LA GERARCHIA
PLANETARIA (Prima parte)
Abbiamo visto,
nelle lettere precedenti che, nel lungo corso dell'evoluzione dell'umanità, vi
sono sempre stati dei Grandi Esseri che hanno prestato la loro opera affinché
le cose procedessero secondo un piano prestabilito moltissimo tempo fa.
Anche oggi vi
sono Grandi Esseri che guidano l'evoluzione dell'umanità. L'insieme di questi
Esseri illuminati viene chiamato con vari nomi, tra cui: "Gerarchia
Planetaria", "Centro dei Maestri di Saggezza" e "La grande
Loggia bianca".
I componenti
della Gerarchia
Alcuni componenti
della Gerarchia sono attualmente incarnati in un corpo fisico, altri, invece,
vivono in un corpo eterico (energetico, N.d.r.) nei mondi sottili. Alcuni di
essi, incarnati in un corpo fisico, dimorano nelle Montagne dell'Himalaia, ma
la maggior parte è disseminata in tutto il mondo e dimora, in incognito, in
varie Nazioni.
I componenti
della Gerarchia cercano di aiutare l'umanità nel suo cammino spirituale
attraverso gruppi o movimenti tra cui possiamo elencare, per brevità: Templari,
Massoni, Rosacroce e la Società Teosofica. E' comunque certo che i Maestri
hanno il pieno rispetto del libero arbitrio degli umani, questo, chiaramente,
ne limita il raggio d'azione.
Alcuni di essi sono
esseri umani che hanno raggiunto un alto grado di perfezione ed hanno così
conseguito la "resurrezione della carne", ovvero non hanno più
l'obbligo di rinascere in un corpo fisico per procedere con la loro evoluzione.
Tra essi citiamo, per brevità, i Maestri: Morya, KootHoomi, il Veneziano,
Serapis, Hilarion, Gesù, SaintGermain e Djwal Khul.
Così ne parla
Alice Bailey nel suo volume Iniziazione umana e solare:
Attualmente
questi Maestri sono incarnati nel mondo intero con il solo scopo di partecipare
alle attività, alle occupazioni ed al lavoro di disseminazione della verità
nelle differenti Chiese, scienze e filosofie. Producono così in seno ad ogni
organizzazione un'espansione, un'apertura, una disintegrazione cosi necessarie
ed altrimenti impossibili. Sarebbe saggio che gli studenti di occultismo
riconoscessero questi fatti e coltivassero la loro capacità di identificare le
vibrazioni della Gerarchia che si manifestano attraverso i discepoli nei posti
e nei gruppi più impensati.
L'opera della Gerarchia
(1)
I Maestri
contribuiscono in mille modi a far progredire l'umanità. Dalle più alte sfere
riversano sulla Terra la luce e la vita che possono essere, liberamente come i
raggi del sole, ricevute e utilizzate da tutti coloro che sono sufficientemente
recettivi.
... E poi i
Maestri, che hanno un legame particolare con le religioni, le utilizzano come
serbatoi nei quali riversare energia spirituale perché sia donata ai fedeli di
ogni religione come un "mezzo di grazia".
C'è quindi il
grande lavoro intellettuale per mezzo del quale i Maestri inviano potentissime
forme pensiero (pensieri concentrati su una certa idea, N.d.r.) che captate
dagli uomini geniali, vengono da loro assimilate e donate al mondo. Nello
stesso modo Essi inviano ai loro discepoli le loro voci notificando i compiti
che devono svolgere ... il lavoro di guida e supervisione nell'insegnamento ai
giovani discepoli e l'invio di un aiuto specifico in numerosi casi.
Nel mondo fisico
sorvegliano il susseguirsi degli eventi, correggono e neutralizzano, per quanto
è permesso dalla Legge, le tendenze nefaste, riequilibrano continuamente le
forze che si oppongono o ne facilitano il progresso rinforzando il bene ed
indebolendo il male.
L'influenza dei
Maestri sulle Scuole di esoterismo (2)
Alcune Scuole di
occultismo e di tendenza teosofica hanno preteso di essere le uniche detentrici
dell'insegnamento dei Maestri ed il solo punto Focale dei Loro sforzi
limitandone così l'opera e formulando delle premesse che il tempo e le
circostanze non mancheranno di provare come inesatte.
Essi operano
certamente per mezzo di questi gruppi di pensatori e danno una gran parte della
Loro energia in tali organizzazioni, ma hanno ovunque Loro allievi e discepoli
e operano attraverso numerosi corpi e con diversi metodi di insegnamento.
La Gerarchia
vista dal Maestro Djwal Khul (3)
Nota: questo
messaggio è stato ricevuto e quindi scritto da Alice Bailey.
La Gerarchia, è
formata da esseri umani e spirituali nel contempo. Questi Maestri, desiderosi
di aiutare l'umanità si sono presi la responsabilità di assistere l'uomo nella
sua evoluzione. Tra loro vi sono studenti, Iniziati, così come Alcuni Maestri
soggetti ai Chohans e ai Kumaras che, a loro volta rappresentano gli Esseri
consapevoli più evoluti nella nostra sfera planetaria. Essi non sono dissimili
alle descrizioni fatte per gli Angeli e gli Arcangeli nelle religioni
Occidentali.
La Gerarchia sta
lavorando, a livello politico, per creare una cooperazione internazionale e una
sintesi economica. Nel campo della religione, invece, cerca di diffondere la
coscienza spirituale e una religione di tipo universale. Nei domini della
scienza, istruzione e psicologia, il suo scopo è quello di espandere la
coscienza, la conoscenza e le capacità umane in generale.
I membri della
Gerarchia inviano costantemente nel mondo pensieri, ideali, semi di attività e
progetti, allo scopo di influenzare coloro che operano in campo politico,
economico e scientifico. Questi piani talvolta sono idealistici, comunque sono
realizzabili. La Croce Rossa internazionale rappresenta un esempio riuscito di
tale influenza.
Coloro che si
aprono alle ispirazioni inviate dai Maestri e si dedicano al "bene
maggiore", talvolta sono istruiti dagli stessi Maestri mentre i loro corpo
giace addormentato ... Queste persone, comunque, non dovrebbero lavorare in
questo senso solo allo scopo di ottenere vantaggi personali, bensì offrirsi
come cooperatori di coloro che operano sui piani superiori.
I Maestri visti
da Giuseppe Filipponio (4)
... Questi
Fratelli Maggiori dell'umanità hanno calcato, quali uomini sulla terra, il
lungo sentiero evolutivo, e sono entrati nei ranghi dei Grandi Esseri che ora
proteggono e guidano il destino dell'uomo soltanto dopo aver subito tutti i
processi che ci innalzano a più spirituali dimensioni.
Essi hanno
trionfato sulla materia e conseguito la loro méta suprema mediante gli stessi
superamenti e gli stessi sacrifici che noi affrontiamo e con cui lottiamo nelle
nostre vite. Essi hanno conosciuto ogni passo del sentiero della sofferenza,
hanno subito ogni esperienza, hanno lottato per redimere le loro fragilità
umane ed hanno vinto mediante la padronanza degli aspetti materiali dei loro sé
umani.
I Maestri visti
da David Anrias (5)
Quando un uomo
raggiunge il Nirvana o Liberazione non è obbligato a conservare il suo corpo
fisico o a reincarnarsi in un altro. La scelta è sua: o preferisce vivere per
sempre un'esistenza disincarnata o dimora sulla terra per un tempo
considerevole come Maestro di Saggezza, in questo caso egli avrà una funzione
in seno alla Gerarchia Occulta e aiuterà lo sviluppo dell'umanità in modi
estremamente diversi.
I Maestri,
possono compiere miracoli, ma lo fanno raramente perché ritengono che, salvo in
casi eccezionali, ogni miracolo è una forma di esibizionismo. Infatti la loro
assenza di vanità è così totale che malgrado la loro nobiltà e i loro grandi
poteri sono stati così modesti da chiamarsi Fratelli Maggiori e Servitori
dell'Umanità; in effetti, secondo i loro propositi vivono per servire e
guidare, perché coloro che guidano non fanno altro che servire. Tuttavia, la
loro funzione di guida non intralcia il libero arbitrio dell'uomo, perché ciò
infrangerebbe la Legge. Essi suggeriscono, ma non esercitano pressioni,
ispirano ma non ordinano mai.
Possiamo dunque
constatare che, sebbene i Maestri abbiano il loro spirito nel Cielo, i loro
piedi calcano il nostro suolo, vale a dire che non sono vaghi sognatori, ma
uomini fondamentalmente pratici. Non hanno più i vizi e le debolezze del comune
mortale, perché hanno sofferto essi stessi per vincerli camminando sul sentiero
che porta all'Adeptato (stato di altissima evoluzione spirituale, n.d.r.).
Cosi, essi hanno l'attitudine ad una totale comprensione e tolleranza, unite ad
un'immensa compassione e, cosa importantissima come affermano essi stessi, un
pronunciato senso dell'umorismo.
Una giusta
precisazione (6)
Vorrei ricordarvi
che quando voi pensate alla Gerarchia, lo fate in termini di Maestri (come fa la
maggior parte della gente), oppure in termini di Iniziati superiori. Non è
esatto. Tutti i discepoli che vengono accettati sono nella periferia della
Gerarchia e della sua influenza.
Come possiamo
aiutare i Maestri? (7)
In primo luogo,
insegnare la legge di evoluzione e il suo corollario inevitabile, gli uomini
perfetti. Agli uomini si deve insegnare che tali grandi anime esistono, ed
esistono interamente per servire il loro prossimo. Il pubblico dev'essere
abituato ai loro nomi e attributi, alla loro opera e al loro proposito, e agli
uomini si deve dire che vengono per la salvezza del mondo.
In secondo luogo,
discepoli e aspiranti devono vivere armoniosamente sotto ogni aspetto e amare.
Le vibrazioni violente dei nostri ambienti devono essere smorzate con una forte
controvibrazione d'amore, ricordando sempre che quando operiamo dal lato
dell'evoluzione è con noi il potere della divinità stessa, disponibile per
essere usato.
Nulla può
resistere alla pressione costante dell'amore e dell'armonia quando sono
applicati abbastanza a lungo. Non è lo sforzo spasmodico che conta. E la
pressione sostenuta a lungo, invariabile, che alla fine infrange l'opposizione
e le mura della separatività.
In terzo luogo,
le organizzazioni esoteriche devono appoggiare tutto ciò che tende all'unità.
Tutti i tipi di lavoro, tutti gli sforzi esterni delle numerose organizzazioni,
devono incontrare cooperazione e assistenza amorevoli. Noi stiamo in un mondo
di sforzo come punti focali d'amore.
Il nostro
obiettivo è di aiutare i Grandi Esseri e dar loro l'assistenza intelligente che
farà materializzare i loro piani per l'umanità. Hanno deciso di operare, per
nostro tramite, all'elevazione del mondo e l'emissione dello sforzo spirituale
intensificato che arresterà l'ondata di male e allontanerà le possibili
difficoltà che stanno in agguato nell'oscurità del caos attuale dovrà avvenire
tramite i gruppi esoterici.
L'organismo
vivente di aspiranti e discepoli può fornire un centro di pace, di potere e
d'amore, di aiuto pratico e di elevazione spirituale quale il mondo non ha mai
visto. Questa è la speranza. Abbiatene cura voi.
Altri modi per
aiutare i Maestri (8)
Il fatto della
Gerarchia e l'opera svolta dai Maestri mediante i loro discepoli devono essere
indicati all'attenzione pubblica.
Ovunque,
discepoli presenteranno sempre meglio il piano gerarchico di fratellanza, di
vita spirituale e inclusiva, non ripetendo di continuo (come fanno gli stolti):
"Il Maestro mi ha scelto" o "il Maestro mi guida" o "io
rappresento la Gerarchia", ma con una vita di servizio, per mostrare che i
Maestri esistono e sono conosciuti da molti dovunque; che il piano è di
sviluppo evolutivo o di progresso e conduce verso una meta spirituale
intelligente; che l'umanità non è sola, ma che la Gerarchia vigila, che il
Cristo è con il Suo popolo.
Mostrare inoltre
che nel mondo esistono molti discepoli sconosciuti perché lavorano nel
silenzio, che il nuovo gruppo di Servitori del mondo esiste; che uomini di
buona volontà sono presenti ovunque; che i Maestri non s'interessano delle
personalità, ma che impiegano uomini e donne di ogni atteggiamento, fede e
nazionalità purché motivati dall'amore, intelligenti, di mente addestrata,
magnetici e radianti, capaci di attirare alla verità e alla bontà e non
all'individuo Maestro o discepolo.
I Maestri, non si
curano di fare proseliti, ma si impegnano unicamente ad alleviare le
sofferenze, a promuovere l'evoluzione dell'umanità e a indicare le mete
spirituali. Non cercano premi per il loro lavoro ne elogi dai contemporanei, ma
solo l'accrescimento della luce nel mondo e lo sviluppo della coscienza umana.
L'illusione
riguardo ai Maestri
MONDO ASTRALE:
mondo invisibile, dove vivono i defunti ed i viventi sperimentano le emozioni,
i desideri e le passioni. I defunti, talvolta, si presentano ai viventi come
"maestri" ed offrono servizi o insegnamenti. La "medianità"
e la "scrittura automatica" sono due tra i molteplici fenomeni dovuti
al contatto con il mondo dei "morti".
Dopo aver dato
alcune precisazione, riguardo ai Maestri ed alla Gerarchia, riteniamo giusto
parlare di una particolare illusione, oggi assai diffusa, tra coloro che
frequentano circoli occulti o Scuole spirituali. A questa illusione, sono
spesso soggetti alcuni capi di tali organizzazioni che affermano di essere in
contatto con qualche Maestro, spiriti illuminati o, addirittura, con nostro
Signore Gesù Cristo, mentre ricevono solo messaggi medianici dallo spirito di
una persona defunta. Essi, spesso, illudono anche gli allievi dicendo che,
prima o dopo, arriveranno anche loro ad incontrare il Maestro.
Leggiamo come
Alice Bailey, nel Trattato dei 7 Raggi (9), ci illustra questo fenomeno:
Anche le correnti
di esoterismo, teosofiche e rosacrociane (particolarmente nelle loro scuole
interne), hanno forme loro particolari di questa illusione di guida interiore.
Benché di natura diversa da quelle precedenti, gli effetti sono molto simili e
riducono i seguaci nella condizione di farsi guidare e spesso dirigere da voci
illusorie.
Spesso i capi
dell'organizzazione asseriscono di essere in comunicazione diretta con un
Maestro o con tutta la Gerarchia dei Maestri, da cui ricevano gli ordini.
Questi sono trasmessi all'insieme dei membri, da cui ci si attende un'obbedienza
pronta e senza discussioni.
In questo
sistema, impartito sotto il nome di sviluppo esoterico, si presenta la méta di
un simile rapporto con il Maestro o la Gerarchia come incentivo per studiare o
meditare, e l'aspirante è indotto a credere che un giorno o l'altro udrà la
voce del suo Maestro, che lo guiderà suggerendogli cosa fare e come prender
parte a ruoli diversi.
Gran parte delle
difficoltà psicologiche riscontrate nei gruppi esoterici si possono ascrivere a
questo atteggiamento e a questa speranza ingannevole offerta al neofita ...
La guida cui
obbediscono tanto spesso gli aderenti delle diverse correnti esoteriche non è
quella della Gerarchia, ma il riflesso astrale di questa (essi quindi
rispondono alla presentazione illusoria e falsata costruita dall'uomo, di un
grande fatto spirituale). Se volessero, potrebbero rispondere invece alla
realtà ...
Oggi mistici di
ogni specie, per naturale predisposizione alla vita introspettiva e negativa,
odono voci, ricevono comandi e obbediscono a impulsi che sostengono venire da
Dio. In ogni parte esistono gruppi impegnati ad avviare alla vita spirituale,
ad accertare il Piano di Dio o a collaborarvi in un modo o nell'altro. Alcuni
operano con intelligenza e le loro premesse e i tentativi sono talvolta
corretti, ma in genere seguono una via sbagliata, poiché sono soprattutto di
natura astrale.
I pericoli della
medianità (10)
Desideriamo
informare gli inesperti o ingenui, i quali danno spesso molto credito alla
medianità negativa, trastullandosi o esercitandosi incautamente, senza fede in
Dio e senza la doverosa devozione o ancor peggio senza una preparazione
spirituale, né una buona guida insegnante, con sistemi e modi più disparati
(come piattini, bicchierini, planchette, tabelle numerate o alfabetiche, seduti
attorno ad un tavolo a formare la catena in attesa dei colpi o di un movimento
del tavolino), convinti di poter così contattare le anime di congiunti morti,
parenti, amici o personaggi illustri e storici, e ne invocano incautamente le
anime chiamandole per nome.
Questi ingenui o
schiocchi non sanno quale rischio corrono in questi casi e con questi sistemi
irrispettosi verso il mondo spirituale.
Soltanto uno
spirito malefico potrà rispondere, capace di imitare perfettamente il timbro di
voce dello spirito invocato o fornendo qualunque sua segreta notizia, poiché
nel mondo dello spirito, sia positivo che negativo, ogni anima è come un libro
aperto. Nulla si può più nascondere od occultare come si fa durante la vita
terrena. Perciò si può essere ingannati con falsi nomi, con false voci, con
false comunicazioni, anche se spesso all'inizio lo spirito malvagio o burlone
alletta con buoni e favorevoli segnali, notizie o messaggi.
Un messaggio del
Maestro D.K. (11)
Dite a coloro che
vi ascolteranno che i loro Grandi Fratelli li stanno semplicemente aspettando,
e che non sono solo capaci di fare discorsi. Dite che stiamo andando loro
incontro; dite però chiaramente che non veniamo per togliere la trappola sotto
i loro passi, ma per indicarla.
Non solo non
abbiamo mai lasciato la Terra, ma nei prossimi decenni saremo qui più che mai;
non ci vedrete circolare né con la veste bianca né con l'aureola sul capo,
perché indosseremo gli abiti della gente di città, degli operai, dei contadini,
e magari ci vedrete con la ventiquattrore dell'uomo d'affari in mano, o sotto
le spoglie d'un monaco dissidente... Aspettatevi di tutto, perché l'Amore non
conosce la discriminazione, e si serve di tutto quanto gli è necessario per
rivelarsi, in ogni direzione.
Sappiate che lo
stato attuale del pianeta è come quello d'un corpo malato, e non servono, per
dimostrarlo, né prove né grandi frasi. Eviterò anche di farvi il ritratto
dell'umanità e di trarne un bilancio... né dirò che tutto questo è molto
triste, malgrado qualcuno si aspetti forse che lo dica. Non è triste: è solo un
dato di fatto, e vi porremo rimedio. Lasciamo i gridi d'allarme a livello
dell'ego, e prepariamoci a cementare le nostre azioni con il distillato del
cuore.
Partendo da qui,
comprenderete che invitiamo tutti gli esseri umani a comportarsi allo stesso
modo, perché non v'è più posto per un atteggiamento tiepido, pigro o
incongruente.... Quando un veicolo si avvicina a una curva pericolosa tutti si
allacciano le cinture, e così dovranno fare tutti i terrestri coscienti, sia
che pongano la loro energia in ciò che chiamate Dio, in un semplice feticcio,
oppure in loro stessi.
La vostra cintura
si fregi di questi nomi: tolleranza, perdono, luce e speranza; non abbia mai lo
sguardo sdolcinato d'una morale, ma la folgorante dolcezza della Conoscenza:
senza questa cintura di sicurezza, senza questo scudo, ogni volontà d'azione
sarà vana.
Riferimenti
bibliografici
1) Annie Besant,
I Maestri,
Edizioni Adyar,
Settimo Vittone, TO.
2) A. Bailey,
Iniziazione Umana e Solare,
Edizioni Nuova
Era, Roma.
3) I. Dalichiw e
M. Booth, AuraSoma, pag, 229,
Hay House, Inc. Carlsbad, CA, UA.
4) Giuseppe
Filipponio, La via della Luce, pag. 63,
Centro Verso la
Luce, Via Laurentina 622 00143 Roma.
5) David Anrias,
Attraverso gli occhi dei Maestri, pag. 20,
Edizioni Amiedi,
Milano, 1932,
6) Alice Bailey,
Il Discepolato nella Nuova Era, Vol. II, pag. 64, Edizioni Nuova Era, Roma.
7) Alice Bailey,
L'esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 515-516,
Edizioni Nuova
Era, Roma.
8) Alice Bailey,
Il discepolato della Nuova Era,
vol. I, pag.
778-779, Edizioni Nuova Era, Roma.
9) Alice Bailey,
Il trattato dei 7 Raggi, Vol. II,
Psicologia
esoterica 2, pagg. 484-487.
Edizioni Nuova
Era, Roma.
10) Antonio
Marchetti, Esperienze di terapeuta.
Cenacolo dei
Carismatici, via Repetto 2/6 16143 Genova, 1980
11) Anne e Daniel
Meurois-Givaudan, Viaggio a Shamballa,
pagg. 65-66
Edizioni Arista, 10094 Giaveno (1987)
Letture per
approfondire
La Gerarchia
Spirituale,
Istituto di
Sintesi Planetaria
23026, Ponte di
Valtellina (SO)