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LA DOPPIA VITA DI UNA JAZZ SINGER
Pamela Stonebrooke, cantante molto nota negli Stati Uniti, rivela i propri incontri con Grigi e Rettiliani.
di Michael Lindemann
Pamela
Stonebrooke è una famosa cantante di Los Angeles, California. Ha
collaborato con Tammy Wynette, Johnny Cash, Jerry Lee Lewis e altri, e
ha vissuto in Giappone ed a New York. La Stonebrooke dice di avere
avuto contatti con alcune razze aliene, di cui racconterà in un suo
libro di prossima pubblicazione negli USA, "Experiencer: A Jazz
Singer’s True Account of Extraterrestrial Contact". Ecco l’intervista
che mi ha rilasciato nel giugno dello scorso anno.
Come e quando hai realizzato di avere quella che David Jacobs definisce una "doppia vita"?
Vorrei premettere che ho avuto a che fare con il paranormale per
diverso tempo, prima che tutto questo avesse inizio. Ho comunicato a
fare viaggi astrali 13 o 14 anni fa. In quel periodo ebbi la mia prima
esperienze di OBE (Out of Body Experience = viaggi fuori dal corpo). Fu
davvero un’esperienza straordinaria, anche se mi spaventai a morte. Ma
alla fine divenni un’esperta in fatto di viaggi astrali.
Continui a tutt’oggi?
Sì, assolutamente.
Perché il preambolo?
Perché all’epoca della mio primo contatto con gli Alieni ero
avvantaggiata dal fatto che conoscevo le esperienze OBE, in quanto
penso che l’esperienza aliena abbia avuto luogo sia su un piano
fisico-tridimensionale che su un piano astrale. Credo che loro ci
sgattaiolino dentro e fuori, e forse anche noi... mentre ciò che mi ha
spaventato di più nel primo incontro fu il mio risvegliarmi all’interno
di un’astronave, in un ambiente di foggia strana e con le pareti
metalliche.
Questo quando accadde?
Circa cinque anni fa.
Ti trovavi nella tua casa quel giorno?
Ero a casa, prima di svegliarmi a bordo dell’astronave. E non accadde in uno stato di sonno o dormiveglia.
Eri andata a letto?
Sì. Non voglio scendere nei dettagli, ma mi svegliai in una strana
stanza e vidi i tradizionali esseri Grigi (di cui all’epoca non sapevo
nulla) entrare dentro.
Davvero non avevi mai letto o sentito parlare dei Grigi?
Non ho mai prestato molta attenzione all’argomento, in verità. Mi
interessavano di più le cose metafisiche, canalizzare, aprire i
"Chakras", etc. Non avevo mai letto notizie, né ero andata a conferenze
sugli UFO. In pratica, la questione non mi coinvolgeva.
D’accordo. Allora, questi esseri entrarono... poi che accadde?
Riempirono la stanza e rimasero in piedi attorno a me. Un essere che io
percepii come femminile venne verso di me. Io me ne stavo in un angolo,
tremando, in posizione fetale, pensando: "No, no, dove sono? Che cosa
succede?" Ero nel panico. L’essere mi si avvicinò e pose la sua mano
sulla mia spalla, dicendomi: "Non avere paura. Tutto quello che devi
fare è stare qui. Vieni con me". Lei mi portò in un’altra stanza... il
ricordo è ancora vivido. Su uno strano tavolo metallico, posizionato a
circa 50 centimetri da terra, c’erano quattro piccole bambine, di età
compresa fra gli otto e gli undici anni, che si misero a correre verso
di me, chiamandomi "Mamma". Io ero letteralmente paralizzata contro il
muro... loro cercavano di afferrarmi le braccia ed io volevo sottrarmi,
senza riuscirci. Mi atterriva soprattutto l’idea di diventare madre,
che avevo sempre rifiutato. Anche se ero sicura di non essere mai stata
incinta, col senno del poi ho rimesso a posto i pezzi del mosaico e mi
sono ricordata di quattro gravidanze isteriche in passato. All’epoca
non seppi spiegarmi la cosa e neanche me ne preoccupai più di tanto,
visto che non ero stata con nessuno.
Ora, stando a quanto ricordi, anni fa, nella vita reale, hai avuto quattro gravidanze isteriche?
Sì. Ero impegnata al massimo, come al mio solito... cerco sempre di
fare più di quello che è umanamente possibile. Andavo avanti nello
stile di vita frenetico dei musicisti. Mi era facile giustificare le
mie emorragie, o i sintomi inspiegabili, o i malesseri mattutini. Ma
c’erano altri motivi. All’epoca lavoravo duro nella scena musicale,
così mi creavo delle scuse se non mi andava di preoccuparmi di
qualcosa... anche perché comunque non sapevo se le gravidanze fossero
vere. Non so ancora bene cosa significhi tutto ciò, non so se lo saprò
mai. Ma adesso ci faccio attenzione, provo a dare un senso alle cose
che mi sono capitate nel passato e che non so spiegare.
OK, torniamo alla tua esperienza sull’astronave. Hai detto che quell’essere ti ha parlato, ma cosa intendevi esattamente?
Telepaticamente. Era una vera e propria trasmissione del pensiero.
Va bene. Le quattro bambine sembravano umane?
Non proprio umane, ma simili agli umani. Sembravano una specie di
ibrido. Mi facevano paura, primo perché non riuscivo ad immaginarmi
come una madre e secondo perché non potevo vedermi come madre di
creature non pienamente umane. In retrospettiva, ho dovuto lottare con
il senso di colpa che ho provato per non essere riuscita ad
abbracciarle e ad accettarle.
Quando ti sei svegliata la mattina dopo, i ricordi erano chiari?
Sì, tutto vivido. E sapevo bene che non si era trattato di una
proiezione astrale! Io ho fatto dei viaggi astrali nei quali esseri
metà uomini e metà animali cercavano di dilaniarmi e mi svegliavo al
mattino dicendo: "accidenti, meno male che è stata solo una
proiezione!" Ora invece vedevo delle bambine che cercavano di
afferrarmi le braccia ed ero nel panico più totale. Non aveva senso!
C’è niente altro che puoi dire sull’esperienza a bordo dell’astronave?
Diversi piccoli dettagli, sul momento... nulla di davvero importante.
La mattina dopo, però, indossavo il mio kimono e istintivamente mi
scoprii le braccia. Notai subito i piccoli segni sui miei avambracci,
dal gomito al polso ed ebbi piena conferma che qualcosa di fisico e
reale era accaduto, quella notte. Così per l’anno e mezzo seguente fui
davvero sottosopra. Cercai di parlarne con i miei amici, ma nessuno mi
prendeva sul serio, pensavano fossi pazza. La gente che conoscevo smise
di telefonarmi, non ero più molto di compagnia ormai, volevo parlare
solo di questo argomento...
Forse eri diventata un po’ ossessiva?
Decisamente ossessiva... non stavo molto bene. Sono certa che alcuni
dei miei amici di allora sapevano che non mi sarei mai inventata una
storia simile e avevano paura che fosse tutto vero. Ecco perché non mi
davano ascolto! Comunque la lettura del libro di Kim Carlsberg mi ha
aiutato molto, è stato singolare avere certe conferme di ciò che avevo
vissuto, anche se forse non sembrava una gran consolazione, in quei
momenti. Però mi ha aiutato nei miei processi mentali di
rielaborazione. Ancora adesso mi è molto difficile parlare delle
procedure mediche cui mi hanno sottoposta. Questo in verità è l’unico
argomento di cui non posso parlare senza un certo trauma. È strano. Non
ho problemi invece a parlare dei Rettiliani, perché la connessione
emotiva che ho provato con loro era molto spirituale. Credetemi o no,
rispetto alle procedure mediche, non c’era trauma con i Rettiliani.
Il fatto delle procedure mediche mi fa intendere che hai avuto altri incontri con i Grigi. È esatto?
Sì, dopo un po’ ho iniziato a ricordare gli altri incontri, il che mi turbava.
Cioè ricordi di incontri precedenti a quello cosciente?
No, accaddero dopo. Io iniziai a divenire consapevole della loro
presenza, così stavo in guardia. Inoltre c’erano frammenti di ricordi
che mi terrorizzavano. Molto di quello che mi spaventava riguardava
procedure mediche, per via della freddezza e del distacco che vedevo
negli esseri... per non parlare dei miei sintomi fisici!
Hai detto che c’era una grande differenza tra gli incontri che
riguardavano procedure mediche e quelli con i Rettiliani. In una
lettera aperta che hai diffuso via Internet, hai affermato che i
Rettiliani non sono "Politically Correct" e che molta gente è turbata
solo alla loro idea. Ma, all’Art Bell Show invece hai sostenuto di aver
gradito i tuoi incontri sessuali con un essere Rettiliano. Puoi essere
più esplicita in merito?
Non mi sono spiegata chiaramente durante lo special radiofonico, perché
non riuscivo ad esprimere ciò che provavo in termini di connessione
mentale con questo essere. Come donna, credo che questo sia qualcosa di
essenziale all’intimità tra due persone. Intendo dire che l’unione che
avevamo e anche il sesso, sono stati i migliori che io abbia mai
provato! Ma non tanto per il lato fisico, quanto per l’interezza del
rapporto, un’estasi mentale, spirituale, emotiva e fisica. È stata la
combinazione di questi elementi che ha reso l’esperienza unica.
Quando hai avuto il primo incontro con l’essere che chiami Rettiliano? Come avvenne?
Un giorno ho pensato: e va bene, voglio saperne di più. Nelle mie
meditazioni, dicevo: che succede? Portatemi avanti. Lasciate che io
sappia cosa sta accadendo. Voglio vedere il vero aspetto di me stessa.
Partendo da questo studio a livello di apertura interiore, dopo un anno
e mezzo il Rettiliano si è mostrato. Ormai ero pronta all’incontro. La
prima volta aveva le fattezze di un uomo affascinante, biondo, e poi si
è trasformato.
Quando ti sei svegliata, dove hai visto questo uomo biondo?
Mi sono svegliata nel mio letto e lui stava facendo l’amore con me. Ero
assolutamente certa di essere sveglia, non era un sogno. Inoltre mi
sono controllata, visto che faccio spesso sogni realistici. Mi sono
detta: io non conosco quest’uomo, non l’ho portato a casa l’altra
notte. Ma potevo avvertire comunque una connessione mentale fra noi.
Non era un viaggio astrale, né mi sembrava un sogno vivido. Non so cosa
fosse, ma mi sentivo molto protetta, al sicuro, anche per via dei
pensieri che mi trasmetteva: "Sei al sicuro con me", o "Noi siamo stati
insieme altre volte", questo genere di cose.
E poi che accadde?
Si trasformò in un essere Rettiliano.
Cosa intendi? Com’era fatto?
Beh, lo identifico così. Era umanoide, era senziente. C’era una grande
comunicazione mentale tra noi. In un certo modo era come guardare ad un
altro aspetto di me stessa, qualcosa di molto familiare. Il corpo era
come quello di un serpente. Se accarezzavi le scaglie nel loro verso,
potevi sentirle... dure ma levigate.
Gli occhi com’erano, simili a quelli di un gatto?
Sì. Molto belli, anche se strani. Erano più larghi dei nostri e con
riflessi oro, rosso e marrone e la pupilla verticale. Quando si
trasformò ebbi uno shock, ma poi decisi di partecipare.
Vuoi dire che anche se si era appena trasformato in un rettile, tu hai continuato a fare l’amore con lui?
Esattamente.
L’essere ti ha spiegato il perché della sua trasformazione, quando poteva benissimo continuare ad apparire come un normale uomo?
No. E negli altri incontri non ha cambiato forma. È sempre apparso così com’era, un Rettiliano.
Era sempre lui, la stessa persona?
Non ho visto altri Rettiliani.
Sembra che tu abbia avuto una specie di contatto telepatico con
questo essere. Di cosa ti parlava, dei segreti dell’Universo? Diceva di
amarti?
Beh, l’amore era espresso, ma principalmente quello che ricordo (anche
per via della ipnosi regressiva fatta in seguito) è un tipo di scenario
apocalittico a cui mi dovrei preparare.
Ti hanno mostrato un futuro apocalittico?
È come ho interpretato la cosa.
Hai mai notato una relazione tra i vari tipi di Alieni (Grigi, Rettiliani, etc.), o questi esseri lavoravano separatamente?
Secondo me, sono separati. Credo ci siano differenti specie che vengono
dal passato, presente e futuro, secondo il nostro modo di concepire il
tempo. Credo che ci possano essere Rettiliani intelligenti, benevoli ed
evoluti spiritualmente, così come credo che ci siano razze guerriere
che stuprano e saccheggiano, come qualsiasi forza d’invasione in terra
straniera. Voglio sottolineare quanto sia pericoloso cercare di
etichettare queste creature. Ho capito che quanto più trovo un rapporto
pacifico con queste esperienze, tanto più pacifiche esse sono.
Notevole, da parte tua, considerando quello che hai passato. Dammi una riflessione finale.
È incredibile il fatto che tutta la faccenda ti spinge a considerare il
tuo sistema di credo. Se e fin quando non faremo questo, non avremo una
sola possibilità di avere il tipo di vita che tutti dovrebbero avere,
pacifica e con un senso di unità e unicità. La verità non ti verrà mai
consegnata a domicilio come un pacco della drogheria. Devi trovare i
tuoi ingredienti da solo e farti la tua insalata. Capisci? La gente si
sta aprendo, a livello intuitivo tutti capiscono che sta succedendo
qualcosa di grande, ed è davvero positivo.
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