CI dubbi di qualcun altro riguardavano invece non tanto l'esistenza degli stessi, ma l'eventuale contraddizione della loro funzione emozionale e intellettiva rispetto a ciò che la fisiologia afferma sull'insieme delle reazioni chimiche nei viventi. In breve:

"poichè i sentimenti sono influenzabili chimicamente, ciò significa che è la chimica cerebrale a produrli, ed essi hanno luogo nel cervello, e non nei corpi sottili."

 

In realtà la contraddizione è solo apparente, e qui cercherò di dare qualche traccia affinchè un sano dubbio sulle convinzioni dominanti possa farsi strada in chi legge.   Una domanda fondamentale è: in che modo i corpi sottili interagiscono col cervello?

 

 

La chimica cerebrale e i corpi sottili

 

Tutte le reazioni chimiche che nel cervello dell'Uomo sono responsabili dei sentimenti e del pensiero, avvengono sotto la forte influenza di quello che può essere chiamato il "campo biopsichico", ipotizzato ormai da diversi fisiologi e biologi d'avanguardia proprio per spiegare alcuni insoluti misteri della Vita. Questi campi energetici fanno da impalcatura sulla quale avvengono ordinatamente le reazioni chimiche. L'informazione data dalla presenza del campo agisce favorendo le reazioni che avvengono entro le sue linee di forza (su scala atomica), cosicchè se si hanno alcune molecole tra loro reattive in uno spazio attraversato da una linea di forza, queste troveranno più facile interagire (per esempio, aggregandosi o combinandosi) lungo quella linea, piuttosto che altrove. Avviene un pò come con gli enzimi, che favoriscono una reazione con la loro sola presenza, pur non prendendovi direttamente parte.

 

Su scala un pò maggiore la struttura di un organo è data dalla forma impressa all'accrescimento cellulare dal campo proprio di quell'organo, a sua volta sottoinsieme di quello dell'intero corpo. Tanto è vero che è possibile coltivare in vitro le cellule, per esempio del fegato, ma se ne può ottenere solo un ammasso cellulare informe, non certo un fegato con tutta la sua complessità; e questo avviene perchè nella coltura non c'è lo "stampo" del fegato, per così dire, ma solo una certa quantità, poca invero, di energia eterica, impropriamente detta corpo eterico, che si distribuisce uniformemente senza circolare.

 

A questo punto dovrebbe esser chiaro che il campo energetico informato di cui parlo è proprio il corpo astrale. Questo ha una sua propria dinamica interna e, lo riaffermo, è la vera sede dei "sentimenti" nel senso più ampio del termine. Le reazioni chimiche innaturali indotte dai farmaci agiscono di riflesso sul corpo astrale e quindi è comprensibile che un farmaco o una droga possano, per esempio, mutare anche drasticamente l'umore del soggetto, o la funzionalità di altre strutture. Però dietro il corpo astrale, su un piano ancor più rarefatto, c'è il corpo mentale che a sua volta tende a riorganizzare l'astrale, per cui i cambiamenti non fisiologici non sono quasi mai permanenti, salvo il caso di danni eventualmente prodottisi.

 

Anche in quest'ultimo caso il funzionamento base dell'astrale non muta: il fenomeno del dolore o sensazione di un arto mancante negli amputati, ossia il cosidetto arto fantasma, non è il "rumore elettrico" dei nervi tranciati, come afferma l'ufficialità, ma proprio la sensazione dettata dall'astrale, ovviamente intatto.

Infatti gli amputati soffrono quasi tutti di disturbi e maggiori dolori all'arto mancante quando il tempo cambia, o sta per farlo: perchè dovrebbe risentirne un nervo tronco, visto che è interno al moncone, al riparo del corpo? Ne risente invece la parte estroflessa dell'astrale, intatta, perchè cambia il gradiente elettrico dell'atmosfera nella quale è immerso.

 

A conferma della relativa indipendenza e stabilità sostanziale dell'astrale, posso dire che moltissimi di coloro i quali hanno avuto una esperienza extracorporea traumatica riferiscono che quando si è "fuori" dal corpo fisico (quindi fuori dalla diretta influenza di prodotti chimici intossicanti o di lesioni anche cerebrali) cessano le abituali preoccupazioni e disagi, e ovviamente gli eventuali dolori, per lasciar posto ad una grande calma e chiarezza, di idee ed emozioni.

 

 

Il tutto può svolgersi, entro certi limiti, nelle due direzioni: l'azione di un farmaco sul fisico, quando opportuna, ha senz'altro un riflesso anche sull'astrale, in quanto il campo fa da trasduttore fra i due livelli; se così non fosse saremmo purissime menti totalmente insensibili al mondo fisico, anche nelle percezioni.

 

Se un soggetto colpito da depressione prende un antidepressivo, senza dubbio migliora, perchè (con diverse modalità a seconda del farmaco usato) si va a ripristinare, per esempio, un adeguato livello di serotonina fra le sinapsi. Ma se lo stesso depresso non approfitta del miglioramento per rimuovere la causa che ha prodotto l'alterazione, quando cessa l'assunzione dell'antidepressivo tutto tornerà come prima, perchè l'astrale ha una sua dinamica energetica alterata, in quanto acquisisce informazioni da un corpo mentale insoddisfatto: e la depressione è fondamentalmente un corpo mentale insoddisfatto. La medicina ufficiale distingue fra diverse forme di depressione: qui ho portato l'esempio di una depressione reattiva, ma anche le forme da alterazione organica trovano a monte lo stesso meccanismo, che però a volte diviene irreversibile. Se il normale depresso cambia qualcosa di importante nella sua vita, trova nuove motivazioni o riesce a inquadrare le cose vecchie in una nuova luce, la depressione semplicemente va via.

 

Dovrebbe essere intuibile, a questo punto, la determinante influenza della psiche sull'origine e il decorso delle malattie, anche quelle apparentemente provenienti dall'esterno. La causa ultima di una polmonite è sì la proliferazione nel polmone di specifici batteri, ma proprio questi ci circondano normalmente nell'ambiente senza farci ammalare: l'attacco avviene quando per cause psichiche, anche profonde, il sistema immunitario perde la normale efficacia e non reagisce adeguatamente.

 

Dunque, abbiamo visto che tutto il corpo fisico si sviluppa seguendo uno schema preesistente, così come la limatura di ferro si dispone lungo le sottili linee di forza che circondano un magnete, invisibili ma reali. Allo stesso modo avviene che le reazioni chimiche cerebrali seguano la corsia preferenziale definita dalla stessa presenza del corpo sottile attiguo al fisico (l'eterico) e che questo riceva a sua volta l'informazione dall'astrale, e così via. All'inverso, le informazioni fisiche vengono trasmesse al corpo astrale, vera sede di pensieri e sensazioni, attraverso l'eterico, finchè il corpo fisico è vivo. La presenza dell'energia eterica garantisce la corretta prosecuzione delle reazioni chimiche vitali. Questo non contraddice affatto la fisiologia, ma la integra. Il corpo astrale si libera con la morte perchè si dissolve il corpo eterico (che non è un vero e proprio corpo) che fa da collegamento. Noi siamo il corpo astrale, e il corpo astrale non si dissolve...

 

La camera Kirlian per evidenziare i corpi sottili

 

Il campo biologico è proprio invisibile? No, non del tutto: molti sensitivi affermano di vederne la parte più esterna, l'aura, e quanto a questo dobbiamo fidarci: d'altronde la visione dell'aura è presente in varie forme in ogni tempo e cultura. Ma un grosso indizio potrebbe venire dalla camera Kirlian. Questa è un apparecchio per ottenere foto particolari sfruttando l'effetto omonimo. Diciamo subito che i principi su quali si basa la fotografia Kirlian sono perfettamente conosciuti, ed anzi, sono anche usati nell'industria per evidenziare difetti di fusione in parti metalliche particolarmente delicate. Quindi non c'è alcun mistero nella tecnologia Kirlian, come vedremo.

Ben altra cosa è la foto Kirlian applicato agli esseri viventi, e di questo discutiamo in questa sede.

 

 

 Nella fotografia Kirlian che ci interessa, il soggetto viene posto entro una camera oscura, sopra una lastra fotografica protetta da una lastra di vetro conduttiva collegata a massa. Al soggetto viene applicata una corrente ad alta tensione e alta frequenza. In virtù di questa corrente, dal soggetto emana un effluvio elettrico che si scarica a terra attraversando la lastra che rimane così impressionata. Questa viene poi sviluppata.

La foto ottenuta da una mano umana, da un polpastrello o da un piede, allo stesso modo della foglia di una pianta, oppure da una lucertola o altro vivente, mostrerà tutt'attorno a sè un caratteristico alone, che appare colorato (con una lastra a colori).

 

 

Cosa evidenzia la foto Kirlian di un essere vivente?

 

Se correttamente usata, la foto Kirlian può mostrarci le strutture eteriche e astrali, almeno quelle più dense. Avviene che il percorso dell'"effluvio elettrico" si indirizza più facilmente lungo le linee di forza del corpo eterico che emerge dal vivente, dove evidentemente trova meno resistenza. Il corpo eterico percorre a sua volta l'impronta del corpo astrale. Chi usa la fotografia Kirlian su esseri viventi, generalmente afferma che l'alone fotografato è caratteristico, e variabile con lo stato di salute, e riproduce con una certa efficacia i percorsi energetici del vivente.

 

 

Le obiezioni degli scettici alla camera Kirlian

 

Chi non ne sa abbastanza, o non vuole saperne, continua ad affermare che anche i corpi inanimati producono l'alone, e che questo è dato semplicemente dalla ionizzazione dell'aria, quando viene attraversata dalla corrente (come dentro i tubi fluorescenti, o come nel fenomeno atmosferico chiamato 'Fuoco di Sant Elmo'): qualunque oggetto abbastanza conduttivo, anche una moneta o una mano di gesso, produrranno anch'esse una bella foto Kirlian...

E' assolutamente vero! La camera Kirlian fa esattamente questo, ne' più ne meno. Però con la differenza che nei viventi il campo non è statico ma dinamico, e cambia con lo stato di salute e con l'umore. Gli scettici affermano che l'effluvio cambia con l'umidità del soggetto, tipo il sudore, ma non è così: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la fotografia Kirlian non è qualitativamente granchè influenzata nella forma del campo dalla eventuale umidità presente sul soggetto, per esempio una mano, ma anzi, se l'esperimento è ben condotto si osserva che una mano riproduce le stesse strutture anche se coperta con un sottile guanto di plastica. E la Kirlian non è affatto un fenomeno da baraccone come piace affermare a qualcuno, ma è ormai entrata nella metodologia diagnostica di molti centri di medicina naturale, in molte sue varianti: in quella con telecamera al posto della lastra, si può vedere il movimento del campo, come una lenta ma costante fluttuazione; in quella a colori se ne vedono i colori e la loro variazione con i mutamenti di umore...

E tutto questo naturalmente dovrebbe essere un altro forte indizio, anche per gli scettici, della effettiva esistenza dei vari corpi sottili...

 

 

Ma gli scettici conoscono davvero la fotografia Kirlian?

 

La domanda è legittima, e la risposta nella maggior parte dei casi è no. Ancora oggi gli scettici continuano a basare la loro idea dell'effetto Kirlian e le loro argomentazioni al riguardo, in base alle primissime verifiche da loro tentate ai primordi della foto Kirlian, quando gli apparati erano autocostr}iti artigianalmente: non c'erano due apparati che fos{ero uguali, e di conseguenza non c'era possibilità di riprodurre esattamente gli esperimenti proposti. E meno che mai c'era la possibilità successiva di confrontare i risultati tra loro.

Erano gli anni '70: ricordo che si andava alla ricerca del giusto schema elettrico sulle riviste, e la bobina più consigliata per produrre l'alta tensione era quella presa dall'accensione degli scooters! Sul circuito oscillante, poi, ognuno faceva di testa propria, per non parlare della lastra, del tipo di pellicola e del suo sviluppo, ecc.

Questa situazione produsse spesso incomprensioni e delusioni, e il responso di molti ricercatori sinceramente interessati si orientò nello spiegare forme e colori nelle foto come effetto del semplice effluvio elettrico già descritto. L'effetto Kirlian venne così declassato da affascinante fenomeno su cui indagare, a normale effetto di ionizzazione del gas. Da allora per gli scienziati 'seri' l'effetto Kirlian fu solo un giocattolo per ignoranti, dove per ignoranti si intendevano coloro che, digiuni di fisica, si ostinavano a vedervi chissà cosa. Da allora non si andò più oltre, e quel marchio è rimasto.

 

 

Qual è il presente della fotografia Kirlian?

 

Le esperienze con l'effetto Kirlian sono andate già molto avanti e hanno raggiunto notevoli risultati, ma sempre in una cerchia piuttosto ristretta di ricercatori.  Da molti anni sono stati messi in commercio (ma a caro prezzo!) numerosi apparecchi di produzione industriale, pertanto da tempo è possibile, usando lo stesso modello, confrontare le metodiche e i risultati. Questo è stato già un grosso passo avanti, e il lavoro di diversi istituti privati di ricerca ha dato i primi risultati.  Per esempio, si è accertato che la frequenza usata è fondamentale per la riuscita di certe foto (per esempio, quella del famoso e contestato "effetto fantasma"). Sembra trovare conferma infatti la teoria secondo la quale ogni essere vivente è dotato di un campo vitale, chiamiamolo così, che lo avvolge e risuona ad una frequenza sua propria, peraltro leggermente variabile a seconda dello stato d'animo e della salute.  Tale frequenza non è un tono puro, ma è il risultato di un numero elevato di frequenze diverse, che si fondono originando una forma d'onda caratteristica di ogni vivente. Una buona rilevazione del campo vitale mediante l'effetto Kirlian è quindi possibile solo se l'alta tensione emessa dall'apparato ha una frequenza tale da entrare in risonanza con quella propria del campo del vivente, quindi di frequenza pari, o più probabilmente come armonica inferiore o superiore. Nella diagnostica medica tramite apparati Kirlian si sono fatti grossi passi avanti, tanto da evidenziare alcune conformazioni particolari ricorrenti nelle immagini Kirlian in presenza di alcune patologie, addirittura giorni prima della loro effettiva manifestazione nel fisico.

 

 

Conclusione sui corpi sottili

 

E' comunque un bene che la Scienza, su tutta questa storia delle "energie sottili", sia molto cauta o addirittura scettica. Il campo è minato e pervaso da esaltati che sovente gettano discredito sull'argomento, magari intervenendo in programmi televisivi sui 'misteri' e che troppo spesso sono condotti in modo assai poco serio da conduttori in cerca solo del sensazionale: segno che proprio noi spettatori non siamo pronti, altrimenti esigeremmo serietà, almeno dal servizio pubblico. Quando sarà il momento giusto, e la comunità scientifica avrà superato le obiezioni aprioristiche, allora potrà iniziare una serena ricerca ufficiale, non prima. A mio parere occorreranno almeno altri cinque o dieci anni, o forse un pò meno in virtù dell'accelerazione prodotta nel pensiero collettivo dalla generale interconnessione tramite Internet.

I ricercatori "di frontiera" intanto continuano il loro lavoro, e sono in via di realizzazione sofisticate strumentazioni, ormai solo lontane parenti della fotografia Kirlian, che evidenziano l'aura umana dinamicamente e nelle tre dimensioni!.

Altri indagano sull'esistenza dei campi biopsichici: fra i più noti al pubblico spicca Rupert Sheldrake, scienziato e divulgatore serio ma un pò... eretico, con le sue ipotesi sulla "risonanza morfica" attorno ai viventi, campi di forza che fornirebbero l'"impalcatura" per l'accrmscimento dei corpi fisici dei viventi, delle strutture edificate dagli animali, del loro orientamento, del loro "sesto senso", ecc.     La ricerca continua.

 

 

Mark Gensèrikson       

orpi sottili e camera Kirlian

 

 

Apparenti contraddizioni

 

"...l'Uomo è una unità composta da almeno quattro corpi coincidenti, fatti di differenti livelli di energia: corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale e corpo mentale..."

Così ho precedentemente affermato in OBE - L'esperienza fuori dal corpo, e alcuni lettori hanno scritto esprimendo dubbi su questa indicazione, chiedendo inoltre quali fossero le prove o gli indizi eventualmente disponibili a sostegno.