(Palazzo dello Sport di Varazze, 8 ottobre 1995)

(Palazzo dello Sport di Varazze, 8 ottobre 1995)



Chiacchierando di medianità...


di STEFANO BEVERINI










************************************************************
Curriculum essenziale dell'Autore:

" Stefano Beverini è scrittore e giornalista pubblicista. Tra i periodici che attengono al paranormale, dal 1984 collabora al Giornale dei Misteri con una rubrica mensile. E' stato condirettore della rivista Sopravvivere, Indagini e Ipotesi e ha prestato la propria opera per numerose riviste specializzate."

" Ha studiato la telepatia, la psicometria, i fenomeni di infestazione e tutta la fenomenologia medianica, sperimentando con molti medium  e circoli spiritici, tra cui i più noti ""Cerchio Ifior"" di Genova, ""Cerchio Esseno"" e ""Cerchio Kappa"" di Roma, ""Cerchio di Monza"", Roberto Buscaioli di Ravenna, Demofilo Fidani di Roma e il ""Gruppo Psicofonia e Parapsicologia di Grosseto""."

" Le sue opere più recenti sono: La telescrittura, I Dio-scuri, Genova, 1990; Il mondo dello spiritismo (scritto in collaborazione con Daniela Nacucchi), Mediterranee Roma, 1991; La telepatia, I Dioscuri, Genova, 1993; Manuale di scrittura automatica e telescrittura (Tabellone, piattino, disegni medianici), Roma, Mediterranee, 1995; Fenomeni e personaggi della medianità, MEB, Padova (in preparazione). Inoltre ha redatto alcune voci del Dizionario Biografico dei Liguri Illustri, Edizioni Consulta Ligure delle Associazioni per la Cultura, Genova, 1993."

************************************************************






























" Sono persuaso che tutte le nazioni cosiddette civili stiano slittando verso un pericoloso baratro. Mi riferisco anzitutto alla crisi dei valori umani: c'è poco spazio per la spiritualità, per il senso dell'etica, per gli ideali e per i sentimenti più elevati. Anzi, il potere e il danaro sembrano assurgere al ruolo di divinità incontrastate, nella folle corsa collettiva verso ambìte méte materialistiche. Non a torto la Tradizione riconosce il Kaliyuga nell'era attuale, derivante - in un certo senso - da un oscuramento progressivo della spiritualità primordiale. Ma non dimentichiamolo: nulla accade a caso, ed è proprio attraverso certe prove che lo spirito può sollevarsi dall'abisso."
" Su una cosa comunque non ho dubbi: i nostri studi, le nostre ricerche sono foriere di un anelito spiritualista. Sono un punto di riferimento nel caos che ci attornia. E non mi riferisco soltanto a tutti i casi di piccola e grande medianità, che molti di voi ben conoscono perché li vivono in prima persona. Non soltanto la medianità ci offre interessanti spunti a favore della sopravvivenza, ma anche buona parte del paranormale in genere: basterebbe menzionare i fenomeni di telepatia e di chiaroveggenza, che annullano il concetto di spazio; e quelli di precognizione, dove il tempo sembra essere invertito, e l'effetto precede la causa..."
" Non voglio, però, in questo contesto che ritengo non sia un congresso, ma un incontro di persone, di esperienze, di amicizia, di spiritualità, non voglio - dicevo - tediarvi con una relazione. Vorrei impostare questo nostro incontro come una chiacchierata. Alcuni di voi mi conoscono, altri mi avranno letto, da qualche parte..."
"  Nella spesso tormentata divisione italiana di gruppi, di scuole dai diversi contenuti, di scissioni... ritengo che ognuno possa seguire la sua strada: più scientifica, oppure dettata da istanze interiori, oppure ancora tesa verso aspetti consolatori, e così via. Per quanto mi riguarda, mi considero un po' un ricercatore solitario, che cerca di trarre un insegnamento dalle varie scuole, correnti di  pensiero, studi, osservazioni ed esperienze personali. E in questa ricerca mi sono diretto soprattutto verso l'approfondimento dei fenomeni medianici, di cui vorrei ripercorrere, insieme a voi - solo con brevi cenni, ovviamente! - un po' tutto il mio ""cammino"" nel labirinto dello spiritismo."
¦¦¦¦¦

"[Segue una ""carrellata"" a braccio sui seguenti punti:] "
" I primi approcci e l'immediato coinvolgimento nel 1976."

" I medium a incorporazione Vincenzo Napoli, Sandra Rossi, Gian e Tullia del ""Cerchio Ifior"" e molti altri minori. L'esperienza del Cerchio Ifior (particolarmente intensa nei primi anni Ottanta): messaggi, identificazioni e piccoli apporti."


" Breve esempio di identificazione, tratto dalla seduta del 1979: "

" «Ezio, Ezio caro, ti sembra proprio che ciò che tu stai facendo sia giusto per tua moglie e per i tuoi figli? Ascoltami, Ezio, ascolta la tua mamma, anche io ho commesso molti errori nella mia vita ma, vedi, a volte è molto importante essere sinceri con se stessi perché mentire a se stessi è come mentire davanti all'umanità e a Dio stesso. Io mi chiamo Anastasia, Anastasia Mellere Rebagliati. Sono morta a Genova nel maggio 1964. Ero molto vecchia, Ezio, molto, lo sai, posso consigliarti molto meglio di quanto avrebbero potuto fare sia Enrica che Ludovica; quindi ti prego, Ezio, ascoltami. Lo so che ad una certa età non è facile cambiare, ma cerca di farlo. Io so quanto è brutto vivere per quasi un secolo ed avere sempre le stesse idee. Ezio, ascoltami, ti prego, ascoltami. Anastasia Mellere Rebagliati, piazzale Marassi 8, morta il 2 maggio 1964.»"


" E' inutile specificare che i dati anagrafici sono stati verificati con l'estratto dell'atto di morte, e che le due donne menzionate erano le sorelle di Ezio. L'aspetto più interessante, però, non riguarda la verifica dei dati, ma il fine etico della manifestazione stessa."
" Proprio in rapporto al fine delle manifestazioni, citerò un brano molto semplice, ma significativo. Si tratta di una comunicazione di Motì, una delle Guide del Cerchio Genovese, durante la seduta del 2 marzo 1985:"

" «Non vorremmo che qualcuno tra voi potesse farsi un'idea errata di questi incontri e dei motivi del nostro presentarci. Noi non vogliamo creare una nuova religione, già fin troppe ne esistono. Noi non vogliamo fare di voi dei paladini di una verità, perché la verità finirà sempre per avere il  sopravvento sull'irrealtà. Noi non desideriamo neppure creare degli apostoli che vadano nel mondo tra la gente a parlare di ciò che diciamo, in quanto state pur certi che le nostre parole arrivano sempre agli orecchi di chi vuol ascoltare ... La verità non può essere imposta, ma deve essere compresa dall'individuo. Noi desideriamo soltanto, figli, che voi impariate ad essere spontanei, ad essere sinceri, ad accumulare granelli su granelli di consapevolezza, ad osservare il mondo con occhi diversi, a chiedervi il perché delle cose, a non far sì che siano gli altri a decidere per voi, ma che siate voi stessi, in coscienza, a prendere le vostre decisioni, giuste o sbagliate che esse poi si dimostrino. Siamo qui, in fondo, soltanto per aiutarvi a crescere... »a"

[Prosegue l'intervento a braccio sui seguenti punti:]
" La ricerca parapsicologica sulla telepatia, il CSP di Bologna, l'esperimento delle associazioni verbali guidate."

" Il ""Gruppo Luce Blu"" di Torino, le apparizioni al Castello della Rotta e le sedute del ""Cerchio di Monza""."

" La psicofonia e le sedute di Grosseto. Il ""Cerchio Esseno"" di Roma. Demofilo Fidani. Roberto Buscaioli."

" ""Gruppo Umanità e movimento"", ""Cerchio Kappa"", ""Gruppo Flavio""."

¦¦¦¦¦


" Concludo con un monito e un augurio, rivolto all'umanità. Vi leggerò un passo di un messaggio medianico pervenuto all'inizio degli anni Trenta dalla medium inglese Grace Cooke. Oggi, alle soglie del Duemila, le parole dettate dall' ""ignoto"" si rivelano attualissime:"

" «Vorremmo sottolineare ancora più e più volte la necessità della fratellanza di uomini e di nazioni. E' soltanto quando l'umanità intera si muove, comprende e constata che l'intera specie vive, agisce e ha il suo essere in una Forza spirituale universale che continuamente sostiene ogni cosa, che essa umanità può salvarsi dalla distruzione finale. Ma non perdiamo la speranza; infatti i valori della vita saranno un giorno completamente trasformati. L'uomo sarà obbligato, per le tremende sofferenze e privazioni che quanto prima subirà, a cercare sostegno in questa verità più grande. Sembrerebbe molto facile comunicare agli uomini questa verità che è dappertutto e in ogni cosa. Ma che complicato enigma diventa per chi cerca esclusivamente ricchezza e piacere! Eppure qui, nel mondo dello spirito, tutte le anime arrivano infine a questa comprensione e sono grate di credere, condividere e vivere entro l'abbraccio della fratellanza universale. Nessun altro modo di vivere è possibile al mondo. Attualmente le nazioni si fondano sul sospetto e la paura; nessuno cede perché ciascuno ha paura dell'altro. Nel mondo degli affari quasi tutti combattono contro i  loro simili per assicurarsi e mantenere per sé il proprio avere. E tutto questo dove conduce l'uomo? Né alla sicurezza, né a una prosperità duratura, ma alla rapida distruzione di tutto ciò che la civiltà ha laboriosamente costruito. Ma non scoraggiamoci! In avvenire vedremo l'umanità guadagnare in dignità."
" Per l'uomo nuovo non ci può essere né principio né fine, perché vedrà la vita come un ciclo infinito, in continua evoluzione e movimento, che tiene nel suo abbraccio ogni anima umana. Se egli vìola una legge, una verità divina, mette in gioco il benessere di tutti gli uomini. Le avversità devono legare l'anima dell'uomo ai suoi simili se l'umanità vuole trovare la salvezza. Oggi vediamo sulla vostra Terra la distruzione causata dal materialismo. Questa è morte, morte attraverso il materialismo... esso stenterà a morire: da qui le sofferenze che si preparano. Come può essere diversamente quando l'uomo ha adorato Mammone così spesso e così a lungo? Dopo dolorosi spasmi di sofferenza vediamo una rinascita, il sorgere di un nuovo e meraviglioso giorno di realizzazione spirituale. La vita comunitaria avrà una base spirituale: l'uomo sarà ispirato e diretto nell'arte e nella cultura, nella scienza, nella politica e nella religione, dai piani spirituali...»"

" Tornando a noi, un augurio, più semplice e modesto che voglio rivolgere a ciascuno, è quello di perseverare, con tenacia, con serietà, con sacrificio, ma anche con grande serenità e naturalezza, senza fanatismi, senza fideismi che cozzano contro la ragione e talvolta contro il più banale buon senso. E' fondamentale proseguire i nostri studi, le nostre piccole e grandi esperienze, protese verso un qualcosa che è proiettato molto oltre il nostro banale quotidiano, molto oltre la nostra effimera esistenza: un qualcosa che ci fa intravvedere possibilità molto più ampie. Verso il mondo dello spirito..."




                                         Stefano Beverini