Nell'Era Contemporanea si riscontra un nuovo approccio al Feng Shui,
intesa a respingere invasioni ed a contrastare il pensiero che vede
l'Universo non come una "macchina" funzionale ma come un indivisibile
complesso dinamico, le cui componenti non possono essere ridotte a
singole unità senza perdere la loro caratteristica.
Questa mentalità olistica e sistemica si trova per molti aspetti in
sintonia con il pensiero orientale, la cui caratteristica fondamentale è
quella di tenere in grande considerazione la globalità espressa nel
dinamismo delle due forze energetiche primordiali, attiva Yang e passiva
Yin, che si alternano ciclicamente ma che non sono mai scindibili. Come
non sono scindibili il buio dalla luce, l'alto dal basso, altrettanto
non è scindibile la materia fisica dall'Energia "sottile", poiché una è
la conseguenza dell'altra. In tale ottica l'architettura tradizionale si
occupa dettagliatamente dello spazio fisico, considerando essenzialmente
le Leggi della fisica; l'architettura bioecologica considera lo spazio
fisico in interdipendenza con i principi energetici, mettendo in
rapporto l'habitat e l'uomo, considerando la materia nella sua globalità
e "Figlia" di un’Energia "Paterna" che è matrice Energetica e
Spirituale. Se l'architettura tratta il "mondo visibile", la
bioarchitettura considera e comprende anche il "mondo invisibile. Il
Feng-Shui, che letteralmente significa "vento e acqua", è un'arte
geomantica di matrice orientale, la cui tradizione e interna alla
vocazione ecologica della bioarchitettura occidentale. Possiamo definire
il Feng-Shui "un insieme di pratiche di lettura e di interpretazione del
paesaggio, delle forme di architettura e degli spazi interni allo scopo
di evitare influssi negativi di varia natura sulle costruzioni e
sull'uomo". Affonda le sue radici nelle culture Taoista, Buddista e
Tantrico-Tibetana; con diverse discipline filosofiche i cui aspetti
scientifici ed esoterici sono di complessa interpretazione. Per
comprendere il Feng Shui occorre riferirsi all'idea del qi (si legge
ci), che costituisce il suo campo d'azione specifico. Il qi, sostanza
sottile identifica, nella cosmogonia cinese, l'unico fondamento
dell'esistenza da cui si origina la materia "effimera con tutte le sue
leggi; è il vuoto inteso come il "nulla" dell'informazione presente in
ogni essere, in ogni cosa ed in ogni azione. Questo nulla
dell'informazione ha analogie con il nulla originario, interpretato come
energia primaria dalla fisica contemporanea, da cui è scaturita ogni
materia. Il vuoto della teoria quantistica dei campi ha rivoluzionato il
concetto tradizionale ridefinendolo non più come nulla assoluto ma come
stato di energia minima "popolato" di particelle d'informazioni virtuali
(il flusso del qi). Il qi, la cui "essenza" è energia, esiste in ogni
cosa come "proprietà" di comunicazione intermedia tra Materia e Spirito:
questa funzione di connessione ed equilibrio causa potenti influenze
energetiche le quali, se perturbate, si traducono in agenti ostili; su
tali influenze si può agire sia in termini distruttivi che con pratiche
di riequilibrio. A questo concetto è strettamente connessa l'idea,
tipicamente cinese, della funzione umana: l'uomo ha il compito di
inserirsi come forza regolatrice tra la natura (Terra) e il divino
(Cielo). Come l'agopuntura si basa sui meridiani dove fluisce il qi,
cosi, per analogia, anche sul corpo della terra scorrono correnti e
punti di energia attivi in ogni ambiente che prende forma sul
territorio. Queste correnti, chiamate "draghi", corrispondono a
particolari caratteristiche morfologiche naturali e possono essere della
più svariata natura e influiscono sui rapporto tra 1'ambiente e le
costruzioni o l'agricoltura: ci sono pertanto draghi "favorevoli",
"aggressivi", "dormienti, "malati" e cosi via.
Le catene montuose tra la Cina ed il Tibet, per esempio, sono
sempre state considerate draghi" che, portando pericolo dal Tibet,
dovevano essere direttamente controllate dalla Cina stessa: da qui la
tradizione popolare dell'origine della antica inimicizia tra i due
paesi. In tale senso anche la Grande Muraglia è una tipica opera di Feng
Shui, intesa a respingere invasioni ed a contrastare il pericoloso qi
proveniente dalla direzione Nord. Il Feng Shui si può definire "medicina
dell'habitat", ovvero espressione correttiva energetica di un aspetto
alterato del luogo che può essere riequilibrato con un intervento
omeopatico (non sono ovviamente applicabili le cure di tipo
"allopatico").
Lo spazio, come ogni espressione dell'esistente, è la risultante di
due polarità energetiche: + positivo e - negativo che, a seconda della
loro conformazione e "mescolanza", si compongono determinando la qualità
dell'ambiente. In questa lettura la qualità è da intendersi
"caratteristica" e non si esprime mai un giudizio di merito ma una
tipicità intrinseca. Alla base dell'Universo agiscono quindi due forze
"cosmiche", Yang e Yin, opposte e complementari. Yang è l'elemento
attivo e maschile, caratterizzato dal caldo, dalla luce, dal movimento.
Yin è l'elemento passivo e femminile, caratterizzato dal freddo,
dall'oscurità, dall'inerzia. Yin e Yang sono a loro volta espressione
del qi, cioè l'energia che si trova in ogni cosa, animata e non. Poiché
rappresentano elementi opposti e complementari, Yang e Yin hanno una
diversa rappresentazione all'interno dello spazio costruito.
Cosi una parete senza aperture (senza porte e finestre) è Yin
rispetto alla parete con finestre che è Yang; analogamente il soffitto è
Yang, rispetto al pavimento che è Yin. Quando una delle due energie
predomina sull'altra si ha squilibrio, e ciò da luogo a un certo tipo di
disagio e malessere psicofisico dell'ambiente che si riflette sulle
persone che vivono in quel luogo.
I Cinque Elementi:
Ogni manifestazione che ha luogo nell'Universo è riconducibile, per
il principio della "ananalogia", alle proprietà essenziali dei "cinque
Elementi: il LEGNO, il FUOCO, la TERRA, il METALLO e l'ACQUA, che
rappresentano le "cinque tipologie di Energia" che compongono e
appartengono ad ogni evento e aspetto dell'esistere e sono in mutuo
rapporto tra loro.
I "cinque Elementi" sono collegati tra loro: è necessario rispettarne
"l'ordine di produzione reciproca".
Cosi il Legno produce il Fuoco,
il Fuoco produce la Terra (ceneri), la Terra produce il Metallo
(minerali), il Metallo produce l'Acqua (si liquefa) e l'Acqua produce il
Legno (linfa). Quest'ordine è sempre benefico e positivo perché
generatore (ciclo Cheng). Per contro può sussistere "l'ordine di
distruzione o di controllo"', il Legno trae il proprio sostentamento
dalla Terra (la inaridisce), la Terra intorbidisce l'Acqua, l'Acqua
spegne il Fuoco, il Fuoco fonde il Metallo, il Metallo taglia il Legno.
In assenza di equilibrio può essere pericoloso situare Elementi in
prossimità l'uno dell'altro, se si susseguono con quest'ordine (ciclo
Ko).
Per ristabilire l'equilibrio fra i due Elementi bisogna introdurre un
elemento di "controllo" che minaccia a sua volta l'Elemento minacciato
(sol. 1), oppure che genera" (sol- 2) l'Elemento minacciato.
A ciascuno di questi Elementi corrisponde una direzione specifica
(nord, est, sud, ovest e centro), l'influenza di un pianeta (Mercurio,
Giove, Marte, Terra, Venere), le forme degli oggetti (a colonna,
appuntita, piatta e squadrata, ad arcata cioè protettiva e convessa, di
contenimento e concava), i materiali che compongono gli oggetti e cosi
via; ... il principio dei "cinque Elementi" abbraccia ogni possibile
classificazione e sistemazione categorica. Ogni manufatto prodotto
dall'uomo, in particolare ogni oggetto materiale, può essere
classificato nella sua valenza yin/yang e nella qualità Energetica,
Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua. La cultura Orientale ha strutturato
questa chiave di lettura utilizzando un codice simbolico particolarmente
efficace. Questa simbologia ha una funzione del tutto pratica:
rappresentare i "processi che animano la creazione", attraverso la
dinamica dello Yin e dello Yang, per mezzo di un codice di estrema
semplicità.
Il "Ho –Tou" e il "Tai-Jl" rappresentano il TAO e sono considerati
come le prime rappresentazioni simboliche della creazione (figura 3):
essi mostrano lo Yin e lo Yang opposti, ma uniti dalla loro
complementarietà.
La "specializzazione" della Manifestazione implica
un ulteriore tipo di espressione della polarità: si tratta dei Gua o
Koua; logos a forma di bastoni o tratti. A partire dal "monogramma"
dello Yin, tratto discontinuo (- -) (Yin Yao) e quello dello Yang,
tratto continuo (-) (Yang Yao). Si identifica una prima suddivisione:
"vecchio" (o Grande) e "giovane" (o Piccolo) Yin da una parte,
"vecchio", e "giovane" Yang dall'altra; ciascun "glifo è cosi costituito
da due tratti Yin Yang: uno inferiore ed uno superiore orientati nello
spazio (figura 4).
Ma la manifestazione, qualunque sia la sua forma, non può esistere
che per mezzo di un principio che la rende dinamica e dunque mutabile:
dal glifo "binario" Yin Yang si passa allora al ternario rappresentato
dagli "otto trigrammi", cioè degli emblemi a tre tratti, orientati nello
Spazio e nel Tempo. Gli otto trigrammi sono simboli sacri.
Questo simbolismo si ritiene originato sulla schiena di un animale
celestiale (il carapace di una tartaruga Celeste della cosmogonia
Cinese) il quale si è innalzato dalle profondità (del Tempo) fino al
Principio del Tempo. Si considera che i trigrammi racchiudano i segreti
del cosmo.
Rappresentano anche il sistema binario matematico. Ci sono otto
possibili combinazioni tra i tratti Yin ed i tratti Yang. Ciascuna
combinazione è rappresentata da un ideogramma cinese arcaico: non è
possibile dare una traduzione accurata di ogni singolo trigramma (gua);
anche i saggi cinesi contemporanei disquisiscono sull'attuale
signifìcato dei termini, poiché gli ideogrammi attuali sono ora
utilizzati, nel cinese moderno, con un significato leggermente diverso.
Gli otto trigrammi sono stati associati ai vari aspetti ed Elementi del
mondo fenomenico che, in un certo senso, risuonano insieme perché hanno
le medesime proporzioni di Yin e Yang. Sono stati rinvenuti numerosi
testi chiarificatori sul contenuto e sull'utilizzo dei trigrammi: è
opportuno precisare che bisogna distinguere la loro funzione di attrezzo
di una scienza tradizionale" (collegata ad una scuola di matrice più
oggettiva), dal loro ruolo di supporto nella divinazione, che risulta
utilizzato più come pratica di matrice Sciamanica (sequenza del re Wen,
poi la scuola Confuciana).
Secondo l'interpretazione dei commenti di stampo Confuciano, ogni
trigramma è correlato a più concetti concreti o astratti, che si
riferiscono ad una parte o ad un connotato della Natura Primaria (nel
senso più ampio del termine), del mondo faunistico, dell'essere umano
nelle sue parti (fisiologiche e psicologiche) delle relazioni
famigliari, delle parti della casa, degli aspetti della vita, dei colori
... e in generale del mondo della simbolica che sottende il mondo
mentale.
Inoltre il tempo è aspetto Yang e "lavora" nello spazio che e Yin
questo identifica punti o momenti temporali (ore, giorni, mesi, anni)
che fissano energeticamente lo spazio nel tempo assoluto (principio
astrologico). Il tempo è determinato da infiniti "cancelli" (porte del
tempo) che irradiano qualità sempre diverse di energia che si sussegue
in un ciclo da 1 a 9 dove 1 = Acqua; 2, 5, 8 = Terra; 3, 4 = Legno; 6, 7
= Metallo; 9 = Fuoco. Ogni forma di "vita" (cioè che racchiude Energia
vitale) è in rapporto + o - armonico (risuona o è in dissonanza) con una
qualità Legno, Fuoco, Terra, Metallo o Acqua di un aspetto del tempo in
termini di ore, giorni, mesi, anni ... Per identificare ulteriori
modelli di mutamento capaci di rappresentare più adeguatamente la
complessità delle esperienze e dei fenomeni il sistema degli otto
trigrammi è stato ampliato elevando al quadrato la combinazione di due
trigrammi in modo da raggiungere 64 gua di sei tratti, denominati
Esagrammi, che possono descrivere simbolicamente 64 situazioni o modelli
individuali.
Il duca dl Zhou (nel XII sec. a.C.) ha introdotto il concetto di
tratto mobile considerando che Io Yin, quando raggiunge il massimo
sviluppo, si trasforma in Yang e viceversa. Poiché ognuno dei sei tratti
di un esagramma può cambiare o muovere, si ottengono 384 modelli o
simboli individuali, ma poiché possono cambiare anche tutti i tratti, il
numero dei possibili mutamenti è elevatissimo.
Ai fini pratici bastano 64 esagrammi per rappresentare ogni fenomeno
o situazione riguardante tutti i propositi o intenti umani (schema
circolare di Shao Yung).
E' la struttura del libro dei "Mutamenti" o
I Ching (trascrizione Wade-Giles) o meglio Yi Jing, nella
traslitterazione con la romanizzazione Pinyin; il significato di ciascun
Esagramma identifica i modelli di qi operanti nella realtà fenomenica.
Questi modelli non sono statici ma sincronici e si basano sul linguaggio
simbolico: spazio e tempo non sono lineari (principio di causa/effetto)
ma si presentano come trama/ordito: cioè un modello organico e
sincronico (sincronicità = risonanza).
Nell'universo fenomenico ogni aspetto fa parte di un tutto: due
eventi simultanei sono la manifestazione di unica struttura che in
quello stesso attimo si manifesta nell’universo.
Le Scuole del Feng Shui:
La disciplina del Feng Shui si divide principalmente in due grandi
ambiti o scuole, che si differenziano nel modo d'applicazione ma che
sono riconducibili ad un unico corpo teorico.
Una è chiamata "Scuola della Forma" per la quale riveste
importanza l'aspetto formale. La sua funzione si rivolge in particolare
alle dimore Yin: le tombe (yin zhai) e trova il suo punto essenziale
nella preminenza della forma di montagne, di fiumi e nella selezione
dell'ambiente esterno all'edificio. La seconda considera fondamentale la
posizione, l'esposizione e la disposizione degli edifici e degli
ambienti interni. Tutto questo in relazione all'energia qi. Esistono,
inoltre, scuole collegate all'Astrologia Orientale (Ki delle 9 Stelle)
che si possono raggruppare in 3 sottogruppi. Si identifica anche una
"Scuola Mistico Esoterica definita "Scuola del Ba-Gua" che concepisce e
misura ogni corpo energetico (che emette vibrazioni, cioè onde di forma)
in sintonia o distonia con 1'ambiente di cui fa parte.
L'ambiente è
uno spazio delimitato (i muri della stanza, il perimetro di un
appartamento, ecc.) che costituisce un ecosistema e determina un "campo
di forma": analizzando la risonanza presente nell'ambiente si possono
correggere eventuali squilibri inserendo oggetti-simbolo.
Il Feng Shui nella sua accezione di "medicina dell'habitat fornisce
validi suggerimenti in merito all'orientamento e posizionamento dei
locali e degli arredi, in relazione a tre diversi parametri: forma,
funzione e sostanza, analizzati nelle loro componenti Yn e Yang. Questo
metodo, collegato alla matrice filosofica della sequenza del Cielo
Posteriore, appartiene intimamente alla Scuola della Bussola e consente
di analizzare, identificare e verificare 1'ambito più favorevole dove
collocare, all'interno di una costruzione, lo spazio abitativo più
funzionale e dove disporre gli oggetti di arredo in modo che la persona
possa riuscire a trarre il maggior beneficio energetico. Ciascun
idividuo, ogni ambiente e qualunque oggetto prodotto dalla mano
dell'uomo appartiene o è governato, dalle caratteristiche energetiche di
uno tra i cinque Elementi: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. Una
volta identificato lo spazio abitativo è possibile approntarlo in modo
da esaltarne i valori energetici, in funzione delle attività che la
persona svolge al suo interno. Nella Scuola della Bussola, gli edifici,
le stanze e in genere tutti gli ambienti antropici sono classificati
secondo una delle otto tipologie corrispondenti ai trigrammi, nel
rispetto della direzione sulla quale affaccia la porta principale e
acquistano il valore energetico correlato. Una stanza che possiede la
porta orientata verso il nord è considerata energeticamente Acqua perché
è alimentata dalle energie Acqua, se la porta è orientata a ovest sarà
Metallo e così via…
Articolo di Arch. Mauro Bertamè: Bioarchitetto,
radioestesista, professionista di Feng Shui, organizza seminari in tutta
Italia e scrive per riviste e giornali specializzati nel settore.
Collabora con il Centro Studi & Ricerche Cosmòs nel settore della
bioarchitettura. Vive e lavora a Milano.