Scienza,pseudoscienza
e paranormale
Garlaschelli e
Polidoro all’Universita’ di Torino
10 Marzo 2001
di Andrea Ferrero
Sabato 10 marzo,
nel quadro della settimana della cultura scientifica e tecnologica, Massimo
Polidoro e Luigi Garlaschelli hanno tenuto a Torino una conferenza-spettacolo
dal titolo "Scienza, pseudoscienza e paranormale". Ha presentato
Enrico Predazzi, preside della facoltà di scienze matematiche, fisiche e
naturali all'università di Torino.
L'incontro,
previsto in un primo tempo al liceo Segre, è stato poi allestito nell'Aula
Magna del dipartimento di Chimica (240 posti) a causa del grande numero di
adesioni, ma nemmeno così è stato possibile soddisfare tutte le richieste.
Nella prima parte
della mattinata Massimo Polidoro ha illustrato gli obiettivi e i metodi del
CICAP, sottolineando l'importanza dell'esperimento per mettere alla prova le
affermazioni sul paranormale. A questo scopo Massimo ha mostrato le diapositive
di alcuni tra i più famosi esperimenti condotti dal CICAP, come il test sulle
"uova mummificate" e la camminata sui carboni ardenti. Con la
collaborazione del nostro scettico-prestigiatore Mariano Tomatis, Massimo ha
poi riprodotto dal vivo la piegatura del cucchiaino, un presunto fenomeno di
telecinesi che negli anni Settanta fece la fortuna del sensitivo israeliano Uri
Geller. Il segretario del CICAP ha ricordato che Giucas Casella, Rosemary
Althea e tutti gli altri sensitivi contattati dal CICAP si sono sempre
rifiutati di replicare le loro imprese in condizioni di controllo, anche di
fronte al premio di due miliardi di lire messo in palio da James Randi.
Nella seconda
parte dell'incontro la parola è passata a Gigi Garlaschelli, che ha ripercorso
la storia delle indagini del CICAP, in particolare quelle sugli "uomini
magnetici", sul paranormale religioso e sui fachiri. In tutti questi casi
Garlaschelli ha sperimentato in prima persona la natura dei fenomeni,
sottoponendosi alle prove più disparate e riuscendo ogni volta a dimostrare che
non c'era bisogno di spiegazioni soprannaturali (senza per questo voler entrare
nel merito della fede religiosa, che non è oggetto di indagine scientifica).
Nella parte conclusiva Gigi ha voluto mostrare ai ragazzi alcune di queste
prove, e così abbiamo visto il serio sperimentatore dell'università di Pavia
trasformarsi in un fachiro che si passava tizzoni ardenti sulle braccia per poi
spegnerli con la bocca, si piantava un chiodo di oltre dieci centimetri in una
narice ("Questo esperimento riesce meglio a chi ha il cervello piccolo"
ha scherzato Gigi), masticava il vetro e riusciva addirittura a fermare il
battito del cuore, sotto il controllo di uno spettatore munito di stetoscopio.
Sfortunatamente Gigi ha dovuto rinunciare a portare con sè un letto di chiodi
su cui sdraiarsi, a causa dell'ingombro e del peso. L'esibizione è stata
accolta da grandi applausi, con qualche apprensione per gli esperimenti più
pericolosi. Il preside Predazzi si è raccomandato infatti che i ragazzi non
tentassero di riprodurre le prodezze di Gigi.
Per tutti gli
esperimenti Garlaschelli ha spiegato che occorrono esercizio e concentrazione,
ma nessuna facoltà paranormale, e in qualche caso, come nell'apparente
interruzione del battito cardiaco, il prodigio è solo un'illusione. Queste
esibizioni non sono fini a se stesse ma intendono mostrare che prima di cercare
una spiegazione ai fenomeni paranormali bisogna verificarne l'esistenza e che
bisogna farlo con gli strumenti adatti, dato che non sempre gli scienziati sono
in grado di indagare in campi lontani da quelli abituali. Allo stesso tempo
speriamo di aver dimostrato, catturando l'attenzione degli studenti per oltre
tre ore, che gli scettici non sono freddi e noiosi come talvolta si pensa e che
la scienza può essere divertente. Questo era anche l'auspicio di Predazzi, che
si è augurato di rivedere alcuni dei presenti nei prossimi anni come studenti
delle facoltà scientifiche.
Nel corso della
conferenza è stato distribuito agli studenti un questionario sul CICAP. Nei 136
questionari compilati, gli argomenti che hanno ricevuto più preferenze sono
stati spiritismo e UFO, mentre i due terzi degli intervistati hanno dichiarato
di condividere "molto" l'atteggiamento del CICAP (le scelte possibili
erano "molto", "abbastanza", "poco", "per
nulla"). Anche le attività del CICAP segnalate nel questionario hanno
riscosso molto interesse. Tra i commenti, infine, ci sono stati alcuni inviti
ad avere più rispetto per chi crede nel paranormale ( è un monito spesso
doveroso, anche se non ci sembra che nella conferenza ci siano stati
atteggiamenti di derisione: forse un pò di ironia è stata male interpretata) ma
anche molte espressioni di approvazione e di incitamento.