Accadde nel 1973. Una mummia viene scoperta in Cina, sebbene il pensiero comuni porta a considerare la mummificazione dei corpi come una particolarità del tutto egiziana, ricordiamo che la mummificazione era conosciuta da antichissimi popoli come Maya e Aztechi; del resto tutti questi popoli erano accomunati dalla tradizione, secondo me comune, che, con la mummificazione, i corpi potessero mantenersi per il futuro, quando le personalità importanti mummificate sarebbero potute rivivere e ascendere ai cieli insieme alle divinità venute dal cielo... e che dal cielo sarebbero ritornate.
Questa però è una mummia molto particolare. Siamo in Cina, a A-Wang-Tui, precisamente nella regione dell'Onan, in questo posto venne ritrovato un gigantesco tumulo di oltre 20 metri di profondità e 50 di diametro, la costruzione era completamente costituita di carbone con un rivestimento di argilla, materiali che fanno apparire chiaro l'intento dei costruttori nel non volere che la tomba fosse danneggiata da saccheggiatori di tombe o dall'umidità. Dentro il tumulo, una donna con un'età di circa 52 anni venne ritrovata in una triplice bara, immersa in un liquido rosso; la donna venne identificata come la marchesa di Tai del periodo storico 193-141 avanti cristo.
Una delle prime cose che balzo all'occhi degli scopritori fu che la donna pareva essere morta da poco tempo, tanto era buono il suo stato di conservazione, addirittura il corpo si gonfio come se fosse vivo, a seguito di una iniezione di sostanza conservante che sarebbe servita per eseguire l'autopsia.
All'interno furono trovati molti oggetti, il corredo funebre era molto pregiato e composto da ciotole, custodie, scatole per il trucco, cosmetici e addirittura brocche con ancora cibi, frutti, dolci di riso, erbe aromatiche e pesci; altresì si trovarono all'interno vari strumenti musicali e oggetti di vario tipo.
Un pezzo di stoffa fece soffermare l'attenzione: una seta di pochi grammi di 45 cm per 49, inoltre venne trovata una tunica che avvolgeva la mummia di 48 grammi e lunga 129 centimetri. I risultati dall'esame di questo tessuto sono pressoché sorprendenti: è una stoffa simile allo chiffon di nylon, che presume una lavorazione, come per il nylon, di tipo chimico. Pensare che la fibra sintetica venne scoperta solo dopo decine di anni di studio dall'americano Carothers nel 1938.
Comunque sia i risultati scientifici effettuati in Cina non pongono nessun dubbio, ma i dubbi si presentano quando cominciamo a porci la domanda: "Come poteva essere possibile che in Cina fosse possibile la sintesi chimica per la produzione di tessuti?", purtroppo questa domanda per ora non può avere alcuna risposta, ma di certo ci fa capire come lo sviluppo della scienza e della storia non sia come i libri ci hanno insegnato...



By Uxmal.