Lettere ad una sorella:
Il mondo astrale e i suoi abitanti

di Fabrizio Solazzi

 

Carissima sorella, mi accingo a parlarti, degli esseri della natura, tra i quali gli Eggregori; in ciò mi servirò più del linguaggio ermetico, legato alla tradizione occidentale: e, questo, al solo fine di esporti con più chiarezza possibile ciò che ti scrivo.
Se osservi a fondo, e non solo in superficie, la dottrina orientale - anche leggendo "La Sacra Scienza", postata in questi giorni, e studiando le diverse cosmogonie - ti accorgerai, che è solo il linguaggio che cambia, poiché la legge che dirige il Logos è una ed eterna, ed è ben più in alto delle tradizioni stesse. Le strade che portano a Roma sono molte, e se noi persevereremo in una - quale mezzo e non fine - che riterremo idonea alla nostra natura, otterremo la nostra realizzazione; o, male che vada, una buona evoluzione. Colui che continuamente cambia sentiero, senza prima fare esperienza esauriente in quello scelto, si troverà come tu ben comprenderai, sempre al punto di partenza. 
Ora, per comprendere gli esseri che vivono nell'invisibile, (per invisibile, dobbiamo intendere, materia eterea in diverso stato di condensazione, dalla più grossolana alla più pura) bisogna considerare l'universo, le stelle, il sole, i pianeti, la luna, e la nostra terra, corpi animati, e più o meno intelligenti, mossi quindi da energie invisibili ai nostri occhi, ma continuamente con noi in contatto, tramite la vita sociale che viene a svolgersi nell'universo; analoga alla vita sociale che il nostro organismo viene a svolgere tramite le cellule, in continuo interscambio tra di loro, grazie al veicolo che noi chiamiamo sangue - ma che nel cosmo, o grande uomo, l'Adam Kadmon, possiamo chiamare fluido vitale, etere, protoplasma, ecc.
Questi esseri, nelle varie tradizioni, sono stati chiamati con diversi nomi; nella tradizione ermetica sono chiamati: Elementari, Geni, Eoni, Eggregori, Entità Magistrali. Alcuni di questi esseri sono legati alla corrente astrale (Mondo del divenire); altri, detti Divini, cioè Eoni, intelligenze Magistrali, Maestri realizzati, Dei, sono al di sopra della corrente astrale, (Mondo dell'Essere). In questa infinita gerarchia universale, troviamo gli esseri ancora divisi in tre categorie: quella collettiva: gli elementari; quella individuale: gli uomini, e gli esseri dell'invisibile, in cerca di realizzazione, ma ancora legati alla corrente astrale, e quella impersonale: gli archetipi, gli universali, modelli (Eggregori) di umanità, razze, stati, religioni. Ma esistono anche Eggregori, con grado inferiore, e rappresentano i modelli di cose inferiori, come ad esempio, modelli di uomini, uniti per un ideale, uno sport, un lavoro, un arte ecc.. Ogni cosa ha il suo modello che ne rappresenta l'archetipo, fino ad arrivare a Dio l'archetipo degli archetipi. Per esempio, un grande iniziato, fondatore di una religione, rappresenterà l'archetipo di quella religione. Le tre modalità della luce astrale, cioè, negativa - positiva - neutra, si incontrano in tutte e tre le categorie spirituali, sopra descritte; anche se, la collettiva corrisponde più alla corrente (OB), quella individuale alla corrente (OD) e quella impersonale, all' (AUR).
Esiste, quindi, un'infinita gerarchia, non solo tra gli esseri appartenenti a diverse categorie, ma anche tra quelli della stessa categoria, come vi è negli uomini stessi; tutte queste vite, compresi noi, non sono che aspetti, espressioni diverse, di un'unica vita e realtà ontologica, che li contiene tutti.
Il nostro compito, che è così grande e sublime, è quello di comprendere il Logos; cioè la natura, con la quale Dio manifesta se stesso. Il Logos creatore, viene, così, ad esprimersi nei quattro verbi dell'uomo, che sono: 
Affermazione - negazione - discussione - soluzione, analoghi ai quattro principi del Tetragramma Divino; i primi tre principi di tutta l'esistenza, che, nella religione Indù, sono chiamati, Visnù - Siva - Brama: cioè, creazione - distruzione - conservazione. Sarà per mezzo del Logos, quindi, che potremo giungere al quarto termine, la soluzione, ed all'unione con l'archetipo primordiale, o idea Platonica - che eternamente crea, pur rimanendo dietro il velo dell'esistenza, rappresentante il mutabile riflesso dell'immutabile e immanifesto. 
Ora, andando per gradi, ritorniamo ad esaminare gli esseri del mondo astrale. Per astrale s'intende luce nera, da dove tutto partorisce; quindi, mondo invisibile ai nostri occhi, energia che riempie il cosmo intero, e che permette a tutti i corpi di trovarsi in relazione tra loro; è quella che Dante chiama "Amor che muove il sole e l'altre stelle" - da non confondere con il corpo astrale, cioè uno dei sette corpi o veicoli che l'uomo possiede. Ricorda che tutti gli esseri sono di fuoco; con esso vengono generati, perpetuati e, a volte, distrutti, anche se vige la legge, che dice "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Difatti, la piramide, che simboleggia la gerarchia progressiva verso l'unità, ha come simbolo principale quello del fuoco Divino. La stessa radice della parola, "pyro", significa fuoco.
Elementari: facciamo, quindi, una sintesi degli esseri dei piani astrali, cominciando dalla base della piramide, dove troveremo le quattro classi degli spiriti degli elementi, che sono: terra - aria - acqua - fuoco - chiamati, tradizionalmente: Gnomi - Silfi - Ondine - Salamandre - e corrispondenti ognuno al proprio elemento, con prevalenza su gli altri elementi che pure si trovano presenti.
Sono esseri collettivi, e innumerevoli; si riproducono e si rinnovano continuamente; fluiscono nella luce astrale, come i leucociti, fluiscono nel sangue; hanno intelligenza proporzionata alla funzione e fine a loro destinato - come, ad esempio, una pianta, un cane, un cavallo, hanno intelligenza relativa per compiere le funzioni relative alla loro natura. Gli elementari sono condensazioni di luce astrale e non posseggono una loro individualità: per questo sono mortali; ma, quando si uniscono a delle catene di bene dalle quali sono attirati, ed assimilano le proprietà occulte della mente umana, possono acquistare l'immortalità; tuttavia, sempre conservando le caratteristiche di loro natura. Essi non hanno libero arbitrio; quindi, non sono responsabili del bene, o del male che possono provocare; un uomo che possieda una potente volontà può giungere a comandarli e a servirsene, o per il bene o per il male, secondo la direzione della sua volontà; sono simili a un cane, di cui responsabile è solo il padrone. 
Geni: i Geni (dal lat. Genius, da gignere = nascere, generare) sono esseri che hanno raggiunto uno stato geniale, e attivo nella luce astrale: ad esempio, l'uomo, dopo la morte fisica, si trova in uno stato di sonno parziale, a volte totale, non comprendendo la realtà in cui si trova; ma, un uomo, con grado di evoluzione di lunga superiore alla media, può affrontare tale processo, in stato di lucidità completa, cioè in stato geniale, essendo egli un risvegliato - Budda. Naturalmente, anche in questa categoria vi è un'infinita gerarchia di esseri, meno evoluti, evoluti, ed evolutissimi, antichissimi e meno. I geni tipici della tradizione ermetica si dividono in sette raggi, o gradazioni diverse, corrispondenti ai sette pianeti; essi sono chiamati: Geni Solari - Lunari - Marziali - Mercuriali - Gioviani - Venerei - Saturniani. Ognuna di queste classi ha un compito ben preciso, e può donare a colui che entra in simpatia fluidica con loro le sue qualità occulte.
Eggregori: come già ti dissi, gli Eggregori, o Geni Eggregori, detti anche Kamarupa, sono i modelli, o archetipi, di cose superiori, o inferiori, a secondo del grado di colui che li ha generati. Gli Eggregori di catena, soprattutto di una fratellanza bianca, sono magneticamente potenti ed hanno l'effetto di modificare, migliorare, sia psichicamente che fisicamente, a lungo raggio, ogni individuo appartenente a quella fratellanza, con i quali entra in frequente contatto, (anche tramite il rito); e ne rimane legato, per mezzo di canali fluidici, o cordoni argentei, uno da testa a testa, l'altro da cuore a cuore. Questi Eggregori hanno quindi potere anagogico, cioè traente in alto, e sono detti Eggregori bianchi; altri, viceversa, hanno potere cadagogico, cioè traente in basso, quindi distruttivo, e segnano la fine delle cose, fratellanze esoteriche, religioni, popoli ecc. Vi sono, poi, Eggregori evolutissimi, con stato androgeno. Devi considerare gli Eggregori come serbatoi di energia intelligente, rappresentanti la somma di tutti gli individui di una catena, e che ridona in proporzione maggiore, ad ognuno - che con tale catena è in armonia fluidica - maggiormente di quanto gli è stato donato. L'Eggregore, di fronte ai singoli membri, è padre e madre; di fronte al capo di una catena è sposa, ma anche figlia; poiché da lui, è stato generato, e viene nutrito e diretto. 

(Scrive X)
Grazie per la tua delucidazione. Ora, proviamo a passare a quest'altra parte del testo che hai inviato: Gli Eggregori di catena, soprattutto di una fratellanza bianca, sono magneticamente potenti, ed hanno l'effetto di modificare, migliorare sia psichicamente che fisicamente, a lungo raggio, ogni individuo appartenente a quella fratellanza, con i quali entra in frequente contatto, (anche tramite il rito) e ne rimane legato, per mezzo di canali fluidici, o cordoni argentei, uno da testa a testa, l'altro da cuore a cuore.

In quale modo entrano in contatto? E cosa intendi per <rito>? Intanto ti dico quello che penso.

Credo innanzitutto che gli Eggregori non solo ridonino in proporzione maggiore; ma, forse traggono loro stessi esperienza da queste unioni. Insomma, credo che anche attraverso questa esperienza di <donazione> essi ne traggano un beneficio per la loro crescita evolutiva. 

Per quanto riguarda il <contatto>, mi ricollego al nostro discorso iniziale; cioè, <il mago> ed anche alle <sedute medianiche>.
Pensi essi possano contattarci <usando un mezzo> e trasfondendo al gruppo che si riunisce, la loro conoscenza?
E inoltre ritieni possa essere possibile il contatto tra un Eggregore ed un individuo incarnato, esulando da un vero e proprio gruppo di ricerca spirituale, per esempio?

Ti ringrazio per la pazienza e ti abbraccio con amore.


(Risponde Fabrizio) 

Qui entriamo nel campo della Magia, non quella che intendono gli ignoranti, e i fanatici, che ne fanno sfoggio; ma quell'antica arte esercitata dai Re e Sacerdoti, quindi dai veri Saggi.

La Magia, può dividersi in due primi rami, Magia naturale e Magia divina. Per il primo, bisogna rigorosamente attenerci, alla conoscenza del Grande Arcano, o Liber Taroth, che è la rappresentazione del Liber Mundi, e quindi alla conoscenza dell'universo astronomico, o calendario liturgico luni-solare, poiché il contatto con alcuni esseri, o entità, avviene solo in un determinato periodo, giorno, ed ora, per esempio, se si vuole evocare un genio mercuriale, devi operare di mercoledì, e nell'ora di mercurio...

Nella Magia Divina, o Magia Eonica, come viene chiamata tradizionalmente, viceversa si può operare in qualsiasi momento. Ricorda, il contatto con tali creature, avviene solo tramite un amore puro e sincero, e in modo naturale, al di fuori di questo, vi è solo rovina, per quei poveretti, che inconsapevolmente cercassero di entrare nell'invisibile, senza la giusta conoscenza, ma soprattutto senza amore, e solo per scopi egoistici.

Che cosa intendi per "sedute medianiche?" Se intendi il classico spiritismo, siamo molto lontani da quanto trattato finora, questa come ti dissi, e' l'arte dei Re e Sacerdoti, e per accedervi bisogna essere iniziati, e non servono poi molte cerimonie per esserlo, poiché iniziati si diventa da sé, per mezzo dell'ascesi individuale, quindi, per mezzo dei propri sforzi; per iniziato intendo semplicemente colui, che si è distaccato dalla corrente comune degli uomini, e morto alla vita profana, rinasce alla vita iniziatica, iniziando appunto l'opera di reintegrazione.

Per quanto riguarda, la possibilità di contatto tra un essere dell'astrale ed un uomo, la tradizione insegna che ciò può avvenire in tre maniere: la prima, tramite un ascesi mistica e devozionale, come quella dello Yoga, dove tu sai e senti che sei uno col tutto, ed è quella per me, o per lo meno per la mia natura, più idonea; la seconda, individualmente, tramite operazioni magiche, ma bisogna essere dei sensitivi e conoscitori, altrimenti è necessario ricorrere alla terza, quella più diretta e più usata in tutte le vere fratellanze esoteriche: cioè tramite una pupilla magnetizzata, e creando, per mezzo dei poli opposti, positivo - negativo, uno stato neutro, o androgeno, uno stato di sonno cosciente, quale canale per l'entità evocata.
Queste pratiche sono vecchie come il tempo, ma sempre furono celate dai grandi iniziati, poiché la scienza è del bene e del male.

Un abbraccio

Fabrizio.


(Scrive X)
Sei stato molto chiaro e ti ringrazio per la cura ed il <tempismo> delle tue risposte. Mi vorrei soffermare sull'ultima parte del tuo scritto: " la terza, quella più diretta e più usata in tutte le vere fratellanze esoteriche, cioè tramite una pupilla, magnetizzata, creando, per mezzo dei poli opposti, positivo - negativo, uno stato neutro, o androgeno, uno stato di sonno cosciente, quale canale per l'entità evocata.

Queste pratiche, sono vecchie come il tempo, ma sempre sono state celate dai grandi iniziati, poiché la scienza è del bene e del male."

Vorrei a questo punto <aprirmi> con te, perché hai toccato un punto fondamentale, un punto che è stato inizialmente per me fonte di disagio, e di domande su Chi sono io? E sin dalla tenera età. Quello <stato> di cui parli tu, ma non mi è chiaro <pupilla magnetizzata-positivo/negativo> è uno stato in cui io entro in modo molto naturale. Io mi stendo sul divano, o sul letto, e l'intenzione unica è quella di riposare. Entro in una condizione <neutra> (ed in questa mi ritrovo).

Non ho più idea, nè dello spazio, né del tempo; so che sono cosciente, ma non ho più pensieri, o emozioni. Ed è a quel punto che (da moltissimi anni ormai) io <vedo> qualcuno che mi parla (non ho mai evocato nessuno), e che spiega di argomenti solo ed unicamente spirituali. Io comprendo tutto, in quel momento tutto è chiaro. Poi, l'immagine sfuoca ed io apro gli occhi. Dentro di me sento grande amore, ma non sono mai riuscita a spiegare a me stessa quanto accade. Io non faccio meditazione yoga. Diciamo che quando <medito> entro in contatto con il mio essere più profondo, cerco di conoscermi e cerco di essere più obiettiva
che posso. So cos'è una fantasia! Ma queste <situazioni> mi accompagnano da quando avevo cinque anni e ho cercato di comprendere. 
Mi accorgo che tutto quanto mi è stato passato <anche con quei contatti>, sta venendo alla luce, ed io lo passo agli altri; ma non è un ripetere: quei messaggi sono <inglobati> nel mio essere. Non ho mai fatto nulla per raggiungere questa condizione ed ho sempre pensato: prima o poi capirò che devo farne di queste lezioni (che servono anche me).

Vorrei proseguire ancora con te, se lo desideri anche tu, perché un conto è parlare di gerarchia, un altro è <vivere> senza aver mai studiato nulla e ritrovarsi <tutto> dentro, come se qualcuno avesse infilato un seme che diventa frutto. Quello dell'Amore incondizionato esiste gia .............

Ti abbraccio forte e ringrazio te e <qualcun altro> forse non visibile che mi sta aiutando. 

X


(Risponde Fabrizio)

Ritorniamo, quindi, all'ultima parte del mio precedente messaggio, dove parlo di pupilla e magnetizzatore. Per pupilla, o colomba, intendo un soggetto passivo e ricevente, quasi sempre femmina; per magnetizzatore, un soggetto attivo emittente, maschio. Ogni uomo, maschio o femmina che sia, possiede, più o meno, una quantità di energia, che possiamo chiamare, fluido, magnetismo, o prana; è la stessa energia che viene a formare il corpo astrale, o doppio eterico. Essa viene propagata, tramite il suono, l'elettricità, il verbo, lo sguardo e tramite le imposizioni delle mani, cioè con passi magnetici; diretta per mezzo della volontà, dell'uomo, soggetto attivo, in un soggetto ricevente passivo, crea in tale soggetto uno stato neutro, capace di farlo entrare in un sonno lucido, o sonno magnetico. 
Questa energia, viene anche usata per curare determinate malattie, poiché l'energia che viene assorbita dall'ammalato ridona al suo corpo fluidico l'equilibrio perso, causa di esaurimento a livello psichico, e di malattia a livello fisico. Per spiegarmi meglio, ti porterò un esempio: l'uomo è costituito da tre principi fondamentali, il corpo fisico, il corpo astrale, lo spirito. Quando il corpo astrale perde le sue energie, il corpo e lo spirito non comunicano più bene tra loro, (subentra, quindi, la malattia); se, poi, la loro comunicazione cessa, avviene ciò che noi chiamiamo morte. Questo, è analogo ad una persona al telefono con un'altra: se noi tagliamo i fili dove l'elettricità passa, i due smettono immediatamente di comunicare tra loro. Per questo motivo, il corpo astrale viene chiamato anche mediatore plastico, perché permette di comunicare tra lo spirito e la materia; come, in analogia, avviene nel macrocosmo, essendo il mondo astrale l'intermediario tra il mondo fisico e il mondo Divino. 
Cara X, sono molto felice di ciò che mi dici, riguardo alle tue esperienze; molte doti si hanno fin da bambini, ed è questione del nostro karma passato; è l'uomo storico, o antico, che, riconoscendosi, rimanifesta se stesso, in tutto il suo splendore e potere; per questo, a volte, si fanno determinate cose senza aver intrapreso nessuna via, per impararle.

Vedi, lo yoga, con tutte le sue tecniche di meditazione - o, l'ermetismo, con tutti i suoi riti ecc, - sono solo mezzi, strumenti, per riscoprire noi stessi, il SE'; quando ciò avviene, essi vengono abbandonati come un vestito vecchio, senza però dimenticare che fu proprio quel vestito a riscaldarci negli inverni più freddi. Bisogna, quindi, che rispettiamo tutte le vie e non vie: nessuna è meglio, o peggio dell'altra. Si dice che i Rosacroce parlassero 100 e più lingue: significa che essi accettavano e tolleravano, ogni via, credo o religione.

Ma, ti confesso, e credo profondamente, che se ogni uomo, qualunque sia la sua via, non pratica quelle virtù per eccellenza, che lo condurranno sul cammino del giusto agire, e, di conseguenza, dell'amore, non potrà realizzare quella visione unica ed indicibile con l'Uno e il Tutto.

Ecco, cara sorella, come gli Eoni esprimono gioiosamente questa unione.

La musica secondo gli Eoni:

"Musica!...tutto è musica...la musica è vita, i pianeti, le stelle, gli universi cantano, in un unico coro, una eccelsa melodia al Padre Celeste. Musica!...tutto è musica, tutto vibra e respira nello eterno abbraccio, un meraviglioso amplesso ha dato origine ai mondi ed esso continua in quanto diviene sovrumano... Gioia, semplicità, giovinezza innocente sono gli ingredienti che fanno dell'Amore quell'attimo di infinito che ferma la parola che crea".

Ti abbraccio e a presto.


(Scrive X) 

Posso allora immaginare che esista un Eggregore speculare alla nostra Lista e che in qualche modo ci guida e ci segue ? In parole poverissime: mentre noi scambiamo tutte le nostre energie in lista, la somma di questa energia raggiunge il piano degli Eggregori che, al pari di noi, <senza il computer> stanno facendo la stessa cosa e ci rimandano il tutto amplificato e potenziato?

Non so che risposta mi darai; ma, <dentro di me>, sento che e cosi.


(Risponde Fabrizio) 

Sì, cara X, è come tu dici: difatti, l'Eggregore della lista Kryia Yoga sta cominciando a farsi sentire. Noi siamo come piccole batterie, che, ogni giorno, con i nostri pensieri e messaggi, accresciamo questa energia, che diviene sempre più intelligente ed evoluta, a secondo dell'andamento,e della crescita della lista e, quindi, di ogni individuo che ne fa parte.
Egli ci guida, ci ispira, come un piccolo sole ci nutre; ogni cosa, quindi, ripetuta tutti i giorni per mesi, per anni, crea un Eggregore; così, vi è l'Eggregore dello Yoga, che è assai evoluto; praticando Yoga, entriamo in comunione fluidica con lui. Vi è, per esempio, l'Eggregore del calcio, delle arti marziali, nella quale vi sono molte discipline, ed ognuna ha il suo Eggregore; che, a sua volta, appartiene all'Eggregore principale delle arti marziali, che li contiene tutti; come lui, a sua volta, appartiene all'Eggregore dello Sport, cioè di tutti gli sport. Sono come delle scatole cinesi: i più grandi contengono i più piccoli. Vi sono, poi, gli Eggregori della medicina ermetica; ve ne è ognuno per ogni tipo di male; ma, di ciò parleremo un'altra volta.

Un caro saluto

Fabrizio.


(Scrive X) 
Il tuo scritto mi ha fatto estremamente piacere. Mi chiedo come mai stiamo proseguendo individualmente questo percorso, anziché con la lista; ciò che abbiamo manifestato è di estrema importanza, ma probabilmente deve essere così: uno scambio <stretto> che significa qualcosa di più che un semplice scambio di idee. Abbiamo molte cose in comune, a quanto pare; ma, certamente una, la più grandiosa: AMORE, che REALIZZA L'UNO e che, sono convinta, sarà la comunanza di tutti.

Ho il pieno rispetto per il cammino di ognuno. Ogni vita, ogni <soffio di vita> è Dio, e questa Sacralità va onorata, rispettata, amata.

Un abbraccio con amore

X


(Risponde Fabrizio)

In fondo, noi apparteniamo alla stessa famiglia spirituale, in quanto, ambedue, seguiamo la stessa rotta, quella verso Dio; e, anche se si è divisi materialmente, spiritualmente siamo uniti ed apparteniamo, per spiegarmi meglio, ad una classe di spiriti ricercatori, nel senso più profondo della parola; e, quind,i alla stessa famiglia, che è assai numerosa. 
Mi chiedi se ricordo delle mie vite passate: ho sognato, spesso, delle mie vite precedenti, ma è acqua passata e quello che più conta, almeno per me, è il presente ed eterno attimo: in lui vi è tutto il mio passato, il mio presente, ed anche il mio futuro, e con lui non sarò mai solo. 

Per vivere nell'Uno, e godere del suo amore, bisogna aver sconfitto le proprie tempeste interiori, ed aver ottenuto una totale indipendenza su se stessi; ma, questo, è il risultato di molte vite, e, quindi, di molte fatiche - ciò che indica l'età spirituale di ognuno di noi.

Il mio rammarico è quando vedo alcuni dei miei fratelli ricercatori, in cerca di una guida, di un maestro: questo, sarebbe anche normale, se non percepissi in loro un certo smarrimento spirituale, e la disperazione di non riuscire a trovare quello che cercano.
Allora, vorrei farli vivere in Lui, per donae ad essi quella sicurezza e quella pace profonda, che non si può a parole spiegare, e che solo un realizzato può provare.

Ti abbraccio e a presto

Fabrizio.

 

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