La tradizione
esoterica (1)
Questa tradizione
riguarda la dottrina fondamentale che comprende le leggi basilari e principali
concernenti la natura della Divinità, l'Universo e l'uomo...
...
L'insegnamento esoterico rivela, fra l'altro, all'umanità le Leggi e i Principi
sui quali è organizzata la vita planetaria, l'esistenza del Governo interiore
(argomento che tratteremo nella prossima lettera N.d.r.), o dominio delle cause
che precipitano nel mondo come eventi; rivelano che alla base del Piano
Generale c'è un processo evolutivo, e rivelano pure l'Unità della Vita e l'uomo
quale microcosmo, controparte del macrocosmo...
... Si può avere
un'idea dell'antichità della Sapienza Antica o Teosofia, ammirando le tracce
rimaste nelle Religioni Solari degli Incas e dei Parsi, leggendo i libri sacri
dell'India e dell'Egitto, il Pimandro di Ermes Trismegisto, il libro di Thot,
il libro Egiziano e quello tibetano dei morti, gli Aforismi di Patanjali.
Nella Grecia
Antica, il pensiero spirituale è inviluppato nella Mitologia; nei frammenti
Orfici, nelle Dottrine di Pitagora e nella filosofia di Platone sono nascosti i
principi sublimi di una Sapienza immortale.
L'apparizione, in
luoghi e tempi diversi, di gruppi specializzati per il risveglio e lo sviluppo
nell'uomo di facoltà superiori, riguardava solo coloro che erano
sufficientemente evoluti, mentre le Religioni ortodosse davano l'ispirazione e
la guida alla massa dell'umanità. In tal modo, uomini di ogni stadio
procedevano dal loro particolare rango a quello successivo, della scala
evolutiva.
I MESSAGGERI
DEGLI DEI (2)
Max Heindel,
nella Cosmogonia dei Rosacroce, ci conferma la presenza di Maestri alla guida
dell'umanità già da quando essa, millenni di anni fa, viveva nella Lemuria,
oggi scomparsa. Questi Maestri, vennero anche chiamati "Signori di
Venere" e "Signori di Mercurio". Così ne parla Max Heindel:
I Signori di
Venere furono i capi della maggior parte dei nostri simili e furono conosciuti
come "Messaggeri degli Dei". Per il bene della nostra umanità, essi
la guidarono passo a passo. Non vi fu ribellione alla loro autorità, perché
l'uomo non aveva ancora sviluppato una volontà indipendente. Essi la guidarono
perché arrivasse a manifestare volontà e giudizio e divenisse capace di
guidarsi da sé.
Si sapeva che
codesti Messaggeri erano in comunicazione con gli Dei. Erano tenuti in grande
rispetto ed i loro comandi venivano ubbiditi senza discussione.
Quando sotto la
direzione di questi Maestri, l'umanità ebbe raggiunto un certo grado di
sviluppo, gli uomini più avanzati vennero posti sotto la guida dei Signori di
Mercurio, che li iniziarono alle verità superiori per farne delle guide o capi
di popoli. Questi individui, chiamati "Iniziati", vennero elevati
alla dignità Reale e furono i fondatori delle dinastie dei Re considerati
"divini" in quanto elevati a tale rango per grazia dei Signori di
Venere e di Mercurio, considerati come Dei dall'umanità nascente di allora ...
In quei tempi un
Sovrano considerava come un sacro dovere quello di aiutare e dirigere il suo
popolo, di promuovere equità e benessere. Essendo stato iniziato poteva
contattare la saggezza divina ed essere guidato nei suoi giudizi e decisioni.
Fintanto che regnarono questi Re, tutto prosperò e fu veramente l'Età dell'Oro
...
In quell'epoca
lontana lo scopo dei Messaggeri degli Dei e dopo di loro tutti gli Ierofanti
(Sacerdoti, N.d.r.) dei Misteri e di tutte le odierne scuole di occultismo,
era, ed è, quello di insegnare al candidato l'arte di dominare se stesso. In
proporzione diretta in cui l'uomo domina se stesso, sarà qualificato per
governare gli altri. Se gli attuali governanti di popoli fossero capaci di
governare se stessi, noi conosceremmo un nuovo Millennio o Età dell'Oro.
Le
caratteristiche dei Re Sacerdoti
Così ne parla
Giuseppe Filipponio: Circa i Re Sacerdoti, giova ricordare che nessun Iniziato
era tale se non sapeva guarire e richiamare in vita una persona dalla morte
apparente. Coloro che manifestavano questi poteri erano considerati Re o
Iniziati. Gesù, infatti, fu acclamato Re, poiché aveva fatto miracoli, guarito
infermi e resuscitato Lazzaro.
Gli Iniziati
avevano la prerogativa di rivelare i segreti della natura utili all'umanità, le
virtù nascoste delle piante, l'arte di portare fra gli uomini l'amore fraterno
e il sentimento di aiuto reciproco (3).
Altri dettagli ce
li fornisce W. J. Thompson, una delle voci più autorevoli sui ritrovamenti
nell'Isola di Pasqua. Egli, con l'aiuto di un indigeno, riuscì a decifrare il
testo seguente da ciò che resta delle pareti di un tempio in rovina.
Quale potere ha
il Grande Re sulla terra? Ha il potere di fare crescere le piante e di cambiare
il colore del cielo.
Tutti salutano il
potere del Grande Re che ci rende gentili verso le giovani piante, che ci fa
ammirare i vari colori del cielo e contemplare le nuvole che sorgono.
Tutti salutano il
potere del Grande Re che ci mette in grado di apprezzare le meraviglie delle
stelle lucenti, le nuvole che si abbassano, la gentile rugiada, la pioggia che
cade e la luce del sole e della luna.
Quale potere ha
il Grande Re sulla terra? Ha il potere di popolare la terra, di creare tanto re
che sudditi. Tutti salutano il potere del Grande Re che ha creato gli esseri
umani, dato autorità ai re, e creato fedeli sudditi ... (4).
Anche Friedrich
M. Muller, in Origin of Religious Laws (Origine delle leggi religiose) ci
conferma il fatto che i Re di allora non facevano parte della comune umanità.
Ecco uno stralcio dal suo scritto: La credenza che il legislatore religioso
godesse di una intimità più stretta che non i comuni mortali, nei rapporti con
la Divinità, riempie le tradizioni antiche di molte nazioni. Secondo un
notissimo passo in Diodoro Siculo, gli Egizi credettero che le loro leggi fossero
state comunicate a Mnevis da Ermes.
I Cretesi
sostennero che Minosse avesse ricevuto le leggi da Zeus. I Lacedemoni erano
convinti che Licurgo avesse ricevuto le sue leggi da Apollo. Gli Ariani
credevano che Zaratustra le avesse ricevute dallo Spirito Buono. Secondo Gatel,
Zamolscis ricevette le sue leggi dalla dea Hestia, e secondo gli Ebrei, Mosè le
ricevette da Javè (5).
L'ESOTERISMO
NELL'ANTICHITA'
L'iniziazione (6)
Sotto l'aspetto
umano, fin da remotissimi tempi, l'Iniziazione era considerata nel modo più
consono all'epoca ed era comune ad alcuni riti mediante i quali l'uomo entrava
sul sentiero del perfezionamento.
L'Iniziazione era
collegata al segreto, in quanto certe conoscenze potevano solamente essere
elargite a quelli che erano preparati a ricevere, custodire e realizzare certe
rivelazioni relative alla natura dei Misteri, la cui conoscenza portava verso
l'unione sublime con Dio.
Alcune conoscenze
davano, inoltre, la possibilità di risvegliare gli invisibili e superiori
poteri dello Spirito, da usare soltanto per il bene della Fratellanza Umana.
L'Iniziazione, a volte, viene anche definita come "seconda nascita".
Gli Iniziati (7)
Dio svela
all'umanità ciò che essa può comprendere dei Suoi Propositi per mezzo di quelle
menti che sono sensibili alle rivelazioni spirituali, cui diamo il nome di
Iniziati.
Essi, scaglionati
lungo i millenni fra popoli diversi, ispirati dal Centro di Illuminazione di
Amore-Saggezza, furono portatori del Messaggio Divino. Alcuni di questi
Iniziati furono i fondatori delle Grandi Religioni che hanno contribuito alla
formazione dell'umanità: Rama, ci mostra le vicinanze del Tempio, Krishna ed
Ermes ce ne danno la chiave, Mosè, Orfeo e Pitagora ce ne mostrano l'interno,
mentre Gesù ci rappresenta il santuario.
Altri Iniziati ci
hanno trasmesso la Dottrina Occulta (Filosofia Esoterica, N.d.r.), che alcuni
Discepoli si sono incaricati di diffondere.
Le scuole dei
Misteri (8)
Durante l'età
dell'oro i popoli Toltechi e Maya, della 4a Grande Razza Madre Atlantidea
raggiunsero un alto grado di sviluppo. Le masse di popolo, relativamente
infantili, vennero istruite da Maestri Divini e da Re Sacerdoti spiritualmente
avanzati, esse formarono gli originari Incas, di quello che fu il vasto territorio
del Perù che si estendeva nel Sud, verso il centro America e nel moderno
Messico.
L'uomo viveva in
purezza e beatitudine poiché aveva una natura più divina che umana. I Re Divini
che regnavano sulla terra promossero un alto grado di cultura e civiltà basate
sulla conoscenza scientifica e spirituale e con una semplice forma di
insegnamento per i meno avanzati ...
Quando l'umanità
crebbe di numero e di varietà di pensiero, si ebbero, nelle menti meno colte e
meno sane, delle esagerazioni, superstizioni, desideri e passioni; spesso si
abusò della conoscenza, del potere, finché fu necessario limitare il numero di
coloro che sapevano.
Ogni popolo di
quei tempi si adattò un sistema religioso secondo la sua illuminazione e i suoi
bisogni spirituali. Sorse la necessità di velare la verità per proteggerla
dalla profanazione. Il velo fu gradatamente fatto più spesso in seguito al
diffondersi della personalità e dell'egoismo.
Questo condusse
alla formazione dei Misteri e alla creazione di simboli (per es. le antiche
scuole egiziane avevano 78 simboli). Fu consentito che credenze exoteriche (per
tutti, N.d.r.) crescessero nella mente delle masse profane, in forma di fiabe e
di miti e che sviluppandosi formassero la fede popolare senza alcun pericolo per
le verità più filosofiche ed astruse che venivano insegnate nei Santuari dei
Misteri...
I Templi dei
Misteri diventarono i principali depositari dell'insegnamento esoterico, fra
cui la dottrina del Dio Unico, la resurrezione dell'uomo alla vita eterna, la
divinità dell'Anima Umana. In essi veniva insegnato anche a vedere l'ombra
della Divinità nella bellezza, nella magnificenza e splendore dell'Universo.
I Misteri Egizi e
la grande Piramide (9)
Vi è una grande
differenza di opinioni sul come e quando la Grande Piramide di Giza fu
costruita. Questo, probabilmente, si deve al fatto che la mente umana fa fatica
a concepire una costruzione fatta dall'uomo eretta molte migliaia di anni fa.
Storici e
studenti sono d'accordo che fu costruita più di 4,500 anni fa ma, negli ultimi
anni, il chiaroveggente Edgar Cayce ha ne datato la costruzione dal 10,449 al
10.349 b.C. e ne ha spiegato il motivo della costruzione come la necessità di
salvare del materiale preziosissimo dall'affondamento di Atlantide.
In effetti la
Grande Piramide fu progettata come un insieme di informazione, poste nella
pietra, in grado di durare per migliaia di anni, fintanto che l'umanità sarebbe
arrivata al punto evolutivo necessario per poterne afferrare il significato.
Era imperativo
che il luogo dove erigere la Grande Piramide fornisse una grande sicurezza
perché doveva servire per preservare delle importantissime conoscenze
esoteriche, pertanto fu scelto il punto più elevato in quella zona (sicurezza
contro le inondazione) ed anche il più prossimo al centro della Terra (meno
vulnerabile ai terremoti). L'ubicazione geografica fu perciò stabilita alla
latitudine 29° 58' 51" Nord; longitudine 31° 09' Est.
La Camera del Re
(10)
La pareti di
questa camera sono costituite da cinque blocchi levigati di granito rosa, per
fornire la necessaria protezione alle persone elette di Dio. Vi sono dei fori a
circa 90 cm di altezza che, tramite dei condotti, prendono l'aria nei lati Nord
e Sud. il soffitto è costituito da nove enormi blocchi di pietra dal peso di 30
tonnellate ciascuno. Sette sono posti orizzontalmente e gli altri due sono
sopra di questi, messi ad angolo come il tetto di una casa. Questi blocchi di
pietra costituiscono una specie di garanzia contro qualsiasi colpo di tipo
violento.
La stanza,
sarebbe completamente vuota se non fosse che per un cofano senza coperchio,
ricavato da un singolo blocco di brillante granito levigato di color rosa.
Questo cofano non rappresenta un sepolcro, nessuno, infatti, vi fu mai seppellito.
Esso rappresenta la vittoria sulla morte: la "risurrezione".
La Camera
dell'Iniziazione (11)
La Camera del Re
è anche nota come la Camera dell'Iniziazione, dove gli iniziati, dopo un lungo
periodo di prova e di addestramento, venivano portati per ottenere il grado più
elevato dei Misteri di allora. Essi, prima di potervi accedere, venivano
istruiti con la Saggezza Antica che includeva: matematica, forze creative e
leggi cosmiche.
L'iniziazione,
durava tre giorni e tra notti, durante i quali il candidato restava nel cofano
in una situazione letargica. Nel frattempo il suo spirito abbandonava il corpo
per vagare nei reami spirituali sotto la guida del Maestro, per ritornarvi alla
fine dei tre giorni. L'iniziato entrava nella "tomba" da uomo e ne
usciva ripieno della luce di Dio. E' stato detto che Gesù, così come molti
altri, ricevette la sua iniziazione in questa camera della Grande Piramide.
Anche gli Ebrei
avevano i loro Misteri (12)
Anche gli Ebrei
possedevano la loro conoscenza segreta e le scuole d'Iniziazione. L'accolta dei
profeti a Naioth, presieduta da Samuele, formava una Scuola di questo genere e
l'insegnamento orale fu tramandato da loro.
Scuole simili
esistevano a Betel ed a Gerico e nella Concordanza di Cruden, sotto la voce
"School", vi è la seguente annotazione interessante: "Le Scuole
o Collegi dei profeti sono le prime (Scuole) di cui abbiamo notizia nella
Scrittura; dove i figli dei profeti, cioè i loro discepoli, vivevano
nell'esercizio di una vita ritirata ed austera, nello studio, nella meditazione
e nella lettura della legge di Dio. A queste Scuole, o Società, di profeti
succedettero le sinagoghe".
Il Tabernacolo
nel Deserto (13)
Possiamo leggere
nella Bibbia come Dio stesso abbia ordinato a Mosè di fare un santuario che
potesse contenere l'Arca dell'Alleanza, destinata a raccogliere le 10 tavole
della Legge. Questo perché Dio stesso desiderava essere presente in mezzo al
suo popolo. Troviamo scritto nella Bibbia:
E il Signore
disse a Mosè: "0rdina agli Israeliti che raccolgano per me un'offerta. La
raccoglierete da chiunque sia generoso di cuore. Ed ecco che cosa raccoglierete
da loro come contributo: oro, argento e rame, tessuti di porpora viola e rossa,
di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, pelle di montone tinta di rosso,
pelle di tasso e legno di acacia, olio per il candelabro, balsami per unguenti
e per l'incenso aromatico, pietre di onice e pietre da incastonare nell'efod e
nel pettorale. Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro"
(Esodo, 25:1,10).
La visione
esoterica del Tabernacolo (14)
Quando gli uomini
cominciarono ad essere dotati di intelletto iniziarono a rendersi conto della
perdita della vista spirituale che avevano posseduto fino a quel momento ed una
aspirazione ardente verso Dio e verso le loro guide divine cominciò a nascere
nella loro anima, aspirazione che sussiste ancora oggi, perché l'umanità non ha
mai cessato di piangere ciò che ha perduto.
Questa è la
ragione per la quale l'antico Tempio dei Misteri Atlantidei, il Tabernacolo nel
Deserto, venne dato agli uomini affinché potessero trovarvi il Signore, dopo
avere sviluppato le qualità richieste, attraverso una vita di servizio e la
sottomissione della natura inferiore all'Io Superiore.
Concepito da
Jehova, il Tempio dei Misteri Atlantidei era l'espressione delle grandi verità
cosmiche nascoste sotto il velo del simbolismo che parla al Sé Superiore o
Spirituale.
E' bene far
notare, innanzitutto, che questo Tabernacolo divinamente concepito fu dato a un
"popolo eletto" che doveva costruirlo con offerte volontarie, fatte
con amore generoso. Vi è qui un insegnamento del tutto particolare, perché il
divino sentiero del progresso non è mai indicato a qualcuno, a meno che questi
non si sia votato a Dio e non si trovi così pronto a offrire il sangue del suo
cuore in una vita di servizio disinteressato.
... La grande
cura apportata nei dettagli della costruzione del Tabernacolo mostra che
qualcosa di ben più elevato, di ciò che colpisce i sensi, era ricercato nella
sua costruzione. Sotto l'apparenza terrena o materiale era indicata una
rappresentazione di Verità celesti e spirituali, colme di insegnamenti per il
candidato all'Iniziazione.
Riferimenti
bibliografici
1) Giuseppe Filipponio,
Il loto Bianco, pag. 68,
Centro Verso la
Luce, Via Laurentina 622 00143 Roma.
2) Max Heindel,
La Cosmogonia dei Rosacroce, pag. 195,
Edizioni Il
Cigno, Peschiera del Garda (1996).
3) Giuseppe
Filipponio, Il loto Bianco, pag. 66,
Centro
"Verso la Luce", Via Laurentina, 622 00143 Roma.
4) James
Churchward, Mu: il continente perduto, pag. 84
Sugar Edizioni,
Milano (1975).
5) Ibid., pag.
291.
6) Giuseppe
Filipponio, Il loto Bianco, pag. 62,
Centro Verso la
Luce, Via Laurentina 622 00143 Roma.
7) Ibid., pag. 70,
8) Ibid., pag. 63.
9) Etelka Holt, The Sphinx and the Great Phyramid,
pag. 4,
Summit University Press, Los Angeles, 1975.
10) Ibid. pag.
22.
11) Ibid. pag.
28.
12) Annie Besant,
Il Cristianesimo Esoterico, pag. 32,
Edizioni Adyar,
Settimo Vittone (TO).
13) Max Heindel,
Iniziazione antica e moderna, pag. 11,
Biblioteca
Esoterica Piovan (1987).
14) Ibid. pag.
28.