate [nel nuovo ambiente]. Si accorge anche che la

comunicazione fisica col piano materiale diviene rapidamente sempre pi—

difficile; soltanto i sentimenti servono quali legami tra un piano e l'altro

[tra l'astrale e il terrestre]. Ma lo spirito si rende [anche] conto che non

si trova ancora nel suo vero centro, e si approssima, come meglio pu•, alla

seconda morte, cioŠ alla morte che avviene nel piano astrale, la quale

accelera la sua evoluzione. [La seconda morte Š la perdita degli ultimi lembi

del corpo astrale, i quali hanno accompagnato in cielo lo spirito e la psiche;

di modo che, liberato da essi, lo spirito si trova totalmente purificato.

Questo, secondo gli occultisti. Invece pei cristiani la "seconda morte" Š la

morte morale, od involuzione; se non che essa ha riferimento alla vita

terrena, e non a quella celeste].

 

Noi abbiamo preso ad esempio l'evoluzione d'uno spirito mediano [di un essere

ne buono, ne cattivo]; difatti, se l'uomo Š stato buono, onesto [su questa

terra], se ha sviluppato la propria coscienza [se Š evoluto], [in tal caso] i

suoi elementi psichici [la sua psiche], la sua parte spirituale evolver…

liberamente nel mondo astrale.

 

Esaminiamo adesso il caso inverso.

 

1ř Brutalit… fisica; disorganizzazione dell'organismo cagionata da eccessi, da

privazioni, stante il vizio o per colpa dell'individuo.

 

2ř Brutalit… morale, esistenza criminale [delittuosa], viziosa, subordinazione

perpetua dell'elemento psichico all'elemento materiale.

 

Qui [cioŠ in questi due casi] la nascita astrale Š compiuta nelle peggiori

condizioni. L'evoluzione regolare [su questa terra] non si Š compiuta. Le

parti materiali dell'essere [umano], lungi dall'essersi affinate [Ingentilite,

moralizzate, purificate], si sono appesantite; e le parti spirituali si sono,

in certa maniera, materializzate [ hanno Involuto, si sono terrenizzate, son

diventate grossolane]; [cosicch‚] la bilancia pende dal lato della materia,

dell'animalit…. In queste condizioni, lo spirito Š -  per dir cosŤ - ancora

legato alla terra. Esso Š ancora sottomesso alle forze umane, dalle quali non

si Š completamente liberato. [La trasformazione di uno spirito umano, da

grossolano in sottile, da egoista in altruista, prende il nome di P:. O:.

(Piccola Opera); e la trasformazione della societ… umana, da bestiale in

morale, da crudele in caritatevole, e chiamata G:.O:. (Grand'Opera). Nella

piccola riuscirono i santi e gli iniziati; nella grande tutti i fondatori di

religioni e gli adepti. Esso [lo spirito] va errando, fluttuando vicino alla

terra, in attesa del momento della sua liberazione dall'animalit…. Il peso Š

grave, la catena alla quale esso

Š ribadito, Š resistente, giacch‚ se l'Š fabbricata da se stesso.

 

Di guisa che, per esempio, un avaro rester… attaccato ai beni materiali, suo

solo amore quaggi—. Ma egli si trover… nello stato di un povero sempliciotto,

che si sveglia affamato dopo aver sognato d'essere d'un tratto diventato ricco

e di aver gettato oro a piene mani ai suoi numerosi cortigiani.

 

I beni materiali diventano tanto Inafferrabili per l'avaro e per l'egoista

[disincarnati, cioŠ nella condizione di spiriti], quanto lo Š l'oro per il

povero sempliciotto. Ma con questa differenza, che l'avaro ha coscienza della

dilapidazione del proprio tesoro, fatta dai suoi eredi, tutti allegri della

fortunata sopravvenienza loro capitata, e che assiste Impotente e sofferente

mille torture, alla dispersione del suo peculio. [Perci• su questa terra, non

ci dobbiamo affezionare a nulla].

 

Ci resta ora da trattare la questione delle evoluzioni [spirituali],

violentemente interrotte da cause diverse.

 

Le classificheremo come segue: 1ř I nati morti, cioŠ gli esseri che hanno

appena vissuto nell'alvo materno; 2ř I morti nel primo periodo della vita

[terrena]; 3ř I morti per accidentalit…; 4ř I morti per delitti altrui; 5ř I

morti per ragione di delitti personali; 6ř I morti per suicidio.

 

Qui, i casi differiscono da quelli sopra esaminati.

 

[Difatti in questi sei, ora menzionati] vi Š stata una brusca fermata,

volontaria od involontaria, dell'evoluzione normale.

 


1ř Per i bambini preÄmorti e evidente che l'evoluzione non si Š neppure

iniziata. La parte spirituale non ha ancora avuto il tempo di svilupparsi.

Soltanto il corpo ha vegetato. La forza vitale non Š stata esaurita.

 

La legge stessa dell'evoluzione vuole che la scintilla spirituale [lo

spirito], una volta manifestatasi, cerchi e trovi un organo apposito, nel

quale possa operare il proprio sviluppo. [Quando tale sviluppo e completamente

avvenuto, noi sogliamo dire di un uomo: Š una grand'anima].

 

2ř Le forze vitali del fanciullo morto sono restate vicino alla madre; e,

quando l'atto paterno si compie [di nuovo], esse riprendono possesso della

forma fisica [entrando nel nuovo feto], che si prester… alla loro evoluzione.

 

3ř e 4ř  - In ogni altro caso di cessazione brusca della vita, l'essere

disincarnato dovr… compiere, in stato di corpo astrale [di anima], il periodo

di tempo che avrebbe impiegato sulla terra a conseguire l'evoluzione normale.

 

Questi morti, a voler parlare esattamente, non sono morti. Ma sono piuttosto

viventi, che, spogliati violentemente del loro corpo materiale, vivono

realmente allo stato di corpo astrale [di corpo sottile o di anima]. Attaccati

agli appetiti della vita da mille e mille legami, che non hanno avuto ancora

il tempo di snodare, dominati dai desideri, che li animavano e che li hanno

accompagnati [in cielo], essi non possono allontanarsi dall'atmosfera

terrestre, e cercano continuamente di rientrare nella vita [terrena],

servendosi di tutti i mezzi possibili.

 

5ř e 6ř - Pi— terribile ancora Š la posizione di coloro che sono morti per

suicidio o in stato di brutale delitto.

 

In quanto ai suicidi, essi - attaccati [come sono] al corpo del quale hanno

voluto sbarazzarsi per sempre, - provano gli stessi bisogni che provavano da

viventi, giacch‚ appartengono [sono mancipi] ai bisogni ed alle passioni, che

li hanno spinti al suicidio, ma il mezzo per soddisfare quei bisogni e quelle

passioni [vale a dire il loro corpo] Š scomparso. Se erano violenti,

continuano ad essere violenti. Allora, essi impegnano una lotta perpetua coi

corpi astrali degli uomini male equilibrati [viventi sulla terra], allo scopo

di sostituirsi a loro [cambiamento di personalit…, infestazione dei corpi,

embrionato]. Essi spiano gli uomini allo stato di sonno, e, se il loro corpo

astrale si allontana un solo istante [dal fisico], occorre loro intraprendere

[con gli spiriti invasori] una vera lotta, onde riprendere possesso del

proprio dominio [corpo]. Donde gl'incubi e gli spaventi delle visioni

mostruose [nei dormienti]. [Il fenomeno dell'uscita dell'astrale dal corpo Š

noto nel Giappone. Col… v'Š la leggenda dei colli allungati, che fu illustrata

dal celeberrimo pittore e disegnatore Hocusai (1760Ä1849). Un suo schizzo,

edito nella Mangwa, ossia "Raccolta di disegni", rappresenta un gruppo di

dormienti distesi in terra. Costoro sono provvisti di colli smisuratamente

lunghi, che permettono alle rispettive teste di venire a contatto con persone

che si trovano distanti dai corpi ai quali esse appartengono e di oscillare

nello spazio. Tutto il disegno Š un groviglio di colli allungati, e simbolizza

l'esteriorazione durante il sonno].

 

Quando l'epoca della morte normale arriva, lo spirito del suicida o del

delinquente ritrova i suoi antenati, e, rapidissimamente Š reincarnato in un

nuovo corpo, spessissimo difforme o storpio, affinch‚ ricominci la lotta che

precedentemente aveva abbandonata.

 

 

 

VIII.

 

AURE ED IMMAGINI ASTRALI.

 

L'occultismo insegna che ogni essere porta attorno a se un raggiamento,

invisibile all'occhio materiale; ma che Š percettibile ad un'anima allenata [a

un sensibile].

 

Questa radiazione Š chiamata Aura, a seconda della tradizione; e vi Š un'aura

per ogni principio. Vi Š dunque un raggiamento od aura del corpo fisico, il

quale Š poco esteso; vi Š una radiazione od aura del corpo astrale, ed infine

vi Š una radiazione od aura dell'anima o dello spirito. E' quest'aura ch'Š

conosciuta nelle tradizioni religiose, le quali - per simbolizzarla - hanno

circondato le teste dei santi di aureole luminose.

 

L'esistenza di quest'aura Š, al di d'oggi, [scientificamente] provata; ed

anche il suo nome Š passato nel dominio della scienza [positiva].

 

Van Helmont aveva gi… riconosciuto che l'aura esce dal corpo per innalzarsi

attorno alla testa. Ma quest'aura ha maggior densit… alla testa ed alle dita

[che attorno alle altre parti del corpo]. Nelle radiazioni dell'aura sono

iscritti, sotto forma d'immagini, i risultati pi— importanti dei nostri

pensieri e delle nostre azioni. [CioŠ l'aura umana presenta una sintesi della

moralit… e della attivit… dell'individuo, aura che una sonnambula o un adepto

pu• leggere].

 

In grazia a questa radiazione dei principi dell'essere umano, vengono spiegati

molti fenomeni, che in apparenza sono strani, quali le simpatie e le antipatie

che si provano allorch‚ s'incontra un essere per la prima volta, quali le

intuizioni e le previsioni dette incoscienti.

 

L'occultista allenato [il praticante], CioŠ a dire colui che ha sviluppate le

sue facolt… di percezione dell'invisibile, si rende conto, a prima vista, del

valore d'un essere umano; [e questo] non gi… dai suoi modi esteriori e dai

suoi abiti, ma a seconda del suo raggiamento invisibile.

 

L'uomo che si crede buono, o superiore agli altri, colui che giudica e critica

gli altri, e l'egoista: tutti questi popolano la loro atmosfera [il guscio

astrale od aura] d'immagini spiacevoli a vedersi, che il veggente ed anche la

sonnambula vedranno perfettamente.

 

Gli oggetti, le nazioni, gli astri hanno ciascuno i propri cliches [le proprie

impronte stereotipe], buone o cattive, [alla loro superficie, nell'eggregora

nazionale, nella fotosfera]. Questa esistenza d'emanazioni invisibili ci

conduce alla teoria delle immagini astrali, che faremo conoscere con poche

parole.

 

L'occultismo insegna che, come ogni cosa ed ogni essere proietta un'ombra sul

piano fisico; CosŤ del pari tutto proietta un riflesso sul piano astrale.

 

Quando un essere od una cosa sparisce, il suo riflesso persiste in astrale, e

l'immagine di tal cosa o di tale essere perdura tale e  quale era al momento

preciso della sparizione. Ogni uomo lascia, dunque, in astrale, un riflesso,

una immagine caratteristica. E' col mettersi in relazione con queste immagini

astrali che il veggente ritrova tutta la storia delle civilt… sparite. Una

scoperta recente, quella della psicometria, Š venuta a provarci che queste

affermazioni dell'occultismo, che potevano essere prese per metafisica,

corrispondono a realt… assolute.

 

Questa scoperta, perseguita al suo inizio da un dotto investigatore americano,

chiamato Buchanan, Š venuta a mostrarci che ogni oggetto pu• raccontare una

parte dei fatti ai quali ha assistito. Il veggente [lo psicometra], ponendosi

sulla fronte l'oggetto da studiare, vede una serie d'immagini, che si

riferiscono ai pi— importanti fatti ai quali l'oggetto ha preso parte. A mo'

di esempio, citeremo un caso,

che prenderemo a prestito da L'Occultismo e lo Spiritualismo di Papus, pag.

61:

 

"Un giorno, ad una riunione alla quale presero parte parecchi dotti e

letterati, io [Š il Papus che parla] condussi uno dei nostri amici, che ha

sviluppata in se la facolt… chiamata psicometria ["misurazione dell'anima"].

Uno dei presenti gli diede da studiare un vecchio orologio da tasca, che

portava indosso. Il mio amico vide: 1ř anzitutto una corte [del genere di

quella di Luigi XV], dei nobili e dei duelli; 2ř una scena della Rivoluzione

[francese], durante la quale una vecchia signora saliva sul palco [di

giustizia] ed era ghigliottinata; 3ř una scena con una operazione chirurgica,

in uno ospedale moderno".

 

"La persona che aveva prestato l'orologio era stupefatta; quell'orologio aveva

appartenuto a uno dei suoi antenati, ucciso in duello sotto Luigi XV [re di

Francia dal 1715 al 1774]; secondariamente, ad una sua nonna, ghigliottinata

sotto la Rivoluzione; e da ultimo, dopo essere stato riposto, era stato

ripreso e messo in dosso il giorno in cui fu eseguita un'operazione alla

moglie dell'esibitore di esso".

 

Mediante questo esempio, sar… stata chiaramente compresa [da voi, lettori,] la

teoria delle "immagini astrali", che Š una delle pi— singolari tra quelle che

sono esposte dall'occultismo.

 

 

 

IX.

 

L'OCCULTISMO PRATICO.

 

[La teoria della relativit…, formulata nel 1917 dall'Einstein, teoria che ha

destato recentemente (1921) tanta meraviglia tra gli scienziati ufficiali,

collima perfettamente con le idee che gli occultisti dell'antichit… si erano

formate dell'universo, idee che sono seguite anche oggi da noi, occultisti

moderni. Noi affermiamo: 1ř che il mondo Š l'Essere unico. 2ř che tale Essere,

od esistente, non Š morto, ma vivente. 3ř che il mondo non Š cavo, vuoto, ma

pieno. 4ř che tutti gli esseri viventi ne formano parte integrale. 5ř che esso

non solo Š popolato da esseri visibili, ma anche da esseri che sono invisibili

agli occhi degli esseri normali. 6ř che il Nulla non esiste; non vi Š che il

Tutto. 7ř che il Tutto, o l'Essere, o il Mondo Š vivificato e mosso da una

energia, o sostanza, o forza intelligente, che l'umanit… ha chiamata

genericamente Dio. 8ř che il Dio supremo di ogni religione non Š che una

parvenza, una faccia, una raffigurazione topica, parziale, del Dio unico e

vero. 9ř che il Diavolo non esiste. Esiste per• il Male, prodotto, generato

dall'umanit…, corrotta e malevolente. 10ř. che la verit… non pu• essere

intuita dagli esseri umani, che sono imperfetti e relativi, limitati, perch‚

il finito non pu• comprendere l'infinito. 11ř che ognuno non pu• scoprire che

un lembo, che un aspetto della verit…, perch‚ le sue possibilit… non gli

permettono se non di esaminarla da un lato solo. CosŤ, ad esempio, del cosmo

una idea se ne sono formata i terrigeni, mentre che un'altra se ne devono

essere formata i marziani, un'altra i venusini, un'altra i gioviani, ecc. La

Verit… Š ci• che risulta dal complesso delle idee concepite da tutti i diversi

abitatori dell'universo. 12ř che l'Essere Š composto di tre fattori, o parti,

o persone: a)Dio, o la forza; b) l'Umanit… o l'anima; c) l'Universo, o il

corpo. Ognuna di queste parti della triplicit…, trinit…, triade o trimurti,

possiede una forza propria: Dio ha la Provvidenza; l'Umanit… Š dotata della

Volont…; e il Mondo o la Natura dispone della Necessit…, che gli antichi

chiamarono Fato o Destino. Quando due di queste forze si alleano, si compiono

miracoli. Volont… e Provvidenza producono il Bene; Volont… e Necessit…, il

Male. 13ř Lo spazio, o ambiente mentale, non ha dimensioni. 14ř il tempo,

nelle operazioni della mente, non esiste, 15ř La mente umana, se s'immedesima

nella mente universale, con la quale pu• combaciare nello spazio illimitato,

ne ritrae una virt— divina, che si muta in poteri miracolosi. (V. Kremmerz. La

porta ermetica, pag. 49 a 52].

 

Col nome d'Occultismo pratico, designiamo tutte le scienze occulte,

dall'alchimia, dalla astrologia e dalle scienze divinatorie fino alla teurgia

ed alla magia cerimoniale.

Non possiamo, in un'operetta come questa, esaminare come si converrebbe,

ognuna di queste scienze; perci• ci limiteremo a dirne soltanto alcunch‚.

 

Cominceremo dall'astrologia.

 

Non si pu• negare l'influenza che esercitano i pianeti sull'uomo e su quanto

lo circonda.

 

"L'idea dell'influenza degli astri, Ä ha detto il signor Transom nella sua

Enciclopedia, Ä pu• benissimo esser confessata dalla ragione". Senz'essere

astrologo, ognuno ammette come evidente la variazione dell'influsso del Sole

all'epoca In cui esso cambia di posizione nell'eclittica. Tutti gli esseri

della natura hanno un'esistenza intimamente collegata alle variazioni

dell'aspetto solare. L'epoca della fioritura per le piante, quella della

riproduzione per gli animali o quella delle malattie croniche per gli uomini,

non sono estranee ai diversi aspetti del Sole, cioŠ alle stagioni.

 

Ora l'astrologo riconosce che non solamente l'uomo Š sottoposto agli Influssi

astrali d'essenza analoga; ma afferma altresŤ, che il Sole non e il solo astro

del quale subiamo l'influenza, e che tutti gli altri pianeti del nostro

sistema solare ci influenzano ugualmente.

 

[In astrologia i pianeti considerati sono generalmente sette soltanto cioŠ Il

Sole, Mercurio , Venere , la Luna , Marte , Giove  e Saturno , sia perch‚

Urano e Nettuno non erano conosciuti dagli antichi che primi studiarono il

cielo, sia perch‚ gl'influssi di questi due ultimi astri Ä giungendo a noi da

distanze enormi Ä non esercitano che una leggerissima pressione].

 

Ogni pianeta c'invia, dunque, raggi astrali, i quali vengono modificati dalla

posizione dello stesso pianeta nel cielo, dagli aspetti suoi per rispetto agli

altri corpi celesti e dal suo posto rispetto al meridiano.

 

[L'eclittica, ossia il cammino che il Sole percorre apparentemente in un anno,

fu divisa in 12 parti, ciascuna di 30 gradi, dette Segni celesti, o

Costellazioni, che si contano, dal punto d'Ariete od equinozio di primavera,

da 0 gradi  a 360 gradi nel senso da occidente verso oriente. Le posizioni

sono le seguenti: 21 marzo a 20 aprile - Ariete; 21 aprile-20 maggio - Toro

ecc. Gli asterischi, o gruppi di stelle, che si trovano lungo l'eclittica

hanno le denominazioni seguenti: Ariete , toro, Gemelli , Cancro , Leone ,

Vergine , Bilancia o Libra , Scorpione , Sagittario , Capricorno , Acquario  e

Pesci . L'ordine secondo il quale i pianeti vengono classificati si basa sulle

apparenze, perch‚ si considera la Terra come il centro del sistema attorno al

quale girano; con moto pi— o meno rapido, i sette astri.

 

Ogni costellazione Ä o spazio di cielo di 30 gradi Ä Š dominata dal pianeta di

natura analoga, e per questo prende il nome di casa del pianeta ed il pianeta

Š riguardato come Signore nella sua casa. Ad eccezione del Sole e della Luna,

tutti gli altri cinque pianeti hanno due case. I pianeti sono forti nelle toro

case; sono tristi e di cattiva influenza nei segni opposti alle loro case.

Ogni costellazione Š stata divisa in tre decurie o decani, aventi ciascuno per

governatore o signore un pianeta. I nomi dei 36 decani, ossia geni decadali,

vale a dire delle influenze astrali costellari, che agiscono nel periodo di 10

giorni, ci sono stati tramandati dai Greci Ä che li appresero dagli Egiziani Ä

e da Firmico. (Vedi alla pagina 48 del "Commentarium" del 1910).

 

Anche Origene ci ha tramandati alcuni dei loro nomi, che sono in copto. E'

importante conoscere la posizione rispettiva dei pianeti nel cielo. Due

pianeti si dicono essere fra loro in un determinato aspetto quando occupano,

uno rispetto all'altro, una data posizione o, in altri termini, quando la

differenza delle loro longitudini celesti presenta un determinato valore. Di

questi aspetti se ne considerano sei: Congiunzione, quando la differenza di

longitudine Š di 0 gradi, o gli astri sono nella medesima plaga.

 

Semiquadratura  quando la differenza di longitudine e di 45 gradi. Sestile

quando la differenza di longitudine e di 60 gradi. Quadratura quando la

differenza di longitudine e di 90 gradi. Trino quando la differenza di

longitudine e di 120 gradi. Opposizione quando la differenza di longitudine e

di 180 gradi. (v. il Commentarium del 1910 pag. 123 e 124)].

 

Calcolare lo stato del cielo nel momento preciso della nascita [di una

persona] costituisce ci• che in astrologia si chiama [trarre] l'oroscopo.

 

Per interpretare questo oroscopo [o tema genetliaco] bisogna conoscere le

leggi dell'astrologia, il significato degli aspetti planetari ed, oltre a ci•,

essere dotato d'una fortissima intuizione.

 

[E bisogna anche che la persona per la quale Š stato fatto l'oroscopo, tenga

presente l'adagio astrologico: "Astra inclinant, non necessitant", che

significa: "I pianeti predestinano, ma non determinano".

 

Il che vuol dire che l'uomo, con la forza della propria volont…, pu•

modificare le proprie inclinazioni e stornare i pericoli che lo minacciano.

Solo chi sta a braccia conserte va incontro al Fato divinatogli dalla

astrologia. Ricordarsi dell'…mens o folle del Taro, che Š il simbolo del

"minus habens". Viceversa il toreador e l'iniziato, che sa attaccare e

difendersi (v. la dotta "Ipotiposi" o prefazione di Mag•fono al "Mutus

Liber"].

 

[Gli astrologi hanno diviso gli animali, attribuendo a Venere quelli di color

biancastro, a Marte gli uccelli di color rossiccio, a Febo Ap•lline quelli

d'un nero di corvo (Frammento d'ignoto scrittore)].

 

Le altre scienze divinatorie, cioŠ la frenologia, la chiromanzia, la

fisiognomonia, la grafologia, e l'esame di tutte le parti del corpo [umano],

sono altrettante diagnostiche, che hanno un valore tanto pi— grande per quanto

lo specialista Š pi— acuto Osservatore e pi— profondo intuitivo; giacch‚,

bisogna ben dirlo, non esiste alcuna regola assoluta [in tali scienze]; non vi

Š nulla di matematico. I segni esteriori non sono che l'espressione di uno

stato generale o particolare, fisiologico e psichico dell'individuo, e

gl'individui variano all'infinito.

 

[I principali tipi planetari degli uomini sono sette: il Lunare, volubile;  il

Mercuriale, prudente;  il Venusino, allegro; il Solare, geniale; il Marziale,

prepotente; il Gioviano, dignitoso; il Saturniano, gesuita. A questi si

possono aggiungere:  l'Uraniano, volitivo (qualche raro occultista del giorno

d'oggi); e il Nettuniano, utopista (un tipo umano dei secoli a venire)].

 

L'arte divinatoria fu praticata fin nella pi— remota antichit… da [uomini]

intuitivi di larghe vedute. Essi dai fatti accaduti deducevano quelli a

venire.

 

Al dŤ d'oggi [1922], esiste una quantit… di persone, sedicenti chiromanti,

cartomanti [indovine], le quali leggono il vostro avvenire nelle carte, nelle

linee della mano, nei fondi di caffŠ, in un bicchiere d'acqua, nel bianco

dell'uovo, ecc.

 

Molte di queste persone possiedono effettivamente delle facolt…; ma,

disgraziatamente, essendo loro stesse in balia di tutte le influenze, non sono

nella possibilit… di sviluppare i loro sensi interni con piena libert…. Le

carte, i fondi di caffŠ, l'albume, non hanno da loro stessi efficacia alcuna;

non sono che un mezzo [che un punto d'appoggio]. I fenomeni di chiaroveggenza

e di divinazione, ottenuti per mezzo di tali procedimenti, sono analoghi a

quelli del sonnambulismo magnetico.

 

Prendiamo ad esempio Ä i fondi di caffŠ. La veggente stende i fondi su di un

piattino e vi ci fa soffiar sopra, pregandovi di concentrare la vostra

attenzione su di essi.

 

Poi, lei si mette a guardare il piattino; e, con una penna, od un ago,

determina le figure, o le forme che si delineano. [Quindi] vi annunzia fatti

ed avvenimenti della vostra vita passata, presente od avvenire. Spesso dice

cose esatte. Che cos'Š dunque avvenuto? Il fenomeno Š stato identico a quello

che si verifica nel sonnambulismo. La vostra aura, le vostre vibrazioni si

sono comunicate a quelle della veggente e sono andate a condensarsi nei fondi

di caffŠ; le immagini, i disegni e le forme del pensiero vostro si sono

materializzate per mezzo di un processo psichico, del quale i fondi di caffŠ

non sono che il risultato visibile! [In tal modo operano le indovine turche a

Stambul, le quali hanno fama di dire il vero].

 

Lo specchio magico agisce in maniera simile. Se siete sufficientemente

sensitivo o siete dotato a sufficienza del potere di esteriorazione, allorch‚

sarete pervenuto a concentrare l'attenzione su di un bicchiere di cristallo,

non tarderete a vedervi figure, immagini e scene d'ogni specie.

 

Qualche volta Š semplicemente il vostro sogno esteriorato quello che osservate

nel bicchiere di cristallo; in altri casi quella che si riproduce nel

cristallo Š una scena reale, una scena che avviene talvolta a grandissima

distanza, e della cui esattezza siete [poi] in grado di accertarvi.

[Rammentatevi della predizione sulla irruzione del popolino a Versailles,

fatta per mezzo di una "pupilla" dal divino Cagliostro, a Roma Ä nella villa

Malta (ora Bobrinski o delle Rose) Ä il 15 settembre 1789 ed avveratasi il 5

ottobre dell'anno stesso].

 

Nella Magia svelata, il barone Du Potet ci ha raccontato i fenomeni da lui

ottenuti mediante il circolo detto magico. Egli tracciava delle circonferenze,

o delle linee, mediante carbonella o gessetto, sul pavimento [di una sala], ed

invitava una o pi— persone a guardarli.

 

A seconda del loro grado di sensibilit…, le persone provavano, in capo ad un

istante, varie impressioni, allegre alcune, altre tristi e talvolta anche

terrificanti; esse vedevano scene, dalle quali non potevano staccar lo

sguardo.

 

Tracciando quelle linee, il Du Potet concentrava la volont… sopra un'idea o

sopra una serie d'immagini, ed imprimeva alle figure che tracciava, l'idea o

le immagini che voleva comunicare ai soggetti, o la cui visione voleva che si

determinasse in loro. [La magia del Du Potet era magia magnetica, non gi…

cerimoniale].

 

La magia cerimoniale Š un'operazione mediante la quale l'uomo cerca di

costringere, mediante il contrasto delle forze occulte, le potenze invisibili

di diversi ordini ad operare secondo che egli richiede.

 

[Gli occultisti evocano i vivi; i magisti gli elementini; gli spiritisti le

anime dei disincantati; ed i teurgi invocano gli Dei].

 

A tale scopo, egli [l'operatore] le afferra [alle potenze invisibili], o Ä per

dir CosŤ Ä le sorprende, proiettando, per effetto della legge delle

corrispondenze, forze delle quali egli non Š nemmeno padrone, ma che pu•

assoggettare a leggi straordinarie. Donde que' segni esteriori, quei

pentacoli, quelle figure speciali [cifre e segni], e quelle condizioni di

tempo

e di luogo che bisogna osservare col massimo rigore, sotto pena di pericolo

[se si mancasse al rituale prescritto].

 

Si bruciano profumi, si disegna col gesto [cioŠ fluidicamente] o realmente con

una sostanza determinata [gessetto, inchiostro nero, inchiostri colorati,

colori], la figura che si vuol vedere apparire; s'intensifica l'attenzione su

di una idea e si aspetta: le forze astrali [gli elementini], combinate col

potere psichico emesso e col fumo dell'incenso o di altra sostanza [di altro

profumo], generano forme che i sensitivi possono scorgere, e delle quali i

meno sensitivi possono talvolta risentire l'influenza sul sistema nervoso.

[Quindi il mago, che opera da solo, agisce in un primo tempo da attivo,

proiettando idee; e poi da ricettivo, percependo, a mezzo del proprio sistema

nervoso e della vista, la realizzazione sottile di tali idee. Il mago bianco,

che desidera vedere una persona cara estinta, proiettando l'immagine che la

sua mente ricorda, la vede; ed il mago nero, proiettando sul fumo d'un

braciere una figura di donna bellissima, ideata dalla sua mente, la vede

dinnanzi a se. Nell'uno e nell'altro caso non si tratta che di una creazione

effimera, d'una illusione; donde Magia, da Maya "illusione", e mago, per

illusionista. Nelle sedute spiritiche, le apparizioni di fantasmi di

disincarnati sono dovute alla immaginazione di chi conosce la persona defunta,

immaginazione che trova la forma aerea per concretarla nel fluido astrale

esteriorizzato del medium].

Il magista [cioŠ lo studente di magia] Š armato di una spada o di un ferro

puntuto, col quale pu• dissolvere od allontanare le forze astrali [che

tentassero penetrare in lui].

 

Queste forze si combinano e si dissolvono, come tutte le forze. In conclusione

esse, dallo stato statico, passano allo stato dinamico, ed inversamente.

 

Ma spesso accade che l'evocatore sia inabile ed inetto; allora egli resta

vittima della propria imprudenza; di modo che le pratiche magiche sono

estremamente pericolose. [Durante esse Š in giuoco la salute e talvolta anche

la vita dell'operatore. Perci• spesso avviene che avventurosi occultisti si

cambino, d'un tratto, in umili mistici].

 

[I magisti dispongono di quattro strumenti, che sono simbolizzati dai quattro

semi delle carte da giuoco: 1. Lo scettro, cioŠ la bacchetta magica (l'asso di

bastoni); 2. La coppa, cioŠ l'incensiere (le coppe); 3. il pugnale, o lo

spadino, la spada, il fioretto, il tridente di ferro immanicato in ebanite (Il

lingam, cioŠ il falloÄcteis, o l'asso di spade); 4. Il siclo, o la moneta,

cioŠ il talismano, il pentacolo (i denari)].

 

L'operatore si prepara alle opere magiche mediante purificazioni fisiche e

morali diverse. Egli si racchiude nel suo cerchio magico, formato da tre

cerchi concentrici [senza soluzione di continuit…], che configgono

[generalmente in caratteri ebraici o magici] i nomi divini e i nomi degli

angeli del giorno e dell'ora [in cui egli opera. E Ä se sbaglia ora Ä invece

di angeli, gli compaiono diavoli]. Il cerchio Š la sua vera fortezza, giacch‚

fintanto che egli resta chiuso in esso, sta al coperto dalle influenze

pericolose. Una volta entrato nel cerchio, l'operatore comincia a voce alta la

chiamata degli spiriti. Questa chiamata prende il nome d'evocazione quando si

fa salire fino a se un essere inferiore; d'invocazione quando Si fa scendere

fino a s‚ un essere superiore; e di scongiuro quando si forza, con minacce o

con la pronunzia del nomi divini, uno spirito a manifestarsi, contro la

propria volont…. [Il verbo umano consta di tre elementi: il pensiero, la

parola, e l'intonazione della voce]. Quando si Š ottenuta l'apparizione, Š

indispensabile pronunziare il rinvio, o commiato delle influenze che si sono

presentate. Solo dopo tale congedo l'operatore pu• uscire impunemente dal

cerchio.

 

L'involtigliamento [detto da noi anche maleficio, fattura, sorte e malŤa],

ossia l'azione a distanza di una suggestione [pronunziata] dopo che una

relazione sensibile Š stata stabilita in un modo qualsiasi, tra

l'involtigliatore [il fattucchiere o stregone] e l'involtigliato [il

fatturato, la vittima], Š stato studiato in modo speciale, in questi ultimi

anni, dagli occultisti.

 

Il signor de Rochas, in una serie di curiosi esperimenti, ha strettamente

collegato l'involtigliamento all'ipnosi profonda ed all'esteriorizzazione

della sensibilit…. Uno dei pi— caratteristici [esperimenti] consiste nel dar

da tenere, lontano dal soggetto, un pezzo di cera sensibilizzata [cioŠ

impregnata del fluido nervoso del medium], e nel pungerlo con uno spillo;

[allora] il soggetto sente la sensazione della puntura, come se questa gli

venisse fatta direttamente [sulla pelle].

 

Da ultimo, lo studio pratico pi— importante per l'occultista Š la uscita in

corpo astrale, vale a dire l'esteriorazione cosciente del corpo astrale. In

tal caso, compiono una parte essenziale [due procedimenti:] l'allenamento

progressivo, mediante un regime speciale e le pratiche particolari

respiratorie. [Toreador attento! Senza una guida, non si fa magista. Un

magista autodidatta non esiste].

 

[Il Papus, a riguardo della proiezione, Š pi— esplicito. Egli ha scritto

(Occultismo e Spiritualismo, pag. 70): "L'uomo, mediante uno speciale

allenamento respiratorio, pu• accumulare in lui il dinamismo nervoso. Mediante

la preghiera, egli spiritualizza questa forza accumulata; mediante il verbo la

concreta e, con l'azione e la volont…, la dirige fuori di se. La scossa

nervosa, determinata da questa serie di allenamenti, produce uno stato

speciale, durante il quale una porzione del corpo astrale si esteriorizza e

pu• agire a distanza". Egli soggiunge (pag. 75): "Le forze studiate [in magia]

sono analoghe al magnetismo ed all'elettricit…; ma hanno in pi— l'intelligenza

animale. [Sono gli elementi]. I generatori di tali forze sono esseri viventi".

E dall'Avviamento alla scienza dei Magi (pag. 273), del Dr. Kremmerz, si

rileva che nella magia naturale [le magie sono due: la naturale, o magia

propriamente detta, e la divina, o taumaturgia] si adoperano soltanto forze

dello spirito umano incarnato e degli animali inferiori della zona astrale, e

che il magista si serve di fluidi materializzati [coagulati] e di animali

orribili dell'astrale].

 

Da tutto ci• che abbiamo detto, si pu• inferire che l'occultismo pratico

richiede, per la sua applicazione, una serie di sforzi seri [di pratiche],

basati su una conoscenza molto approfondita delle forze occulte dell'uomo e

della natura. E si pu• ben credere che esso meriti Ä [come effettivamente

merita] Ä l'attenzione di qualsiasi coscienzioso cercatore [del Vero].

Fine.