i Signori delle Tenebre

di: NaamaH

 

« II Cavaliere Nero gettò indietro il suo cappuccio e, meraviglia!, apparve una corona regale: ma non vi era alcuna testa visibile su cui si poggiasse. Le fiamme del fuoco brillavano fra di essa e le spalle ampi e scure, coperte dal mantello. Da una bocca invisibile eruppe una risata sinistra ».
J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli.


I Grimori e i demonologi classificano gli spiriti dei quali il mago può tentare l'evocazione in varie maniere differenti. Vi sono gli spiriti dei sette pianeti e dei giorni della settimana, delle ore della notte e del giorno, dei segni dello zodiaco e dei punti cardinali, alcuni buoni ed altri cattivi.
Vi sono anche gli « elementali ». Nel quinto secolo dopo Cristo, Proclo divise gli spiriti in cinque gruppi, quattro legati agli elementi — terra, acqua, fuoco, aria — ed un quinto che vive sotto terra. Michele Psello, nell'undicesimo secolo, aggiunse un sesto gruppo, detto lucifugum, « che evita la luce ». Gli autori del sedicesimo e diciassettesimo secolo descrivevano in genere gli spiriti del fuoco (chiamati anche salamandre) come creature che abitavano i cieli superiori, e non avevano contatti con 1'uomo. Gli spiriti dell'aria (silfidi) sono feroci e violenti. Odiano gli esseri umani, provocano tempeste, e possono formarsi con 1'aria dei corpi visibili. Gli spiriti dell'acqua (ondine), che sono crudeli, passionali e sleali, assumono generalmente forme femminili. Fanno affondare le navi e annegare i nuotatori. Gli spiriti della terra (driadi) vivono net boschi. Alcuni sono amichevoli, ma altri tendono trappole agli uomini e conducono fuori strada i viaggiatori. Gli spiriti che vivono nel sottosuolo (gnomi) sono eccezionalmente malevoli. Attaccano i minatori e i cercatori di tesori, provocano terremoti ed eruzioni, e attirano gli incauti sotto terra, verso la morte. I lucifugi, che naturalmente, come vuole il loro nome, non si mostrano mai durante il giorno, sono completamente al di là di ogni possibilità di comprensione o controllo da parte degli uomini: misteriosi, inquieti, freddamente maligni. Inseguono e uccidono chi è cosi imprudente da viaggiare di notte.
Tutti questi spiriti rappresentano ciò che e sopravvissuto, in tempi medioevali e moderni, della diffusa credenza primitiva che la Natura nel suo complesso fosse una cosa viva, come lo è 1'uomo, e che spiriti abitassero in ogni fiume e in ogni montagna, nelle nubi e nelle brezze, negli alberi, nei campi e nelle siepi, nei sassi, nei burroni e nelle grotte. Essi sono imprevedibili e ingannatori, come la Natura, che a volte e generosa, ma più spesso crudele.
I Grimori si preoccupano soprattutto, pero, dei personaggi più importanti: i principi regnanti del male, gli angeli caduti, i grandi Signori delle Tenebre. Un antico catalogo di demoni appare nel Testamento di Salomone, scritto fra il 100 e il 400 dopo Cristo. In esso si narra di come un angelo di Dio avesse consegnato a Re Salomone un anello magico, che gli diede potere su tutti i diavoli, forzandoli a rivelargli i loro nomi veri. Beelzeboul, principe dei demoni, e Asmodeus, diavolo della lussuria, che e in parte spirito e in parte uomo, figurano fra le entità menzionate. I nomi dei diavoli derivano da fonti ebraiche, greche, egiziane, assire, babilonesi e forse persiane. Come nei Grimori successivi, vengono elencate le loro funzioni. Uno fa incendiare le messi, uno strangola i bambini, un altro cola a picco le navi. Molti provocano malattie. Uno causa disturbi agli occhi, un altro emicrania, un altro febbri ricorrenti, un altro ancora infiammazioni alle tonsille. Questa e un'eredita della tradizione primitiva secondo cui ogni malattia e causata da un demone, o è essa stessa un demone. Un'eco sopravvive ancora nel Choronzon di Crowley, che era la lebbra, il vaiolo, la pestilenza, eccetera.
Una versione più tarda del Testamento fornisce un diverso elenco di diavoli, che comprende fra gli altri Asmodeus, Astaroth e Maometto. Molti dei loro nomi sono contorti e di origine sconosciuta. Questa versione tuttavia stabilisce un precedente, ripreso poi da moiti altri Grimori, nel fornire il « carattere » di ciascun demone, cioè il simbolo magico che lo controlla, perché e il « sigillo » dello spirito, equivalente al suo nome vero.
Asmodeus Astaroth Baal Belial


Nel Grimorium Verum e nel Grand Grimoire i tre supremi poteri del male sono Lucifero, Beelzebuth e Astaroth. Quando il mago li evoca, Lucifero appare come un ragazzo di bell'aspetto, Beelzebuth come una mosca enorme, Astaroth come una figura umana, meta bianca e meta nera. Sono elencati anche i loro immediati sottoposti, ciascuno con le proprie funzioni particolari e il suo « carattere » o sigillo.
Altre liste sono fornite dal Lemegeton, e dalla Pseudomonarchia Daemonum, del demonologo cinquecentesco Johann Wier, o Weyer, discepolo e amico di Agrippa. Wier traccia una completa gerarchia dell'inferno, che include Beelzebuth, capo supremo delle regioni infernali, Satana in secondo luogo, Euronymus, che e il Principe della Morte, Moloch, Principe della Terra delle Lacrime, Plutone, Principe del Fuoco, nonché Baalberith, 1'arcidiavolessa Proserpina, Astaroth, Adramelek, Nergal, Baal, che comanda gli eserciti infernali, Lucifero, che dispensa la giustizia nel regno sotterraneo, Chamos, Melchom, Behemoth, Dagon, Asmodeus, che governa le case da gioco, e 1'Anticristo, che e malinconicamente caduto di rango, dato che e ora solo il mimo e buffone dell'inferno. Alcuni demoni sono ambasciatori in paesi stranieri, come Mammon (Inghilterra), Belial (Turchia), Rimmon (Russia) e Thamuz (Spagna).
È stato spesso osservato che i diavoli di un popolo sono in genere gli dei di un altro popolo, e questo e vero per molte delle entità elencate da Wier e dal Lemegeton. Alcune di esse erano in origine divinità delle popolazioni vicine degli Ebrei, o dei Cananiti, il cui territorio gli Ebrei invasero ed occuparono. Menzionati con ira e sdegno nel Vecchio Testamento come rivali di Jehovah, divennero in seguito potenze diaboliche.
Beelzebub, il Signore delle Mosche, era il capo dei demoni nelle credenze popolari ebraiche al tempo di Cristo, il quale venne accusato di scacciare i diavoli in suo nome: « E gli scrib i, venuti da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, e nel principe dei demoni scaccia i demoni ». Baalzebub, dio della città filistina di Ekron, al quale il re ebraico Ahaziah richiese un oracolo sulla propria salute, con grande scandalo del profeta Elia di Thesbe (Libro IV dei Re, I). II suo nome può significare « signore delle mosche », o « signore che scaccia le mosche »; potrebbe derivare dal fatto che i suoi sacerdoti praticavano la divinazione osservando il volo delle mosche.
Baal significa « Signore » ed era un titolo conferito a molte divinità locali in Siria e Palestina. II supremo Baal era il dio della fertilità dei Cananiti, il cui culto richiedeva il sacrificio dei fanciulli col fuoco: « Ed hanno fabbricato altari a Baal, per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal; cose che io non comandai, ne dissi mai, ne mi caddero in pensiero ». Sono stati fatti tentativi per collegarlo con le divinita solari celtiche Belenus e Belinus, e con Beltane, la « Festa del Fuo­co » celtica che si celebra il primo Maggio, ma la connessione sembra si basi solo su di un'errata etimologia. II Lemegeton afferma che Baal appare con la testa di rospo o di gatto e parla con voce rauca. Concede saggezza e insegna come rendersi invisibili.
Fanciulli erano sacrificati anche a Moloch, divinità fenicia e cananita, e ad Adrammelech, il cui culto venne probabilmente introdotto in Samaria da coloni siriani. Chemosh era adorato dai Moabiti e Milcom dagli Ammoniti. Dagon era il dio principale dei Filistei, che posero 1'Arca di Jehovah nel suo tempio quando la catturarono agli Israeliti; il potere dell'Arca distrusse Dagon e fece crollare in pezzi la sua statua (I Re, V). Rimmon era una divinita della Siria; Naaman il lebbroso si inchino in un tempio di Rimmon a Damasco (IV Re, V).
Un altro diavolo che in origine era un dio cananita e Baalberith, il « signore dei patti »: una divinità che presiedeva alla stipulazione degli accordi. Fu uno dei molti demoni (fra i quali Beelzebub, Astaroth e Asmodeus) che presero possesso di Sorella Madeleine de Demandoix, del convento delle Orsoline di Aix-en-Provence, all'inizio del diciassettesimo secolo. Sotto il loro influsso la suora ebbe visioni, danzo cantando canzoni oscene, si mostro in pose indecenti e racconto storie terribili di sodomie e orge cannibalistiche nelle quali veniva consumata carne di bambini, cui avrebbe preso parte. Si scopri che il suo confessore, Padre Gaufridi, 1'aveva sedotta e stregata. Dopo tortura, questi venne strangolato e bruciato ad Aix nel 1611.
Astaroth era una potente dea dei Cananiti e dei Fenici, 1'equivalente dell'Ishtar babilonese. Era adorata con riti lascivi costantemente condannati dai profeti del Vecchio Testamento. In seguito, la dea divenne un demone maschio che si mostra come un angelo molto bello, ma ha 1'alito cattivo. Insegna le scienze e rivela gli eventi del passato, presente e futuro. Nergal, lo spietato, viene da più lontano. Era il dio babilonese del mondo sotterraneo, per certi versi equivalente a Marte, signore della guerra, la pestilenza, le inondazioni e le distruzioni. Tammuz era in origine un dio pastore dei Sumeri, il cui culto divenne popolare in Siria e Fenicia.
Asmodeus, il diavolo della lascivia, la sensualità e la lussuria, appare di frequente nella letteratura ebraica, e sembra sia sempre state un demone. Tradizionalmente, ha piedi di gallo, uccello noto per il vigore sessuale. Fu Asmodeus che uccise i sette mariti di Sarah nel Libro di Tobit. Può derivare dal persiano Aeshma Daeva, il demone della passione, la gelosia e l'ira accecante, armato di lancia mortale; altrimenti, il suo nome potrebbe discendere dall'ebraico shamad, « distruggere ». II Leme­geton raccomanda di invocarlo sempre col capo scoperto.
Belial (o Beliar), lo sleale, demone della menzogna, sembra sia stato anch'egli sin dagli inizi uno spirito maligno. II suo nome e forse una contrazione dei termini ebraici beli ya'al,« sen-za fede ». Gli Israeliti, secondo certe tradizioni, lo consideravano il capo dei diavoli, ed e lui il comandante delle forze del male nella Guerra dei figli della Luce contro i Figli delle Tenebre, uno dei rotoli del Mar Morto. « Ma per la corruzione tu hai creato Belial, angelo dell'ostilità. Tutto il suo dominio e nelle tenebre, ed il suo scopo e di spargere intorno malvagità e peccato. Tutti gli spiriti associati con lui non sono che angeli della distruzione ». Quando è evocato, appare in forma di angelo assai bello a vedersi, e parla con voce ingannevolmente dolce e piacevole.
Mammon, demone dell'avidità di denaro, non era un dio, ma una parola. II suo nome deriva dall'aramaico, e significa ricchezza e lucro. Venne considerate diavolo perché Gesù disse: « Nessuno può servire due padroni... Non potrete servire Dio e il mammona ».
Plutone e Proserpina vengono dalla mitologia romana, Euronimo dalla greca. Plutone era il signore del mondo sotterraneo e Proserpina (o Persefone) la sua sposa. Euronimo appariva nel famoso affresco della discesa di Ulisse negli inferi, dipinto nella Sala degli Cnidi a Delfi Era mostrato seduto su una pelle d'avvoltoio, meta nero e meta azzurro, come una mosca della carne, con i denti scoperti in un ghigno velenoso, mentre masticava la carne dei cadaveri.
Fra i numerosi altri demoni inclusi nel Lemegeton, la Pseudomonarchia e trattati consimili, figurano Phoenix, definito un eccellente poeta, e Amon, in origine un dio egiziano il cui nome significa « il nascosto », e che venne unito a Râ come Dio solare, Amon-Râ. Si mostra come un lupo con la testa di serpente, che vomita fiamme. Procura 1'amore delle donne e predice il futuro. Cimeries, che cavalca un destriero nero e governa tutti gli spiriti dell'Africa, trae probabilmente il nome dai Cimmeri, un popolo menzionato da Omero che vive all'estremo occidente, fra 1'oscurità e la nebbia in un paese in cui non sorge mai il sole; dalla loro terra Ulisse inizia il viaggio nell'Ade (Odissea, canto XI). Balam e un diavolo con tre teste che cavalca un orso ed ha un falco appollaiato sul polso. Predice il futuro e va probabilmente identificato con Balaam, 1'avido stregone simbolo nel­la Bibbia dell'avarizia, dell'adorazione degli idoli e dell'immoralita.
Che i demoni appaiano in forme grottesche e orripilanti e un'antica tradizione. I Babilonesi pensavano che gli spiriti del male fossero cosi orrendi che, vedendo le loro stesse immagini ritratte in uno specchio, sarebbero fuggiti. Avevano corpi di cane, zampe d'aquila, artigli di leone, code di scorpione, crani spolpati, coma di capro e ali di uccello. I demoni locuste che appaiono nel nono capitolo dell’Apocalisse hanno corpi di cavalli da battaglia, volti umani, lunghi capelli di donna e corone dorate, denti di leoni, ali che battono con fragore e le code velenose degli scorpioni. (II loro re, 1'Angelo dell'Abisso Senza Fine, ha per nome in ebraico Abaddon, « lo sterminatore », che in greco suona Apollyon, lo stesso nome cioè del diavolo che appare nel celebre racconto allegorico religioso di William Langdon. The Pilgrim's Progress).
I Padri della Chiesa descrissero diavoli dall'apparenza di creature umane, ma anche simili a leoni, a leopardi, a tori, a orsi, a cavalli, a lupi, a serpenti e a scorpioni, o talvolta a crea­ture composite.
I Grimori riportano gli aspetti che può assumere ciascun diavolo, in modo che il mago possa esser certo che lo spirito che gli appare sia proprio quello da lui evocato; tuttavia le descrizioni ricordano anche i talismani planetari di Marsilio Ficino e Giordano Bruno, nonché gli spiriti planetari del Quarto Libra del De Occulta Philosophia. Possono anche servire ad aiutare il mago nell'evocazione fornendogli la forma caratteristica dello spirito su cui concentrarsi.

 

Secondo la Cabala, le forze malefiche nascono dalla parte sinistra dell'Albero della Vita, specialmente da Geburah, il sephira che rappresenta la severità e 1'ira di Dio. Il male discende da questa sfera, come se in qualche modo 1'ira divina ne traboccasse. Nello Zohar e nei testi cabalistici successivi, gli spiriti del male sono chiamati spesso Kelipoth, cioè « gusci » o « conchiglie». Sono i rifiuti e i detriti, il materiale di scarto che lascia dietro di se il vasto organismo universale.
Nel tredicesimo secolo si era ormai sviluppata 1'idea dell’esistenza di dieci sephiroth malvagi, controparti dei dieci sephiroth divini. Questi sono dominati da arcidemoni, sotto il comando supremo di Samael, il caduto Angelo dei Veleni. MacGregor Mathers li elenca come segue;

  1. Satana e Moloch
  2. Beelzebub
  3. Lucifuge
  4. Astaroth
  5. Asmodeus
  6. Belphegor
  7. Baal
  8. Adrmmelech
  9. Lilith
  10. Naamah

Lilith e Naamah, nella tradizione ebraica, sono demoni femminili che soffocano i neonati e seducono gli uomini nel sonno, succhiando loro il sangue. Le origini di Naamah non sono conosciute. Lilith era probabilmente in origine Lilitu, una entità malvagia degli Assiri che aveva ali e lunghi capelli scomposti. II suo nome venne confuso in seguito con la parola ebraica che significa « notte », layil, e cosi Lilith fu descritta come uno scarmigliato demone notturno. Esiste una storia secondo cui re Salomone inizialmente sospetto che la regina di Saba fosse Lilith perché aveva le gambe pelose. È lei probabilmente il « notturno terrore » del Salmo 91: « Tu non dovrai temere dei notturni terrori... ».
Una leggenda dice che fu la prima moglie di Adamo, creata da Dio con liquame e fango. Dalla sua unione col padre della umanità nacque Asmodeus e una legione di altri demoni. Questa storia non appare nella Bibbia, ma se ne trovo una giustificazione indiretta nel versetto 3 del quinto capitolo della Genesi, in cui si dice: «E Adamo visse centotrenta anni; e generò a sua immagine e somiglianza un figlio cui pose nome Seth », da Eva. Ciò implicava, si penso, che Adamo in precedenza avesse avuto altri figli, i demoni, che non erano « a sua immagine e somiglianza »: altrimenti, la precisazione non sarebbe stata necessaria.

 
testo originale di NaamaH